Punteggio minimo medicina: di che cosa si tratta?
Quella di medicina è senza dubbio una delle facoltà più ambite, ma come è ben noto, per potervi accedere è necessario superare un test di ammissione. Per ogni corso, anno per anno, viene stilata una lista relativa al punteggio minimo relativo agli anni precedenti, affinchè ogni aspirante studente possa avere un’idea del livello necessario da raggiungere per poter diventare una matricola del corso prescelto. Il punteggio minimo medicina viene quindi visto come il primo “scoglio” da superare per poter intraprendere un percorso di studi lungo e complesso. Come già detto, per ogni ateneo viene stilata una lista relativa al precedente test.
Quali sono i punteggi minimi degli atenei relativi al 2020?
Studiare medicina, in Italia, è possibile in molti atenei, ma senza alcun dubbio ce ne sono alcuni tra i più gettonati, grazie al loro prestigio. Di seguito puoi verificare i punteggi minimi, a confronto con i posti disponibili, per ciascun ateneo:
- Milano Bicocca – 133 posti – 57,8 punteggio minimo
- Bologna – 364 posti – 51,8 punteggio minimo
- Milano Statale – 500 posti – 51,5 punteggio minimo
- Pavia – 244 posti – 51,1 punteggio minimo
- Padova – 334 posti – 49,7 punteggio minimo
- Verona – 197 posti – 47,7 punteggio minimo
- Trento – 60 posti – 47,5 punteggio minimo
- Modena e Reggio Emilia – 166 posti – 47,1 punteggio
- Brescia – 223 posti – 46,9 punteggio minimo
- HT Sapienza – 42 posti – 46,2 punteggio minimo
- Torino – 448 posti – 45,9 punteggio minimo
- Piemonte Orientale – 194 posti – 44,9 punteggio minimo
- Firenze – 365 posti – 44,8 punteggio minimo
- Parma – 240 posti – 44,7 punteggio minimo
- Trieste – 180 posti – 44,3 punteggio minimo
- Genova – 275 posti – 43,6 punteggio minimo
- Udine – 148 posti – 43,6 punteggio minimo
- Pisa – 270 posti – 43,5 punteggio minimo
- Bari – 297 posti – 43,2 punteggio minimo
- Policlinico Sapienza – 660 posti – 42,9 punteggio minimo
- Ferrara – 596 posti – 42,8 punteggio minimo
- Napoli Federico II – 550 posti – 42,6 punteggio minimo
- Siena – 244 posti – 42,2 punteggio minimo
- Foggia – 99 posti – 41,9 punteggio minimo
- Salerno – 156 posti – 41,8 punteggio minimo
- Politecnica delle Marche – 205 posti – 41,6 punteggio minimo
- Perugia – 301 posti – 41,2 punteggio minimo
- Bari, sede di Taranto – 60 posti – 41 punteggio minimo
- Chieti – 186 posti – 41 punteggio minimo
- L’Aquila – 137 posti – 40,8 punteggio minimo
- Catania – 400 posti – 40,5 punteggio minimo
- Molise – 94 posti – 40,4 punteggio minimo
- Sassari – 138 posti – 40,3 punteggio minimo
- Napoli Vanvitelli – 550 posti – 40,2 punteggio minimo
- Cagliari – 238 posti – 40,1 punteggio minimo
- Palermo – 417 posti – 39,9 punteggio minimo
- Catanzaro – 280 posti – 39,8 punteggio minimo
- Messina – 331 posti – 39,5 punteggio minimo
Negli ultimi anni si è assistito a punteggi altalenanti anche se negli ultimi anni si è abbassato leggermente il punteggio minimo. Stando alle statistiche, infatti, se nel 2016 era di 63.3 punti, nel 2020 è arrivato a 39.9 punti. Questo però non significa che la selezione sia stata meno severa, perché se una prova è più semplice lo è per tutti e viceversa.
Il punteggio minimo non è da confondere con la soglia minima di punteggio. Quest’ultima infatti è fissata a 20 punti e rappresenta il punteggio minimo per poter accedere alla graduatoria finale. Se un candidato non ottiene almeno questo punteggio non potrà concorrere per i posti a disposizione.
Posti disponibili: cosa è cambiato?
Nel tempo il numero di posti disponibili per la facoltà di medicina, ha vissuto un progressivo aumento. Infatti, con il passare degli anni si stanno aprendo le porte a più candidati, soprattutto dopo la crisi sanitaria vissuta nell’ultimo anno che ha messo il mondo della sanità in seria difficoltà. Questo ovviamente non vuol dire che sia più semplice diventare una matricola di medicina. E’ sempre comunque necessario avere una buona preparazione per superare il test di ammissione.
Da considerare inoltre l’ulteriore sbarramento a cui sono sottoposti i laureati in Medicina per l’accesso alle specializzazioni. Queste ultime infatti al momento sono inferiori di circa 10.000 unità rispetto ai candidati, determinando un imbuto formativo che non potrà essere colmato se non vengono aumentate le borse di specializzazione da parte del Governo.
Superare il test per entrare in graduatoria
Riuscire a raggiungere il punteggio minimo necessario rappresenta di certo una buona probabilità di riuscire ad entrare in graduatoria come “Assegnato” o “Prenotato“. Nel primo caso è importante immatricolarsi entro 4 giorni per non perdere il proprio posto, che in tal caso andrà di conseguenza attribuito ai “Prenotati” posti più in basso nella graduatoria. Si tratta di un vero e proprio scorrimento di graduatoria che permette di determinare in tempi brevi tutti coloro che decidono di accettare o rifiutare il loro posto e dà modo ai “Prenotati” di poter salire di posizione in caso di rinunce precedenti.