Remarketing e Retargeting nel marketing digitale, differenze essenziali
Remarketing e Retargeting, pur avendo il medesimo obiettivo, non sono la stessa cosa. Spesso però vengono purtroppo confusi tra di loro. Analizziamone insieme le principali caratteristiche, differenze e quale conviene scegliere in base al contesto!
Retargeting e remarketing: due strategie diverse
Che cos’ è il remarketing
- offerte personalizzate: per far sentire importanza l’utente destinatario;
- prodotti in offerta;
- acquisti del carrello: per spronare all’acquisto degli elementi aggiunti nel suo carrello;
- recupero degli acquisti non ultimati: quando le sessioni vengono interrotte dal cliente a metà dell’atto senza arrivare ad una conversionae. La probabilità di terminare l’acquisto tende ad aumentare inviando una notifica come memo.
Che cos’è il retargeting
Il retargeting è una tecnica che utilizza piccoli file di testo che memorizzano le informazioni degli utenti quando visitano un sito. Stiamo parlando dei cookie, altamente necessari per il funzionamento di un sito web.
Quando un utente accede per la prima volta ad un sito web vengono memorizzate, previa autorizzazione, alcune informazioni sull’utente:
- password;
- login;
- aggiunte al carrello;
- altri elementi.
Il funzionamento del retargeting è molto semplice:
- si registra l’accesso al sito web;
- le piattaforme pubblicitarie, sia con che senza interazioni, vengono a conoscenza della visita;
- gli annunci pubblicitari vengono destinati a quel sito specifico appositamente per gli utenti che hanno effettuato almeno una visita.
Gli annunci pubblicitari vengono presentati secondo la modalità display tramite banner su spazi appositamente dedicati. Questi annunci sono poi presentati all’utente durante la navigazione su altri siti web, in modo da ricordargli la visita. Per una strategia ottimale, occorre fare attenzione a non farli apparire in modo invasivo o in modalità pop-up.
Il retargeting può anche essere attuato nelle piattaforme social, grazie alla profilazione dell’utente. In base alle interazioni con determinati contenuti invece di altri, gli algoritmi determinano i gusti dell’utente. Combinando questi con altri dati noi forniti alla registrazione è possibile che vengano mostrati annunci pertinenti.
Google Ads: uno strumento utile
Google Ads è un servizio di Google che permette di progettare e programmare campagne a pagamento.Per poter creare una campagna di remarketing questo è lo strumento perfetto.
Per farlo è sufficiente:
- accedere alla sezione dell’ account Google ADS, procedere su strumenti, impostazioni, libreria Condivisa e gestione segmenti di pubblico;
- selezionare dall’elenco origini dati sul pubblico e impostare il tag Google Ads;
- una volta cliccato su Imposta Tag, si aprirà una finestra per creare l’origine dei dati.
In questo modo si può creare un bacino di utenti ristretto, focalizzato su azioni specifiche e scegliere attività che rappresentano i propri prodotti e servizi.
A questo punto è necessario creare segmenti di pubblico partendo dalle che gli utenti effettuano sul sito. E quindi:
- visita al sito web;
- download di un file;
- compilazione form;
- aggiunta al carrello di un prodotto;
- visualizzazione di un prodotto;
- tempo di permanenza sul sito o su una pagina specifica;
- eventuale acquisto.
È dunque possibile creare dei segmenti di pubblico adatti alle proprie esigenze di marketing.
Come abbiamo analizzato insieme retargeting e remarketing sono due strategie ben diverse tra loro, indirizzate verso differenti obiettivi. La scelta è ad personam e dipende prettamente dallo scopo che si intende raggiungere.