SEM: potenzialità e differenze rispetto alla SEO
Cosa significa la sigla SEM e perché è importante farlo nella propria strategia di marketing digitale?
Questa pratica del web marketing nasce per rispondere agli intenti di ricerca degli utenti che giorno dopo giorno interrogano Google con un sacco di keyword o keyphrase. A differenza della SEO, però, presenta delle differenze sostanziali.
In questo articolo avrai modo di dare una risposta a un sacco di domande su questo argomento, tra cui:
- cos’è la SEM?
- qual è la differenza tra SEO e SEM?
- quali sono le strategie vincenti da attuare per il proprio business online?
Imparerai a capire qual è la tattica migliore da attuare per il tuo sito web e quali sono i vantaggi che si possono ottenere da queste pratiche on-line per far emergere la tua attività. Detto ciò, non perdiamo altro tempo, cominciamo subito!
Cosa si intende per SEM?
Questo termine è l’acronimo di Search Engine Marketing e indica quella branca del Digital Marketing che permette di aumentare la visibilità e il traffico di un sito web attraverso delle azioni strategiche sui motori di ricerca.
Secondo l’accezione originale, questa disciplina è composta da due rami distinti e separati:
- la SEO (Search Engine Optimization), ovvero l’attività di ottimizzazione di una determinata risorsa a livello organico;
- la SEA (Search Engine Advertising) che si compone di tutte quelle attività volte ad aumentare il traffico verso un sito web (o una pagina), a pagamento.
Nel complesso mondo del marketing digitale le persone confondono spesso questi termini e nel gergo comune ci si riferisce al SEM marketing per indicare quella strategia che si basa sulla promozione di un business grazie all’utilizzo dell’advertising online, mentre la SEO viene considerata come quell’insieme di tecniche volte a posizionare fra i primi risultati della SERP una risorsa o un sito web in maniera “gratuita”, dal momento che l’unica spesa da effettuare è la prestazione del professionista SEO.
Che differenza c’è tra SEO e SEM?
Tenendo in considerazione i non addetti ai lavori, in questa guida parleremo della SEO come quella branca utile al posizionamento dal punto di vista organico, mentre la strategia SEM ( in realtà SEA) sarà quella disciplina in cui per posizionarsi in SERP, basterà sponsorizzare le proprie pagine sulle apposite piattaforme.
Le differenze principali fra questi due approcci nell’attuazione di una strategia Digital sono due: il tempo e l’investimento economico.
La SEO è una disciplina che richiede molta pazienza, per vedere i primi risultati di un lavoro organico è necessario attendere un lungo periodo perché non pagando inserzioni per apparire fra i primi risultati di ricerca, bisogna studiare e mettere in atto un piano ad hoc. Per questo motivo, il lavoro di un SEO Specialist si basa sulla creazione di contenuti ottimizzati in base ad una strategia ed utili a soddisfare i bisogni del pubblico in target.
D’altro canto, scegliendo una strategia SEM, è possibile ottenere dei risultati in maniera molto celere, basta semplicemente pagare! Questa opzione è particolarmente indicata per i piccoli business e per coloro che intendono farsi conoscere a livello locale. Attuare una strategia di questo tipo, ti permetterà di essere visibile nei primi risultati sponsorizzati dei motori di ricerca in brevissimo tempo, per cui se hai intenzione di ottenere traffico nel minor tempo possibile, non dovrai trascurare le sponsorizzazioni.
Il piano ideale per ottenere dei risultati a 360 gradi sarebbe quello di fare una strategia integrata fra le due discipline. La parte di advertising e la parte di visibilità organica, non sono infatti due mondi a parte o in competizione fra di loro; se usati sinergicamente, ti aiuteranno ad ottenere dei grandissimi risultati.
Come fare SEM per attirare nuovi clienti
La SEM risponde all’intento di acquisto dell’utente. Se una persona è interessata ad acquistare qualcosa cliccherà sicuramente sugli annunci, diversamente, se farà una ricerca a livello informativo, tenderà a scegliere i primi risultati organici. I paid search ads, sono tutti quegli annunci che l’inserzionista paga affinché appaiano in cima alla SERP quando un possibile cliente digita una certa parola chiave.
- studiare le buyer personas
- utilizzare delle piattaforme per la creazione delle Ads, tipo Google Ads
- lavorare su centinaia di keyword, anche a basso volume di ricerca
- capire quanti soldi investire nelle ads online
- monitorare i KPI per capire se le campagne stanno performando in maniera positiva come, ad esempio, il ROI (ritorno sull’investimento) e il CPM (il prezzo pagato ogni mille impressioni del banner pubblicitario)