QS University Ranking: Politecnico di Milano ottiene risultato storico
Tra gli atenei italiani non passa inosservato il Politecnico di Milano, ma quest’anno ha ottenuto un risultato che va celebrato. Si tratta della posizione ottenuta da questa università milanese all’interno del QS World University Ranking. In testa rimangono alcuni degli istituti più rinomati degli USA, ma il Politecnico ha compiuto una scalata incredibile.
In un solo anno è riuscito a risalire di ben sedici posizioni all’interno della classifica conquistando il 123° posto su un totale di 1.500 università.
Oltre a rappresentare di per sé un miglioramento notevole rispetto al 2022 ora l’ateneo milanese è passato dall’essere nel miglior 10% al miglior 9% dell’istruzione universitaria al mondo.
Cos’è il QS World University Ranking
Per spiegare il rilievo del risultato ottenuto dal Politecnico di Milano (PoliMi) occorre specificare chi si occupi di stilare questa classifica. Giunto ormai alla sua ventesima edizione il QS World University Ranking ogni anno cerca di valutare le migliori università al mondo. A pubblicarlo è la società Quacquarelli Symonds, tra le autorità globali della valutazione accademica.
I parametri che si utilizzano in questo confronto fra atenei sono cambiati nel corso degli anni. Per la precisione quest’anno sono entrati in gioco tre nuovi indicatori. La sostenibilità (Sustainability), l’esito occupazionale dei laureati (Employment Outcome) e la rete per la ricerca a livello internazionale (International Research Network).
Oltre alla graduatoria globale esistono delle sotto-classifiche suddivise per aree di studio, di cui le principali sono quattro. Le Scienze Naturali (Natural Sciences) e Medicina e Scienze della Vita (Life Sciences & Medicine) costituiscono il campo medico-biologico. Arte e Materie Umanistiche (Arts & Humanities) e Ingegneria e Tecnologie (Engineering & Technologies) tutto il resto.
Il Politecnico di Milano tra queste ha ottenuto ottimi risultati nelle materie di Ingegneria, Design e Architettura. Per la precisione per Ingegneria è al 18° posto al mondo, per Architettura al decimo posto e per Design è in ottava posizione. Una top 20 e due top ten di tutto rispetto.
Il Politecnico di Milano: risultati nel dettaglio per Ingegneria
Subito sopra l’università milanese per la macro area Engineering & Technologies si trova l’Università della California con sede a Los Angeles. Al posto successivo invece c’è quella dell’Illinois, entrambe istituzioni accademiche di rilievo. Il punteggio ottenuto dal Politecnico è di 85,7 ed è di 9 punti inferiore rispetto alla prima posizione.
Entrando nei dettagli che hanno portato a questo risultato uno dei parametri più rilevanti c’è la reputazione del personale che lavora nella struttura. In primis dunque danno lustro all’ateneo i professori e i ricercatori che insegnano e guidano studenti e dottorandi nel loro percorso all’interno del Politecnico di Milano.
Un punteggio ancora più alto però lo incontra l’indicatore relativo alla rete di ricerca a livello internazionale. Infatti sia a livello europeo che extraeuropeo questo ateneo vanta decine e decine di collaborazioni con altre università. Tra le altre si possono citare il Rochester Institute of Technology e il Tokyo Institute of Technology.
Le facoltà relative alla Scuola di Ingegneria sono quelle che più attirano studenti italiani e stranieri verso questa università. In particolare i corsi di Ingegneria Chimica, I. della Produzione Industriale e I. Meccanica. Gudagnarsi l’ammissione non è facile, calcolando che le domande sono almeno tre volte superiori ai posti disponibili.
La risalita del Politecnico di Milano negli anni
Nel 2012 la posizione del Politecnico di Milano era la numero 244 e da questo risultato si è registrata una graduale risalita salvo un calo recente tra gli anni 2021 e 2022. In questo periodo l’ateneo aveva infatti perso cinque posizioni, per poi recuperarne però diciannove nei due anni successivi.
Nonostante le sedici posizioni recuperate tra l’anno scorso e quello attuale seguendo il grafico questo non è stato il salto maggiore compiuto da questo istituto. Questo è stato in effetti tra il 2015 e il 2016 dove era passato dalla posizione 229 alla numero 187, ben quarantadue in dodici mesi a fare il calcolo.
La rettrice Sciuto ha commentato l’ottenimento del posto nell’ultima classifica pubblicata come un riconoscimento tangibile dell’impegno a livello internazionale dell’ateneo. Ha anche ribadito l’impegno che l’università intende impiegare nel rendere il proprio ambiente inclusivo e accogliente verso ogni cultura.
I primi tre posti del QS World University Ranking
Il podio di questo QS World University Ranking è strutturato come segue.
Al primo posto si trova il Massachussets Institute of Techology, comunumente indicato con l’acronimo MIT. Il punteggio che ha ottenuto è un 100 pieno nella classifica generale. Nelle sotto classifiche suddivise per macro aree di studio occupa il secondo posto (in media), mentre livello di sostenibilità scende alla posizione numero 32.
Il secondo gradino del podio va all’Università di Cambridge. Il punteggio che ha totalizzato è di 99,2, e si trova dietro al MIT anche nelle classifiche divise per facoltà dove occupa invece il terzo posto, mentre per la sostenibilità lo supera arrivando al 19° posto. Una curiosità è che è già la terza volta che questo ateneo raggiunge questa posizione.
Al terzo posto c’è un’altra eccellenza nota, l’Università di Oxford con un punteggio di 98,9. Dal punto di vista della tutela ambientale batte entrambe le precedenti classificandosi al sedicesimo posto, e solo un anno fa occupava il secondo posto in classifica. La posizione più bassa mai raggiunta è stata la numero 6.