Rita Levi Montalcini: biografia
Rita Levi Montalcini, scienziata italiana insignita del Nobel, nacque a Torino il 22 aprile 1909 e conseguì una laurea summa cum laude in medicina e chirurgia, nonostante suo padre fosse contrario alle donne che studiavano.
Dopo essersi specializzata in neurologia e psichiatria, iniziò a lavorare come assistente universitaria ma, nel 1938, fu costretta dalle leggi persecutorie fasciste a lasciare il lavoro che tanto amava. Essendo una persona determinata, continuò la sua ricerca da casa, creando un laboratorio di fortuna nella sua camera da letto dove studiò lo sviluppo di embrioni di pollo.
Trascorse più di 20 anni negli Stati Uniti, lavorando principalmente alla Washington University di St. Louis, nel Missouri, che definì “la più felice e la più produttiva” esperienza della sua vita. Ottenne la doppia cittadinanza.
Nel 1952, con il biochimico Stanley Cohen, isolò il fattore di crescita nervosa (NGF) e scoprì il fattore di crescita epidermico (EGF), ricevendo il Premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina nel 1986 per questa ricerca.
Nel 2001, tornata in Italia Levi-Montalcini venne nominata Senatore a vita, uno dei massimi riconoscimenti del Paese. In seguito divenne molto attiva in Parlamento, sostenendo le condizioni dei giovani ricercatori.
Morì il 30 dicembre 2012 nella sua casa di Roma all’età di 103 anni. All’epoca della sua morte, Levi-Montalcini era la più anziana vincitrice del premio Nobel.
Rita Levi Montalcini: una donna che ha fatto la differenza
Rita Levi Montalcini è stata senza dubbio un esempio “ispiratore” per l’Italia e per il mondo intero. Il suo punto di forza in neurobiologia la rese protagonista nella scoperta di strumenti chimici critici nel corpo che regolano la crescita cellulare e costruiscono reti nervose.
Dopo aver vinto il Nobel, il suo pensiero rimase il seguente: “Non è abbastanza quello che ho fatto in passato, c’è anche il futuro”. Aveva molti altri traguardi, troppo numerosi per essere citati. Ad esempio, nel 1962, fondò l’Istituto di biologia cellulare a Roma. Nel 1968, divenne la decima donna eletta all’Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti. Nel 1988 scrisse la sua autobiografia, Elogio dell’Imperfezione. Creò una fondazione nel 1992, promuovendo programmi di educazione accademica per migliaia di donne. Nel 2002, fondò l’importante Istituto europeo di ricerca sul cervello, dedicato alla ricerca di nuove terapie contro le malattie di Alzheimer e Parkinson e altre patologie neurologiche.
Il motto della Montalcini
Rita Levi Montalcini era una donna solida, piena di entusiasmo. Vogliamo concludere questo articolo con quello che era il suo motto e che l’ha accompagnata durante la sua lunga vita:
“Soprattutto, non temete i momenti difficili. Il meglio viene da loro.”