Spotify, l'approccio che ispira molti brand
Spotify non è solo una piattaforma di streaming musicale: è diventata un modello di business osservato e replicato da brand di ogni settore.
Con oltre 600 milioni di utenti attivi, un algoritmo di raccomandazione avanzato e una strategia di monetizzazione multicanale, Spotify ha rivoluzionato il modo in cui consumiamo contenuti e interagiamo con i servizi digitali.
In questo articolo analizziamo perché sempre più aziende stanno ispirandosi al suo approccio e quali elementi del modello Spotify possono essere adottati per innovare il proprio brand e fidelizzare i clienti.
Il modello di business di Spotify
Spotify è una piattaforma software proprietaria che gestisce un modello di business freemium, ovvero offre un servizio gratuito con annunci pubblicitari e un’opzione premium senza pubblicità a pagamento. Ed è proprio questo approccio, subito risultato vincente, che la piattaforma è riuscita ad offrire una valida alternativa alla pirateria ed attirare una vasta base di utenti.
Ad ogni modo, a generare flussi di entrate sono entrambi i servizi. Infatti, i servizi gratuiti per gli utenti sono supportati dalla pubblicità e questi annunci sono sponsorizzati da inserzionisti quali marchi, istituzioni e aziende che pagano per commercializzare i propri beni e servizi.
Quelli Premium, invece, che garantiscono un’esperienza illimitata a tutte le funzionalità e servizi generano entrate mensili proprio grazie all’abbonamento degli utenti stessi.
Le principali risorse di Spotify sono:
- creatori di contenuti e partner musicali: artisti, etichette discografiche, case mediatiche, podcaster e titolari dei diritti stipulano un accordo per caricare contenuti creativi sulla piattaforma. Ad esempio Universal Music Group, Sony Music Entertainment Group, etc;
- investitori: aziende e singoli che contribuiscono finanziariamente alla crescita;
- partner di marketing e di campagne pubblicitarie: collaborazione con grandi marchi per commercializzare i servizi ed espandere la propria base di utenti;
- risorse umane: responsabili di contenuto, fornitura di valore, manutenzione tecnica ed aggiornamento della piattaforma.
La proposta di valore di Spotify
- accessibilità legale all’intrattenimento: gli amanti della musica possono ascoltare musica legalmente gratuitamente o a costi accessibili;
- semplicità, comodità e rapidità: accesso a milioni di tracce e podcast fruibili su vari dispositivi;
- musica di alta qualità, in grado di raggiungere i 320 kbps;
- personalizzazione: possibilità di creare un profilo personalizzato scegliendo artisti e brani preferiti ed aggiungendoli alla propria libreria musicale. L’algoritmo di Spotify è inoltre progettato per consigliare brani in linea interessi, gusti e preferenze personali in base alle selezioni precedenti.
- pubblico vasto: possibilità di raggiungere milioni di persone in tutto il mondo;
- monitoraggio delle statistiche: approfondimenti attraverso statistiche in tempo reale che permettono agli artisti di comprendere le tendenze, scoprire il proprio pubblico e capire come e quando promuovere i contenuti;
- reddito: Spotify paga le royalties sui brani per streaming che i creators ottengono dai contenuti caricati.
- identità: possibilità di costruire il proprio marchio, grazie agli strumenti di profilo creativi, e di andare in diretta sulla piattaforma per interagire con il pubblico.
Uso intelligente dei dati, personalizzazione ed algoritmi
Di certo, uno degli elementi chiave che ha portato al successo Spotify è l’utilizzo intelligente dei dati. La piattaforma, infatti, possiede algoritmi avanzati in grado di suggerire nuove canzoni ed artisti basati su:
- preferenze del singolo utente
- comportamento di ascolto
- interazioni sociali all’interno della piattaforma
In questo modo, il fattore personalizzazione è in grado sia di migliorare l’esperienza dell’utente sia di supportare gli artisti emergenti a raggiungere un pubblico più ampio.
Inoltre, ad oggi, il risultato è ancora più efficiente grazie a:
- utilizzo della tecnologia di machine learning: modelli di apprendimento automatico in grado di analizzare miliardi di dati raccolti, identificarne pattern complessi e prevedere così le proprie preferenze musicali;
- creazione di playlist automatiche, quali “Discover Weekly” e “Daily Mix”, generate combinando la cronologia di ascolto con quella di utenti con gusti simili;
- interattività: la raccolta istantanea di feedback permette di migliorare costantemente il servizio, proporre un’esperienza utente ottimizzata e differenziarsi rispetto ai concorrenti sul mercato.
A livello generale, l’obiettivo di Spotify è quello di mantenere l’utente coinvolto e soddisfatto offrendo un’esperienza completa che vada oltre il semplice ascolto musicale. In questo modo, inoltre, gli utenti sono incentivati a passare alla versione premium permettendo alla piattaforma di mantenere alta la retention e incrementare i ricavi.
Situazione attuale ed adattamento culturale
Ad oggi, la strategia globale di Spotify si concentra su un’espansione capillare in nuovi mercati, adattando l’offerta alle specificità culturali e linguistiche di ciascuna regione.
La capacità di entrare in contatto con un mercato mirato implica anche la necessità che nella strategia globale si tenga conto di un adattamento culturale. Infatti, per crescere ed espandersi è necessario sviluppare campagne di marketing efficaci e pertinenti che tengano conto delle preferenze musicali e contenutistiche delle diverse culture.
In quest’ottica, un approccio localizzato include:
- collaborazione con artisti locali;
- integrazione di lingue diverse;
- creazione di playlist regionali;
- comprensione delle diverse dinamiche.
Come abbiamo analizzato insieme, Spotify ha trasformato radicalmente il modo di fruire la musica, rendendola più accessibile, personalizzata e condivisibile. La sua coerenza, l’ampio catalogo di musica e gli oltre 433 milioni di utenti attivi mensili lo hanno reso il maggior fornitore di servizi di streaming musicale. Dalla sua creazione nel 2006, è cresciuta fino a diventare popolare in tutto il mondo, offrendo alle persone l’opportunità di ascoltare e condividere la propria musica preferita
Questa rivoluzione, oltre ad aver reso possibile la sua crescita esponenziale, ha cambiato il panorama dell’industria musicale, dando maggiore potere ai consumatori e offrendo nuove opportunità agli artisti emergenti.