Vai al contenuto
logo arancio mobile
logo2018

Test di ammissione all’Università: Corsi, Libri e Orientamento

numverde2019 3
logo2018
Sotto l'header
  • Test di ammissione
  • Esame di maturità
  • Esami universitari
  • Corsi di lingue
  • Orientamento
  • Formazione professionale
  • Blog

Registro elettronico: Tar chiarisce i paletti dell’accesso generalizzato

Registro elettronico: Tar chiarisce i paletti dell’accesso generalizzato

registro elettronico il tar chiarisce i paletti di accesso generalizzato
  • Sara Elia
  • Luglio 6, 2023
  • News
  • 3 minuti

Registro elettronico: Tar chiarisce i paletti dell'accesso generalizzato

Il registro elettronico è ad oggi molto utilizzato all’interno degli istituti scolastici. Analizziamo insieme di cosa si tratta, a cosa serve e quali sono i paletti che ne impediscono una visione generalizzata.

Indice
ECDL Full Standard + Skillcard
Acquisisci la patente europea
Scopri di più

Che cos’ è e a cosa serve il registro elettronico

A oggi, grazie al processo di digitalizzazione delle scuole, sono stati introdotti nuovi strumenti di didattica. Tra questi, il registro elettronico garantisce trasparenza sulle attività scolastiche e supporta il docente nella gestione della burocrazia.
 
Il registro elettronico scolastico è una piattaforma online che consente al docente di inserire i dati sull’andamento scolastico degli allievi. Nello specifico:
  • orario delle lezioni;
  • presenza e assenze;
  • note dei docenti;
  • voti delle interrogazioni e dei compiti in classe;
  • compiti assegnati e verifiche programmate;
  • ritardi, uscite anticipate e giustificazioni;
  • comunicazioni scolastiche;
  • pagelle in formato elettronico.
Lo strumento è divenuto a oggi indispensabile nel rapporto tra allievo, scuola e famiglia. I genitori, infatti, possono:
accedere al registro;
  • avere informazioni generali sulla sua classe;
  • prendere visione di tutti le informazioni inerenti al rendimento scolastico del proprio figlio;
  • venire contattati dalla scuola per colloqui.  
Gli studenti stessi possono:
  • accedere al registro;
  • visionare i compiti assegnati;
  • ricevere comunicazioni scolastiche, 
  • visionare il proprio rendimento. 
Resta da sottolineare che accesso al registro elettronico è consentito solo tramite credenziali: nome utente e password forniti dalla scuola.
 

Obbligatorietà registro elettronico: cosa dice la legge

Il registro elettronico è stato introdotto nelle scuole in Italia attraverso il Decreto Legge n. 95 del 2012 del Governo Monti. Negli anni successivi si è poi diffuso nella maggior parte degli istituti scolastici.
 
A oggi circa il 90% delle scuole adotta il registro elettronico. Tuttavia si riscontrano alcune criticità dovute a:
  • scarse competenze informatiche del personale e conseguente difficoltà nella compilazione ed errori in fase di inserimento dati. La mancata formazione adeguata del corpo docente è un problema da risolvere al più presto;
  • mancanza di fondi adeguati, che hanno reso impossibile la dotazione informatica in tutte le scuole;
  • problematiche in merito alla privacy e al trattamento dei dati personali degli studenti. 
Per questi motivi, in molte scuole viene ancora utilizzato il tradizionale registro cartaceo o entrambi le tipologie. 
 
Un tema di discussione è l’obbligatorietà o meno del registro elettronico.
Il Decreto Legge n. 95 del 2012 ne aveva previsto l’obbligo a partire dall’ anno scolastico 2012/2013. Ma lo stesso non è mai stato ufficializzato per via 
del mancato piano di dematerializzazione previsto dal decreto stesso. Tale norma avrebbe dovuto regolamentare la digitalizzazione delle procedure amministrative nelle scuole.
 
Per questa ragione al momento il registro elettronico non è obbligatorio.
 

Tar: l’accesso generalizzato

Il Tar Lazio ha dovuto far chiarezza sui paletti che impediscono una visione generalizzata ed esplorativa del registro elettronico.

La sentenza 6830/2023 illegittima, per eccessiva genericità, la richiesta intesa ad acquisire tutti i documenti presenti sul registro elettronico. E con tutti si intende quindi senza nessuna cernita o selezione.

Infatti il controllo generalizzato sull’operato dell’Amministrazione scolastica è espressamente vietato dalla legge.

Per accedere agli atti della scuola è necessario che:

  • l’interesse dell’istante sia concreto, attuale, diretto. Ovvero non deve avere un fine esplorativo;
  • si collochi anteriormente all’istanza di accesso documentale;
  • non ne sia conseguenza ma preesista all’istanza di accesso.

Se così non fosse infatti, l’accesso documentale assolverebbe ad una finalità vietata dalla legge. Ovvero sarebbe preordinata a un controllo generalizzato non consentito sull’attività delle pubbliche amministrazioni. E tra queste sono compresi gli istituti scolastici.

Dalla richiesta di accesso a tutti i documenti presenti sul registro elettronico è evidente la ricerca di circostanze che avrebbero potuto provare una supposta illegittimità. Anche in materia di accesso difensivo si deve escludere che sia sufficiente, un generico riferimento a esigenze probatorie e difensive.

Insegnamento digitale negli istituti scolastici in Italia

Oltre all’utilizzo del registro elettronico, la digitalizzazione scolastica ha toccato anche altri strumenti. Ad oggi l’insegnamento digitale in Italia è infatti ad un ottimo livello. Infatti ben il 90% di docenti fa didattica attraverso piattaforme e con l’ausilio di strumenti digitali.

I docenti risultano essere:

  • aperti alle innovazioni;
  • pronti ad accogliere le sfide del digitale, formandosi e aggiornandosi costantemente;
  • soddisfatti dell’offerta formativa proposta;
  • sempre di più, al passo con i tempi;
  • desiderosi di garantire agli alunni il miglior livello di istruzione possibile.

La maggior parte di docenti ritiene che l’insegnamento digitale abbia un ruolo molto importante per l’apprendimento degli alunni. Infatti, in base all’ esperienza sui banchi di scuola i risultati migliori si ottengono utilizzando un sistema misto. E questo include sia gli strumenti tradizionali sia quelli digitali su appositi device.

È quindi evidente il grande impegno professionale da parte dei docenti sul fronte di formazione ed aggiornamento. Tutto ciò nonostante i problemi in campo insegnamento siano molti:

  • enorme di incombenze burocratiche;
  • lavoro in media di 36 ore settimanali, cioè il doppio delle 18 di insegnamento previste dal contratto;
  • contratti a rischio e pochi indeterminati;
  • salari sempre più bassi rispetto alla media europea.
Aumenta punteggio in graduatoria
Eipass Basic
Scopri il corso con certificazione MIUR
Iscriviti ora!
Eipass 7 Moduli User
Aumenta le tue competenze con il corso Eipass
Iscriviti ora!
Condividi su
Facebook
LinkedIn
Email
WhatsApp
Scritto da
Sara Elia
Sara Elia
Copywriter, content creator & SEO specialist freelance. Turin based, London lover.
Categorie
Categorie
  • Concorsi (27)
  • Consigli per lo studio (285)
  • Digital marketing (281)
  • Guide (124)
  • Lingue (45)
  • News (168)
  • Orientamento (179)
  • Test universitari (138)
  • Tutti (3)
  • Università (217)
  • Vendita e comunicazione (69)
Iscriviti alla newsletter

Ricevi i nostri migliori articoli, contenuti gratuiti, offerte riservate e tanto altro!

google news

Ricevi le nostre notizie da Google News

Seguici
Test di ammissione all'università: Corsi, Libri e Orientamento
UNID FORMAZIONE
  • Test di ammissione
  • Esame di maturità
  • Esami universitari
  • Corsi di lingue
  • Orientamento
  • Formazione Professionale
  • Termini e Condizioni
CONTATTI

Via degli Aceri, 14
47890 Gualdicciolo (RSM)
800.788.884 | 0549.980007
info@unidformazione.com
Chi siamo | Sedi | Contatti
Lavora con noi | Redazione

CONSIGLIA AD UN AMICO

Iscriviti alla Newsletter
© Copyright 2023 - UNID S.r.l. - Codice Operatore Economico: SM22747 - Via degli Aceri, 14 - 47890 Gualdicciolo (RSM)
Iscrizione registro eCommerce n. 150 | Privacy
  • TEST DI AMMISSIONE
  • ESAME DI MATURITÀ
  • ESAMI UNIVERSITARI
  • CORSI DI LINGUE
  • ORIENTAMENTO
  • FORMAZIONE PROFESSIONALE
  • BLOG
Torna su