Storia del Test di ammissione a Medicina
In questo articolo raccontiamo la storia del Test ammissione Medicina, dalla nascita ad oggi. Pensando a come sono nate le università mediche, l’accesso alla facoltà di Medicina era principalmente privilegio delle classi sociali più abbienti.
Fino al 1923, infatti, solo coloro che avevano completato il liceo classico avevano il diritto di accedervi. Ma partire dallo stesso anno, furono estesi i requisiti di ammissione anche ai diplomati del liceo scientifico. Nel 1969 questo sistema venne ulteriormente modificato: tutti i possessori di un diploma di maturità potevano presentare la domanda di ammissione.
Proviamo a ricostruire la storia dei Test di ingresso a Medicina, da quando è stato introdotto il numero chiuso al 2022.
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Test ammissione Medicina: storia dalla nascita ad oggi
Il numero chiuso per l’ammissione alla facoltà di Medicina è stato introdotto con la Legge 2/8/1999 n.264, che è stata dichiarata legittima da parte della Corte Costituzionale nel 2013, dopo che il Consiglio di Stato aveva sollevato la questione di legittimità.
Il numero programmato a livello nazionale nasceva dall’esigenza di limitare il numero di laureati, e di conseguenza l’eccessiva disponibilità di medici rispetto alla domanda di personale, selezionando in base alla preparazione di ogni candidato.
Due le direttive europee che giustificavano l’introduzione di questa legge:
La prova di ammissione ha subito numerosi e sostanziali cambiamenti nel tempo volti a migliorare il metodo di selezione.
A partire dal 2011 le prove di ammissione a Medicina e Odontoiatria, storicamente separate, sono state unificate.
Il test consisteva in 80 quesiti a risposta multipla da risolvere in 2 ore di tempo. I quesiti erano predisposti da un’apposita commissione del Miur.
La prova era unica a livello nazionale ma prevedeva graduatorie separate per ciascuna università, impedendo così a studenti più meritevoli, che magari avevano tentato il test in sedi universitarie più competitive, di potersi immatricolare in altra sede dove si fosse collocato in posizione utile. Proprio per questo motivo i ricorsi al Tar erano numerosi in quegli anni e obbligarono il Miur ad adottare opportuni cambiamenti al sistema di selezione.
Nel 2012 vennero introdotte aggregazioni di sedi universitarie per tutti gli Atenei, permettendo a un candidato di concorrere per più Università in base all’ordine di preferenze espresse e del proprio punteggio.
Nel 2013 assistiamo a una sostanziale modifica grazie all’introduzione della graduatoria unica nazionale che permetteva a ciascun candidato di indicare 72 scelte, in ordine al corso di laurea (medicina/odontoiatria) e all’Università. Nello stesso anno il Miur affidò, per la realizzazione della prova e la formulazione dei quesiti, al Cambridge Assessment e il Test venne ridotto a 60 quesiti con un tempo a disposizione di 90 minuti.
Considerando la storia del test di ammissione Medicina, obiettivamente il 2013 fu un anno particolarmente turbolento per le future matricole, con la prova fissata prima a luglio e spostata successivamente a settembre. Da considerare anche l’introduzione del cosiddetto “bonus maturità“, cioè l’attribuzione di un punteggio in base al voto del diploma, che fu eliminato il giorno del test mentre più di 60.000 ragazzi sostenevano la prova.
Nel 2014 il Test si svolse eccezionalmente, per la prima e ultima volta, ad aprile tra tante polemiche.
Nel 2015, in virtù dei numerosi ricorsi, il Miur modificò le regole di compilazione dei fogli anagrafici del candidato.
Test di Medicina: i cambiamenti dal 2016 in avanti
Nel 2016 , come anche nel 2017, dopo tre anni di test stile “Cambridge“, i quiz contenuti nei test di ammissione a medicina e odontoiatria crearono disorientamento tra gli studenti.
Il motivo non era tanto alla semplificazione delle domande ma che si doveva rispondere in modo corretto almeno a 40 domande anziché 20 degli anni precedenti.
Nel 2018 venne aumentata la difficoltà dei quiz soprattutto per quelli di logica.
Negli anni a seguire, venne aumentata la soglia di difficoltà rivedendo la suddivisione dei quiz tra gli argomenti oggetto del test (es. da 2 quiz di cultura generale e 20 di logica a 12 e 10). Questo cambiamento creò difficoltà non solo a livello di conoscenza, quanto alla preparazione in merito a domande sull’Unione Europea, sulla letteratura del ‘900 e sulla Costituzione della Repubblica Italiana.
Nel 2022, il Decreto firmato dalla ministra Cristina Messa ha cambiato la composizione dei test: meno domande di cultura generale e ragionamento logico a favore di quesiti su biologia, chimica, fisica e matematica. Totale domande 60.
Invariate invece le regole per l’attribuzione del punteggio. Al massimo 90 punti calcolati secondo questi criteri: 1,5 punti per ogni risposta esatta; meno 0,4 punti per ogni risposta errata; 0 punti per ogni risposta omessa.
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Test ufficiali degli ultimi anni
Statistiche Test di ammissione Medicina
La selezione per l’ammissione a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria è molto severa e lo dimostrano le statistiche degli scorsi anni, dove sono stati raggiunti picchi di 36 candidati per posto messo al Bando, determinando anche un aumento dei punteggi minimi di ammissione.