Piano editoriale: consigli per renderlo strategico ed efficace
Grazie al piano editoriale è possibile sviluppare una strategia di successo attraverso:
- programmazione dei contenuti;
- visione d’insieme di cosa comunicare;
- pubblicazioni regolari e coerenti fra loro.
Scopriamo al meglio insieme come si elabora in modo ottimale.
Che cos’è un piano editoriale
- competenze approfondite sulla strategia comunicativa;
- conoscenza del target;
- capacità di adattare i contenuti alle piattaforme utilizzate, dal web ai social media:
- sapere quale tono di voce utilizzare.
- analizzando il mercato di riferimento;
- studiando il brand;
- individuando gli obiettivi strategici di comunicazione, il target e il posizionamento;
- comprendendo come sfruttare le opportunità riducendo i rischi.
Come redigere un piano editoriale in modo ottimale
- stabilire le date migliori di pubblicazione;
- determinare la frequenza di pubblicazione;
- individuare gli obiettivi principali;
- realizzare un calendario editoriale;
- definire il tono di voce;
- progettare post originali.
- limitare gli errori;
- ottimizzare i tempi e il passaggio di informazioni;
- rendere chiara e intelligibile la gestione della comunicazione.
- condividere i contenuti fin dalle prime fasi;
- individuare un tutor interno che possa seguire attentamente il cliente;
- confrontarsi sui contenuti durante l’intero processo di creazione del piano;
Gestione: chi se ne occupa
Come abbiamo precedentemente accennato il professionista che si occupa della gestione del piano editoriale è il content specialist. Questa figura sintetizza in sé una notevole quantità ampia ed eterogenea di competenze e conoscenze tra cui:
- pianificare e definire gli obiettivi;
- creare pagine aziendali e i relativi contenuti;
- sviluppare brand awareness e gestire la reputazione on line;
- migliorare le strategia tramite una corretta lettura degli insights;
- generare traffico in entrata;
- decidere quali sono i canali da attivare;
- utilizzare i contenuti in modo diverso in base alla piattaforma di riferimento;
- sviluppare e incrementare i contatti;
- supportare le vendite ed ottimizzarne le strategie.
Un content specialist deve utilizzare sia la sua parte creativa sia quella strategica. È inoltre fondamentale che:
- conosca alla perfezione le caratteristiche tecniche dei vari canali;
- declini i contenuti in modo differente in base al media di riferimento;
- sappia relazionarsi con il proprio pubblico e sia consapevole del proprio audience;
- sia in grado di tramutare i propri fan in clienti e i clienti in ambasciatori del marchio;
- mantenga un continuo aggiornamento.
Strategie e consigli
Per sviluppare un piano editoriale al meglio è bene includere, e riassestare nel tempo, vari elementi. Lo scenario della comunicazione è infatti ad oggi molto mutevole e cambia costantemente nel tempo. Tre sono i livelli di macro-attività da gestire:
- sviluppare il brand: la value proposition è molto importante da definire fin dall’inizio. Solo in questo modo si può promuovere e potenziare il proprio brand on line;
- identificare il target clienti: non ci si deve rivolgere a un’audience troppo vasta. Essere per tutti perde di credibilità. Diventa quindi fondamentale studiare un target precise per ciascun social. In base alla necessità di pubblico o più giovane si sceglie ad esempio TikTok;
- definire obiettivi chiave: ogni piano editoriale definisce obiettivi definiti e realistici. I KPI dei social devono essere ben definiti all’insegna di chiarezza e precisione;
- avere a mente il tono di voce: quando si redige un contenuto è importante tenere a mente, previa pubblicazione, dell’importanza dell’impatto visivo del post.
Per rendere gli obiettivi ben comprensibili è ottimale misurare i risultati giornalmente o comunque in brevi periodi. Solo in questo modo si può comprendere l’efficacia della strategia o, in caso opposto, porvi rimedio.