Poli penitenziari: +300% di studenti detenuti, Roma Tre al 3° in Italia
Boom di iscrizioni alle università degli studenti detenuti nei poli penitenziari. La Statale di Milano, Federico II a Napoli e Roma Tre detengono il record di iscritti in Italia.
Analizziamo insieme questa bella notizia!
Poli penitenziari: boom di iscrizioni all’università
- Statale di Milano;
- Napoli Federico II;
- Roma Tre: prima in assoluto tra le università di pari grandezza.
- trasferimenti;
- regimi alternativi;
- fine pena;
- rinuncia agli studi per altri motivi.
- 40%: corsi di laurea in Filosofia, Comunicazione, Spettacolo;
- 16%: Giurisprudenza;
- 13%: a Economia e gestione aziendale;
- 13%: a Lingue e Letterature;
- 10%: Scienze della Formazione;
- 5%: Scienze politiche;
- 3%: a Studi umanistici.
Studenti nei poli penitenziari: come gestire le attività universitarie
- Casa Circondariale di Viterbo con 17 iscritti;
- CC di Velletri con 16 studenti;
- Istituti CR e CC di Civitavecchia: due istituti diversi che insieme ammontano a 16 presenze;
- Frosinone con 3 studenti;
- Roma Rebibbia al Femminile con due studentesse;
- singole presenze anche presso le case circondariali di Benevento, Bologna, Parma e al femminile di Sollicciano.
- comfort ambientale;
- ciclo della quotidianità in base a orari ed impegni favorenti le attività didattiche, di studio e di apprendimento;
- sistemazione in stanze di pernottamento adeguate;
- aule per lezioni;
- biblioteche;
- spazi per la socialità;
- disponibilità di strumenti didattici necessari, sia cartacei che digitali;
- presenza di docenti, tutor e personale amministrativo;
- personale di supporto alla didattica e al percorso di studi di ogni singolo;
- collegamenti Internet.
Garanzia del diritto allo studio
Garantire il diritto allo studio nei poli penitenziari non è tra i compiti più semplici. Si ha infatti a che fare con:
- condizioni ambientali particolari;
- elementi culturali contraddittori;
- problematiche a livello tecnico e logistico;
- assenza o limitata presenza di ambienti e strumenti adeguati;
- difficoltà di comunicazione e di interazione con l’esterno.
Le attività didattiche in presenza rappresentano una risorsa irrinunciabile della formazione universitaria. Anche e soprattutto in carcere. È proprio qui infatti che assumono un inestimabile valore relazionale in termini umani, educativi e rieducativi.
Allo stesso tempo gli strumenti della comunicazione digitale sono estremamente utili per risolvere il problema di vincoli logistici. L’attuale implementazione di collegamenti Internet agevola inoltre i contatti tra studenti detenuti e docenti e tutor.
Molte lezioni restano in svolgimento tramite modalità digitali:
- lezioni;
- esami;
- incontri per la preparazione di prove;
- tesi;
- colloqui di orientamento;
- espletamento di pratiche amministrative.
Come vedremo a breve, la Regione Lazio ha inoltre erogato un finanziamento nel supporto di progetti digitali per gli studenti universitari detenuti.
Nel corso del 2022 è stato realizzato il progetto Didattica a Distanza del Polo Universitario Penitenziario. Grazie a esso è stata creata un’infrastruttura digitale molto importante. Essa consente agli studenti in carcere di accedere da remoto a contenuti formativi e non ed utilizzare strumenti di interazione.
Il supporto della regione Lazio
Pochi giorni fa si è svolto a Roma tre un convegno dal titolo “Missioni possibili. Roma Tre e il carcere”. Obiettivo principale quello di fare il punto della situazione su vari temi quali:
- inclusione;
- cultura della pena;
- opportunità di studio;
- possibilità di riscatto per i detenuti nei poli penitenziari che scelgono di iscriversi all’università;
- come funziona la formazione universitaria negli istituti penitenziari,
- diritti delle persone private della libertà personale;
- esperienze di teatro in carcere;
- testimonianze di ex detenuti.
La regione del Lazio inoltre si è impegnata nel dare varie tipologie di sostegno agli studenti negli istituti di pena. Tra le principali:
- esenta i detenuti dalla tassa universitaria regionale e finanzia l’acquisto di libri di testo;
- eroga contributi a Roma Tre per assegni di tutorato e/o borse di collaborazione studentesche espressamente dedicati;
- esenta gli studenti detenuti dal pagamento delle tasse accessorie
- finanzia il progetto digitale “Didattica a distanza di Roma Tre” a favore degli studenti detenuti;
- mette a disposizione le proprie strutture e il lavoro del personale docente e amministrativo;
- rimborsa le spese di missione ai docenti e ai tutor.
Le attività di formazione universitaria inoltre si svolgono in tutta regola nel quadro della Convenzione tra:
- Università Roma Tre;
- Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria (Prap);
- Garante regionale per le persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale.
Sottoscritta nel 2016, la Convenzione, di validità triennale, è stata successivamente rinnovata.