Scienze naturali: è boom di iscrizioni
Aumento delle immatricolazioni nella facoltà delle Scienze Naturali. In seguito all’attivismo da parte di Greta Thunberg, divenuto poi virale, hanno avuto luogo innumerevoli fenomeni d’attivismo in diversi stati dell’Unione Europea.
Questo è dovuto agli ormai evidenti cambiamenti del nostro ecosistema: in particolar modo, le nuove generazioni insistono al fine di cambiare i meccanismi di lavoro utilizzati dalle fabbriche e nelle stesse regole civili.
A tal proposito, fu creato il movimento Fridays for Future: quest’ultimo definisce al meglio l’attivismo da parte dei manifestanti, che intendono modificare sia le norme sociali sia i meccanismi di lavoro e di riciclaggio del popolo e delle multinazionali, ed elementi ancor più grandi ed influenti, che operano con plastica e altri materiali inquinanti.
Infatti, l’obiettivo specifico è quello di risanare il nostro ecosistema, e uno tra i più comuni sarebbe ad esempio la differenziata.
Impennata immatricolazioni iscritti facoltà Scienze Naturali
Da quando è iniziato l’attivismo del movimento Fridays for Future, anche gli studenti che si preparano alle immatricolazioni sono stati influenzati; in particolar modo, nell’Università di Torino, si ha avuto un aumento degli studenti nella facoltà di Scienze Naturali pari al 68,8%.
Infatti, gli immatricolati dell’anno scorso sono 253, mentre quelli di quest’anno sono 427.
Secondo la stessa UniToGo, il green office composto da personale tecnico-amministrativo e studenti della facoltà di Scienze Naturali, il Fridays for Future è stato essenziale al fine da garantire numerose immatricolazioni non solo nella facoltà in questione, bensì in tutte quelle affini ad essa, quali ad esempio quella Agraria o delle Scienze Forestali.
Motivazioni dell’aumento delle immatricolazioni
Ovviamente, non si può fare a meno di sottolineare la positività di questo aumento improvviso. Le autorità dell’Università di Torino stesse hanno affermato e garantito l’ulteriore miglioramento dei corsi di studi, mirate a diffondere ulteriormente gli argomenti della sostenibilità e del Welfare.
Secondo il delegato per la Sostenibilità di UniTo Dansero infatti, sono già in atto dei progetti per creare un nuovo corso finalizzato alla formazione sulla sostenibilità; questo diventerà anche essenziale per le nuove misure dell’Ateneo.
Rispetto al 2017, dove la tematica della sostenibilità non era presa con tale considerazione e dove non era presente la figura del delegato, questi sono ottimi traguardi volti al futuro di ogni essere vivente.
Questa rivoluzione ha anche implicato la creazione di una nuova sede didattica del Polo delle Scienze di Grugliasco, che rispettano i criteri precedentemente indicati.
Tali rivoluzioni all’interno dell’Università, hanno portato, a prescindere dalle scelte dei diplomati nei loro corsi di studio universitari, alla posizione dell’Università di Torino al 47esimo posto in una classifica internazionale stilata dalla UI GreenMetric World University Ranking: quest’ultima ha infatti classificato 719 Atenei in diversi Stati in base al loro essere Green, o per meglio dire, in base alle loro sostenibilità ambientale e sociale.
Nei prossimi mesi vi saranno otto incontri appositi per affrontare queste tematiche, al fine di sostenere la causa di Greta Thunberg.