SEO vs SEM: cosa sono e quali sono le differenze
Per le aziende che intendono farsi conoscere attraverso i motori di ricerca è indispensabile conoscere sia SEO che SEM. In questo modo è possibile comprendere in quale dei due aspetti investire maggiori risorse, sia in termini di tempo che di budget. Prima di tutto meglio partire dai loro acronimi.
SEO sta per Search Engine Optimization mentre SEM invece significa Search Engine Marketing. La seconda è collegata alla prima, ma di recente si tende a limitare il suo campo di azione al paid search advertising, che vedremo in seguito cos’è.
Cos’è il SEM in breve
Il primo che provò a definirlo fu Danny Sullivan dodici anni fa. Per questo giornalista si trattava di una branca del digital marketing che comprendeva le attività a livello di motore di ricerca per indirizzare gli utenti verso un sito web. Questo obiettivo è proprio anche delle strategie SEO, ma in questo caso si contano anche le pratiche SEA (Search Engine Advertising).
Tuttavia in questo ambito rientra anche la necessità di fissare un tetto di spesa. Infatti per posizionare campagne pubblicitarie sui motori di ricerca serve pagare un piccolo prezzo per ogni click che l’annuncio riceverà (corrispondente a una visualizzazione). Da qui nasce l’espressione pay-per-click marketing. In Italia si parala invece di CPC (costo per click).
In base a quanto alto risulta il CPC infatti l’annuncio si troverà in una posizione più o meno rilevante. Per questo Google fornisce sempre un’idea dei prezzi medi agli inserzionisti. Ci sono budget sia di tipo giornaliero che di tipo mensile a seconda della durata della campagna pubblicitaria. Quando la somma si esaurisce l’annuncio perde il posizionamento di favore.
Come funziona il SEO in breve
Suona un po’ ridondante dire che si tratta di un insieme di strategie per aumentare la visibilità di un sito o di un portale web. Questo ambito è fondamentale per il digital marketing legato ai risultati organici forniti dal motore di ricerca. Quindi per le pagine web che non sono a pagamento, tra cui anche vari blog.
Rispetto al SEM notiamo qui già una piccola differenza, anche se le due branche in parte si compenetrano. Grazie all’uso delle pratiche SEO si possono posizionare i siti più in alto all’interno della SERP, ossia la pagina dei risultati fornita da un motore di ricerca. Per farlo occorre conoscere i search intent, come scegliere le keyword e come compilare titoli e le meta description.
Si parla di SEO on-page per le attività che si svolgono all’interno della pagina del sito che si deve costruire. Quindi la scelta delle immagini, l’organizzazione dei contenuti, il codice della pagina. Invece le pratiche SEO off-page riguardano il link building oltre all’inserimento di inbound link verso il sito.
Esiste anche il SEO on-site che però è di carattere più tecnico in quanto si occupa della scelta dell’hosting e del CMS (Content Management System). Si tratta di aspetti che possono a loro volta avere un effetto sul posizionamento del sito sulla SERP perché determinano la velocità con cui carica i contenuti.
Quali sono le differenze salienti fra SEM e SEO?
Si può arrivare ad attendere mesi per vedere risultati, soprattutto se si hanno grossi competitor che utilizzano le stesse parole chiave. Tuttavia pagine e annunci progettati secondo delle buone strategie SEO sono già pronte anche per le pratiche previste dal SEA. Dopotutto per essere efficaci le campagne pubblicitarie devono risultare ottimizzate per il motore di ricerca.