Migliori università medicina: come effettuare la scelta
Viviamo senza dubbio in un’epoca particolare che sta mettendo a dura prova ognuno di noi, studenti universitari compresi. Ad oggi, in Italia, a causa della pandemia in corso, risulta sempre più alta la richiesta di medici e sono sempre più i neodiplomati che decidono di intraprendere una carriera medico – sanitaria. Scegliere l’ateneo migliore però non è mai semplice e c’è bisogno di basarsi su particolari classifiche per poter riuscire a ponderare in maniera più realistica la gamma di opportunità tra le quali è possibile scegliere. Ad esempio, il Censis ha stilato un elenco delle migliori università di medicina, utile agli studenti per orientarsi.
Requisiti di scelta: punteggio Censis e punteggi minimi 2020
Quando si effettua una scelta, in qualsiasi ambito, è sempre bene riuscire ad analizzare nello specifico diversi fattori che portano ad una valutazione coerente. Nel caso delle migliori università di medicina il discorso non cambia. Infatti è bene riuscire a confrontare diversi dati per poter comprendere l’effettiva qualità dell’ateneo in questione.
Un’indirizzo e dati oggettivi particolarmente utili vengono forniti dalla classifica Censis, realizzata analizzando le diverse università italiane statali e non, nella quale, ad esempio al primo posto compare Milano Bicocca. Ma la classifica Censis non basta. Bisogna infatti andare a fondo per avere un quadro più completo ed analizzare, ad esempio i punteggi minimi 2020, ovvero i punteggi minimi ottenuti nella scorsa selezione dai vari candidati.
Infografica migliori università di Medicina 2020
Classifica delle migliori università di medicina | atenei pubblici Censis
Classifica delle migliori università di medicina | atenei privati Censis
Migliori università medicina: i criteri della classifica Censis
La classifica realizzata dal Censis è di grande aiuto per gli studenti italiani che si trovano a dover effettuare una scelta proprio perchè viene realizzata analizzando particolari criteri:
- borse di studio erogate;
- occupabilità;
- comunicazioni e servizi digitali;
- strutture;
- servizi;
- internazionalizzazione.
Punteggi minimi: conoscere “la concorrenza”
Basarsi sulla valutazione dei punteggi minimi dell’esame di ammissione precedente può essere di grande aiuto per gli studenti che vogliono comprendere quanto sia alta la “concorrenza” con altri potenziali candidati. Riuscire infatti a stabilire in base al punteggio minimo ottenuto e al numero di posti disponibili quanto sia difficile riuscire ad entrare in una particolare università risulta di fondamentale importanza per orientarsi su una scelta futura.
In pratica, ad esempio, l’Università di Milano Bicocca ha registrato il punteggio minimo più alto rispetto agli altri atenei. Cosa significa questo? Che senza dubbio, riuscire ad accedere a quell’università è molto più complicato e richiede una maggior preparazione rispetto ad altri atenei più bassi in classifica. Accanto al punteggio minimo è determinante anche il numero di posti disponibili messi a concorso dal Miur.
Sono disponibili le nostre statistiche 2020 per visionare in dettaglio la complessità della selezione con una suddivisione per ateneo. Di seguito puoi invece trovare i posti disponibili unitamente al punteggio minimo di ammissione 2020:
- Milano Bicocca – 133 posti – 57,8 punteggio minimo
- Bologna – 364 posti – 51,8 punteggio minimo
- Milano Statale – 500 posti – 51,5 punteggio minimo
- Pavia – 244 posti – 51,1 punteggio minimo
- Padova – 334 posti – 49,7 punteggio minimo
- Verona – 197 posti – 47,7 punteggio minimo
- Trento – 60 posti – 47,5 punteggio minimo
- Modena e Reggio Emilia – 166 posti – 47,1 punteggio
- Brescia – 223 posti – 46,9 punteggio minimo
- HT Sapienza – 42 posti – 46,2 punteggio minimo
- Torino – 448 posti – 45,9 punteggio minimo
- Piemonte Orientale – 194 posti – 44,9 punteggio minimo
- Firenze – 365 posti – 44,8 punteggio minimo
- Parma – 240 posti – 44,7 punteggio minimo
- Trieste – 180 posti – 44,3 punteggio minimo
- Genova – 275 posti – 43,6 punteggio minimo
- Udine – 148 posti – 43,6 punteggio minimo
- Pisa – 270 posti – 43,5 punteggio minimo
- Bari – 297 posti – 43,2 punteggio minimo
- Policlinico Sapienza – 660 posti – 42,9 punteggio minimo
- Ferrara – 596 posti – 42,8 punteggio minimo
- Napoli Federico II – 550 posti – 42,6 punteggio minimo
- Siena – 244 posti – 42,2 punteggio minimo
- Foggia – 99 posti – 41,9 punteggio minimo
- Salerno – 156 posti – 41,8 punteggio minimo
- Politecnica delle Marche – 205 posti – 41,6 punteggio minimo
- Perugia – 301 posti – 41,2 punteggio minimo
- Bari, sede di Taranto – 60 posti – 41 punteggio minimo
- Chieti – 186 posti – 41 punteggio minimo
- L’Aquila – 137 posti – 40,8 punteggio minimo
- Catania – 400 posti – 40,5 punteggio minimo
- Molise – 94 posti – 40,4 punteggio minimo
- Sassari – 138 posti – 40,3 punteggio minimo
- Napoli Vanvitelli – 550 posti – 40,2 punteggio minimo
- Cagliari – 238 posti – 40,1 punteggio minimo
- Palermo – 417 posti – 39,9 punteggio minimo
- Catanzaro – 280 posti – 39,8 punteggio minimo
- Messina – 331 posti – 39,5 punteggio minimo