Riapertura: i possibili scenari
Quali sono gli scenari che si prospettano per gli Stati Uniti, una delle maggiori potenze mondiali? In sintesi, una riapertura prima di giugno potrebbe salvare 18 milioni di posti di lavoro, ma causerebbe più di 200.000 decessi in aggiunta a quelli che già si sono verificati. Questo è il risultato ottenuto dal simulatore del Penn Wharton Budget Model (PWBM) dell’Università della Pennsylvania.
Il modello propone una mappa interattiva che prende in esame i singoli stati e si basata sul rapporto tra il numero dei casi, i decessi, il rapporto del PIL in relazione a quello dell’anno prima e il tasso di occupazione.
Riapertura: l’incidenza sul numero delle vittime e di posti di lavoro persi
lO STUDIO dal quadro epidemiologico, ovvero la distribuzione del Coronavirus tra la popolazione e alcune stime empiriche. Fornisce una previsione abbastanza precisa sul numero di vittime e di posti di lavoro persi in base alle decisioni sulla riapertura.
Gli scenari che vengono presi in esame sono tre:
Estensione del lockdown
Il primo scenario consiste in una estensione delle politiche di lockdown fino al 30 giugno. In più nelle zone critiche verrebbero applicate misure ancora più restrittive , modo che anche lì la situazione rientri sotto controllo. Queste decisioni porterebbero a circa 117 mila vittime in più rispetto a quelle attuali, che sono circa 63 mila e 18.6 milioni di posti di lavoro persi tra inizio maggio e fine giugno.
Riapertura parziale e totale
Se i singoli stati, invece, riaprissero gradualmente prima del 30 giugno, revocando tutti i provvedimenti di emergenza, come la chiusura delle scuole, ci sarebbero 45 mila morti ulteriori ispetto al primo caso considerato, ma verrebbero salvati 14 milioni di posti di lavoro.
Una riapertura totale, invece, porterebbe a un totale di 233 mila vittime, ma un recupero completo di posti di lavoro persi.
Ritorno completo alla normalità
Anche i cittadini hanno una grande responsabilità. Nel caso la riapertura venisse percepita come un ritorno completo alla normalità, le regole di distanziamento sociale non sarebbero più obbligatorie ma consigliate.
In questo caso, l’aumento di morti al 30 giugno raggiungerebbe i 950 mila. Si recupererebbero, però, tanti posti di lavoro da cancellare le perdite, ritornando alla situazione di inizio maggio.
La situazione attuale negli USA
Gli Stati Uniti sono chiamati ad affrontare uno scenario molto complesso. Sono già stati persi 30 milioni di posti di lavoro, mentre le richieste del sussidio di disoccupazione sono arrivate a 3,8 milioni.
In più i casi confermati di Coronavirus sono intorno a 1 milione, e le vittime hanno superato i 72.000.
Gli USA sono la nazione che al momento presenta più casi nel mondo di Coronavirus, con un picco nella città di New York e nel New Jersey seguiti da Massachussets, Illinois e California.