Online quanti rischi ci sono? Italia al decimo posto per esposizione
Sono di pochi giorni fa i risultati divulgati da Microsoft relativi alll’edizione 2020 Digital Civility Index, una ricerca che viene effettuata ogni anno per scandagliare ed analizzare in maniera approfondita gli atteggiamenti e le percezioni della popolazione in materia di sicurezza online e di educazione civica digitale. Questi risultati sono stati resi pubblici durante il Safer Internet Day, una manifestazione che viene organizzata proprio per rendere coscienti le persone in materia di sicurezza online e promuovere un utilizzo più consono e responsabilie della tecnologia e del web. L’Italia, rispetto allo scorso anno ha perso una posizione, finendo al decimo posto.
Le insidie del web: gli utenti non si sentono al sicuro
Stando ai dati emersi dalla ricerca, appare piuttosto evidente come gli utilizzatori del web non si sentano affatto sicuri in materia di sicurezza quando si pensa al web. Il mondo online sembra essere sempre meno sicuro, meno civile e poco rassicurante, ed è pensiero comune che la cosa va a peggiorare di anno in anno. Sono tanti gli utenti che lamentano di essere stati truffati online o magari coinvolti in un tentativo di truffa, così come sono altrettanto numerosi quelli che si sono trovati a dover ricevere comportamenti scorretti a livello sessuale, politico o in riferimento al proprio aspetto fisico.
Dal web al mondo reale
Il problema vero e proprio, quando si parla di esposizione online, sta nel fatto che spesso e volentieri, chi viene coinvolto in situazioni di pericolo online, nel 33% dei casi, poi, incontra il suo “carnefice”, eliminando del tutto ogni barriera e trasferendo i problemi online anche nel mondo reale. Si tratta quindi di una problematica che va monitorata e migliorata, in quanto va a toccare un gran numero di utenti del web.
Italia e discriminazione
Dai risultati diffusi dalle ricerca, Microsoft fa emergere quali siano i problemi principali legati all’Italia. Purtroppo siamo ancora uno dei Paesi principali che utilizza il web per forme di bullismo, di discriminazione e di atteggiamenti scorretti. Per fortuna, tra i giovani, questo aspetto sembra migliorare giorno dopo giorno e questo è positivo, ma c’è ancora tanto da lavorare per rendere ottimale la situazione anche in altre fasce d’età, spesso coinvolte in episodi davvero molto spiacevoli che vanno a coinvolgere persone meno forti che si lasciano sopraffare.