Il rapporto di AlmaLaurea sulle prospettive di lavoro post laurea in Medicina
L’ultimo rapporto di AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati italiani conferma ancora una volta il trend positivo dei laureati in Medicina. Nonostante i posti a concorso diminuiscano di anno in anno si assiste ad un aumento della partecipazione dei candidati al Test di ammissione.
Il rapporto consente di tracciare il profilo occupazionale dei laureati in medicina e di individuare alcune caratteristiche specifiche.
La performance lavorativa, a distanza di un anno dalla laurea, si conferma ottima sia per guadagni superiori alla media che per l’efficacia del titolo conseguito.
Vediamo nel dettaglio i numeri del rapporto.
Prospettive di lavoro Laurea in Medicina: cosa succede a un anno dal titolo
Il tasso di occupazione dei laureati in Medicina, a un anno dal titolo, raggiunge il 46,5% a fronte del 49% rilevato sul complesso dei laureati magistrali a ciclo unico.
Il tasso di disoccupazione è del 27% contro il 30% della media nazionale.
La principale caratteristica della laurea in Medicina è legata all’elevato tasso di prosecuzione della formazione post-laurea, attraverso l’iscrizione alle scuole di specializzazione, necessarie per la formazione dei medici specialisti. Ne consegue che il percorso di inserimento professionale per i laureati in medicina è piuttosto lungo.
La stabilità contrattuale, a distanza da un anno dal conseguimento del titolo, si assesta al 48,5% contro il 38% della media nazionale, il 46% svolge un’attività autonoma, mentre il 2,5% ha un contratto a tempo indeterminato.
Ad un anno dal titolo il guadagno per i medici arriva a 1.258€ netti al mese, contro i 1.024 € degli altri laureati.
Il 96% dei laureati dichiara il titolo “molto efficace” contro il 75% degli altri laureati.
Laureati in Medicina: prospettive di lavoro a 5 anni dalla laurea
Il tasso di occupazione a cinque anni dal conseguimento del titolo è pari al 95% a fronte dell’87% rilevato per tutti gli altri corsi di laurea. Il tasso di disoccupazione è dell’1% rispetto al 7% rilevato sul complesso dei laureati magistrali. Si assiste ad un aumento dei medici impegnati in attività autonome, pari al 59% (contro il 50% nazionale).
La precarietà scende al 37% a fronte del 22% nazionale e il guadagno mensile netto raggiunge i 1.678 € mensili (contro i 1.283€ nazionali).
L’efficacia del titolo, sul lungo periodo, aumenta ulteriormente: il 99% dei laureati in medicina infatti dichiara il proprio titolo “molto efficace”, a fronte dell’88% della media.
L’ammissione al corso di laurea in Medicina e Chirurgia prevede un Test di ingresso, per la preparazione affidati ai Corsi in aula, ai Corsi online e ai Libri specifici UnidTest!