Politecnico di Torino, eccellenza italiana nel panorama accademico globale
Il Politecnico di Torino garantisce una didattica su misura, insegnamenti multidisciplinari e un’offerta formativa d’eccellenza. Istituzione pionieristica nell’ambito dell’ingegneria in Italia, ha visto la luce nel contesto di un fervore di rinnovamento della cultura tecnico-scientifica che caratterizzò l’Europa a metà dell’Ottocento, con la fondazione dei più prestigiosi istituti politecnici del continente.
Iniziato nel 1859 come Scuola di Applicazione per gli Ingegneri, acquisì lo status di Regio Politecnico di Torino nel 1906. Da allora, per oltre 160 anni, il Politecnico di Torino si è distinto per il suo impegno nel formare professionisti nei campi dell’ingegneria, dell’architettura, del design e della pianificazione territoriale, mantenendo sempre elevati standard di qualità, rigore e integrità.
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Politecnico di Torino: un percorso d’eccellenza
Il Politecnico di Torino, da sempre attento all’innovazione, rappresenta un’eccellenza italiana nel panorama accademico globale. In un mondo in costante evoluzione, infatti, anche le Università devono adattarsi alle sfide del presente per garantire una formazione di livello.
I percorsi attuali, infatti, rispondono ai mutamenti tecnologici e sociali presenti e futuri, con un’impostazione rivolta alle nuove tecnologie e a forme di insegnamento non tradizionali.
Ad oggi, l’ateneo coinvolge gli studenti provenienti da tutto il mondo combinando:
- teoria e pratica;
- sostenibilità ed energia;
- intelligenza artificiale ed applicazioni del digitale e della moderna tecnologia;
- benessere ed accoglienza;
- opportunità di confronto e crescita.
Nel 2023/24 il numero complessivo di immatricolati al PoliTo ammonta a circa 19 mila. Dati riportano che oltre il 90% dei neolaureati magistrali ad un anno dal titolo hanno un lavoro e una retribuzione superiore del 19% rispetto alla media nazionale. Più di 39mila studenti, di cui oltre il 20% stranieri, danno forma a una comunità accademica eterogenea. Nello specifico, il numero di Paesi rappresentati in aumento ed ammonta a ben 115 stati differenti. Turchia in primis seguito da Iran e India.
Inoltre, la reputazione positiva dell’Ateneo a livello internazionale compensa il trend di denatalità e costante diminuzione dei neo-laureati.
Offerta formativa dal respiro internazionale
L’offerta didattica del Politecnico di Torino si connotano per un forte respiro internazionale. Essi prevedono:
- oltre 1.000 insegnamenti attivati tenuti da circa 440 docenti;
- eventuale svolgimento in modalità di streaming on line;
- organizzazione in sinergia con facoltà straniere, ed altri tenuti esclusivamente in inglese;
- adesione al programma LLP/Erasmus per facilitare la mobilità degli studenti. Esso, nello specifico, prevede la possibilità di effettuare periodi di studio presso facoltà di altri Paesi UE con cui è stata stipulata la convenzione;
- ampia offerta formativa, comprensiva di master post laurea di primo e di secondo livello.
Ad oggi, i corsi proposti dL Politecnico di Torino sono 25 corsi di laurea triennale, afferenti a 10 diverse aree disciplinari quali:
- Architettura;
- Pianificazione;
- Ingegneria Gestionale;
- Matematica;
- Design all’Energia;
- Scienze territoriali;
- ICT;
- area Meccanica-Aerospaziale;
- Costruzione, Ambiente e Territorio;
- Ingegneria Biomedica.
Occorre sottolineare che i corsi più celebri rimangono quelli dell’area ingegneristica. Tra essi:
- Aerospaziale;
- Biomedica;
- Chimica ed Alimentare;
- Produzione Industriale;
- per l’Ambiente e il Territorio;
- dell’Autoveicolo;
- Produzione Industriale e Sviluppo Tecnologico;
- Energetica e Nucleare.
Tutti i corsi di laurea del Politecnico di Torino sono ad accesso programmato. Necessario quindi superare la prova d’esame. Il prossimo test di ingresso è il 21 marzo 2024.
Il calendario prevede inoltre due sessioni al mese fino ad agosto.
Il calendario prevede inoltre due sessioni al mese fino ad agosto.
Didattica partecipata e percorso personalizzato
Una particolarità dei corsi di laurea del Politecnico di Torino è che vengono implementati alcuni programmi di didattica partecipata.
Essi sono progettati per consentire a ogni studente di sviluppare le proprie aspirazioni e talenti, attraverso lo sviluppo di progetti di varia natura dall’ideazione alla messa in pratica.
Si tratta quindi di dare la possibilità agli studenti di esprimere al meglio il proprio talento attraverso studio teorico ed attività concrete. Iniziative come, ad esempio, la costruzione di prototipi o la ricerca in laboratorio permettono di:
- integrare la didattica tradizionale;
- esprimere creatività e sviluppare la capacità di lavorare in squadra;
- stimolare a confrontarsi fuori dal mondo accademico;
- occuparsi delle importanti sfide della contemporaneità, tra cui lo sviluppo sostenibile;
- realizzare iniziative sociali e proporre soluzioni imprenditoriali.
Inoltre, chi è iscritto al secondo anno ha la possibilità di seguire il percorso “Grandi sfide”. Si tratta di un ampio catalogo di insegnamenti trasversali con focus sulle grandi sfide che l’umanità dovrà affrontare nel ventunesimo secolo.
Infine, i corsi del Politecnico di Torino offrono progetti di supporto per chi ha ritardi con gli esami, problemi di studio e procrastinazione. Tra questi, il Buddy Program incentiva l’integrazione delle matricole grazie al supporto degli studenti con più esperienza.
Il rapporto con il mondo del lavoro
L’alto tasso di occupazione dei laureati presso il Politecnico di Torino conferma il buon operato e l’ottima reputazione di cui gode l’Ateneo. Sia in Italia che in Europa e al di fuori dei confini europei.
Infatti, quasi la totalità degli ex studenti laureati è impiegato ad un anno dal titolo, e uno su tre lavora già prima della laurea.
Le motivazioni dietro questo ottimo risultato italiano sono
- formazione di eccellenza;
- proposta di nuovi percorsi di studio innovativi;
- multidisciplinarità;
- focalizzazione sui temi di punta d’attualità;
- linearità con i bisogni del mondo produttivo;
- riferimento alle grandi transizioni in atto: digitale e sostenibilità.
I dati indicano inoltre un progressivo assottigliamento nel gap salariale tra uomini e donne. A carriera avviata infatti raggiunge raggiunge all’incirca 2.018 euro per le donne e 2.438 euro per gli uomini.
Per quanto le differenze rimangano, il minor divario è indice di un mercato del lavoro progressivamente più aperto ed inclusivo.
Inoltre è in crescita anche l’occupazione per i laureati magistrali internazionali al PoliTo
- 90% a un anno dalla laurea;
- 96% dopo cinque anni dal conseguimento del titolo;
- 51% rimane a lavorare in Italia.
Infine, per quanto riguarda i laureati triennali l’occupazione raggiunge il 90% a un anno dal titolo e cresce al 99% a cinque anni dalla laurea.
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