San Valentino: perché è la festa degli innamorati?
La festa più osannata per le coppie, San Valentino, porta ogni anno a una inondazione di cuori in tutti i negozi. Fra i vestiti e i gioielli, sulle confezioni dei cioccolatini…impossibile sfuggirli. Tra feste a tema e serate con musica e ambientazione ad hoc la serata romantica non può deludere. Ma il 14 febbraio si è talmente radicato nella cultura internazionale che molti ignorano le origini della ricorrenza.
Chi era il San Valentino che diede il nome alla festa dell’amore? Le origini risalgono all’Antica Roma e ad una festa di nome Lupercalia…
I Lupercalia e la fertilità
Tra le date che corrispondevano all’incirca ai giorni tra il 13 e il 15 febbraio nella Roma pagana ricorreva la festa dedicata a Luperco. Si trattava di una divinità rurale protettrice della fertilità, intesa sia nell’accezione agricola che in quella concernente il sesso femminile. La celebrazione era grottesca rispetto al San Valentino che conosciamo e si svolgeva sul colle Palatino.
I giovani sacrificavano delle capre e si bagnavano il volto con il sangue e il latte dell’animale. Dopodiché o ragazzi prendevano le strisce della pelle degli animali sacrificati e correvano in giro colpendo con le fasce le ragazze. Le fanciulle che venivano toccate dalle fasce venivano considerate benedette dalla divinità della fecondità. Soprattutto le giovani donne desiderose di avere figli accorrevano alla celebrazione.
Con l’avvento del Cristianesimo però questa festa iniziò a perdere il favore della comunità. I cristiani la vedevano come un’usanza barbara e in breve si cessò di celebrarla.
San Valentino, il martire
Nonostante porti il suo nome una ricorrenza dedicata all’amore profano il santo in questione era un vescovo. Nacque a Terni nel 176 d.C. e venne ordinato vescovo nel 197 d.C. Si scontrò spesso con l’autorità imperiale, ancora pagana e spesso poco tollerante del culto cristiano.
La prima volta fu con l’imperatore Claudio II il Gotico che gli chiese di sospendere la sua predicazione. Di fronte al rifiuto del vescovo e in seguito a un dialogo profondo l’imperatore lo graziò, mostrando rispetto per il suo coraggio. Venne arrestato una seconda volta sotto il suo successore e una terza volta che purtroppo segnò la sua fine. Morì decapitato dopo un lungo supplizio sulla via Flaminia.
La sua figura rimase emblematica ma fu solo nel 496 d.C., nella Roma cristiana, che il papa Gelasio I sostituì i Lupercalia con la celebrazione della morte di San Valentino. Per tutta la vita il vescovo predicò l’amore verso il prossimo in accezione universale, ma non è questa la ragione che lo associa agli innamorati.
Una leggenda narra che prima di venire ucciso il santo compì un miracolo ridando la vista ad una fanciulla, figlia del carceriere. Per salutarla le inviò un messaggio di addio che recitava “dal tuo Valentino”. Ed ecco qui l’espressione “Be my Valentine” riportato sui messaggi di auguri.
Le leggende sono più di una attorno al santo
Il Medioevo e la nascita dei bigliettini
La festa di San Valentino apparve per la prima volta in un testo di Geoffrey Chaucer dal titolo “Il Parlamento degli uccelli”. Si tratta di un poema onirico dove viene narrato un sogno curioso che ruota attorno alle coppie fra le specie avicole. Dopo varie discussioni si formano le coppie con l’approvazione di Madre Natura in occasione di questa fatidica data.
Tradizioni diverse nel mondo
Un po’ più originali sono gli inglesi che preparano dolci a forma di cuore da regalare oltre che avere il monopolio delle Valentine, o meglio Valentines. In Galles una curiosa usanza prevede si scambiarsi fra innamorati dei cucchiai di legno.
In Francia tempo fa per San Valentino veniva organizzata una lotteria curiosa, la Loterie d’amour. Il gioco prevedeva di creare delle coppie improvvisate chiamando dei nomi casuali dalle finestre. Se gli uomini non apparivano contenti della compagna assegnata potevano però scartarla senza troppe moine. Un po’ crudele ma anche intrigante.
Passando invece alla parte orientale, in Giappone sono importanti sia la data del 14 febbraio sia lo stesso giorno del mese seguente, marzo. A San Valentino le ragazze regalano il cioccolato speciale (Honmei Choco) alla persona di cui sono innamorate. Se il loro sentimento è ricambiato, riceveranno a loro volta un dono dal ragazzo in occasione del White Day, il 14 marzo.
In Giappone come negli Stati Uniti però è rimasta un’ombra del sentimento originale del vescovo romano, l’amore per il prossimo. Si regala il cioccolato anche agli amici stretti oltre che alla propria dolce metà.