Passaparola: quanto conta oggi e come farlo online
Quando si parla di marketing, al giorno d’oggi, spesso e volentieri ci si riferisce alla pubblicità digitale. Ultimamente, in effetti, poco spazio viene dato alla pubblicità offline. Eppure, una strategia di marketing integrato che si rispetti deve prevedere differenti touch points. E, tra le strategie di marketing, anche quella del passaparola merita particolare attenzione.
Si tratta di una pratica forse poco conosciuta, ma comunque molto efficace. Ed è possibile spostarla anche sul web.
Oggi scopriremo dunque insieme il reale potere del passaparola in ambito pubblicitario e come si può farlo online.
Il passaparola come azione pubblicitaria
Il passaparola è una tecnica pubblicitaria che esiste da tempo. Conosciuta anche col termine inglese “Word-of-Mouth Marketing” (o anche WOMM), questa pratica consiste nel suscitare innanzitutto l’interesse dei consumatori.
Questi ultimi devono essere portati a voler parlare di un prodotto o servizio nelle loro conversazioni quotidiane. Infatti, possiamo parlare di marketing del passaparola quando un cliente soddisfatto parla ai suoi conoscenti di un prodotto o servizio che ha utilizzato.
Anche se a prima vista potrebbe sembrare un’azione spontanea, senza finalità pubblicitarie, si tratta comunque di una tecnica di successo.
Oltretutto, di solito è una forma di pubblicità gratuita, che si innesca spontaneamente grazie alla soddisfazione del cliente.
Ovviamente, ci possono essere dei casi in cui il consumatore va incoraggiato. Ma, di base, l’azienda o il professionista può fruire di questa forma di pubblicità completamente gratis.
Incoraggiare un cliente al passaparola potrebbe sembrare difficile, ma in realtà non lo è affatto. Talvolta basta fornire al consumatore un servizio che superi le aspettative, o un ottimo prodotto.
Anche un buon servizio clienti può aiutare a generare conversazioni positive in merito ad un’azienda o un professionista.
Insomma, alla base di questa tecnica pubblicitaria stanno un brand competente, capace di fornire ottimi servizi, ed un cliente soddisfatto. Che sarà incentivato a condividere la propria esperienza positiva con i suoi cari.
Perché il passaparola è importante?
Ad oggi, purtroppo, il passaparola è una delle pratiche più sottovalutate, ormai soppiantata dalla classica pubblicità online. Eppure, è indubbio che la maggior parte dei consumatori tenda a fidarsi più di un conoscente che di un semplice adv a pagamento visto suoi social.
Inoltre, i consumatori vengono a conoscenza di un prodotto o servizio non solo attraverso la pubblicità, ma anche grazie a chi sta loro vicino.
In altre parole, una delle fonti per la scoperta di nuove aziende è rappresentata dal passaparola tra amici e familiari.
Considerato che, come abbiamo detto, l’opinione di un conoscente viene tenuta più in considerazione di qualunque altra pubblicità, capiamo bene come questa forma di marketing sia fondamentale.
Deve dunque essere necessariamente sfruttata a dovere per creare un piano marketing integrato e di successo.
Come generare discussioni su un brand
Tra l’altro, come si accennava ai paragrafi precedenti, non è poi così difficile iniziare a fare marketing del passaparola.
Il WOMM può essere generato innanzitutto fornendo servizi e prodotti impeccabili, di cui i clienti vogliano parlare.
In questo modo, si otterrà un passaparola naturale, senza forzare il cliente, che parlerà spontaneamente del brand.
Ma ci sono altre azioni che possono essere compiute per incentivare le discussioni intorno ad un prodotto o servizio.
Innanzitutto, è possibile sfruttare regali e omaggi riservati ai clienti più fedeli. Questo permetterà non solo di far sentire il cliente apprezzato, e di renderlo dunque più favorevole a condividere la propria esperienza positiva. Si agirà anche sulla fidelizzazione del cliente stesso.
Allo stesso modo, incentivi e offerte possono essere di enorme aiuto: un buon prodotto in sconto sarà sicuramente argomento di discussione tra amici.
Potrebbe anche essere utile riservare promozioni e omaggi ai nuovi clienti indirizzati da altri consumatori. In generale, concedere ai clienti qualcosa in più rispetto alle aspettative aiuta nella generazione di un passaparola positivo.
Ovviamente, è anche importante che l’intera attività sia in grado di generare discussioni positive. Concentrarsi su un unico prodotto o servizio potrebbe non essere abbastanza.
Bisogna creare un brand forte, con una storia che la gente abbia voglia di raccontare. E, perché no, aggiungere anche qualche dettaglio che renda speciale l’attività.
Questo vale soprattutto per le imprese locali: un dettaglio che renda attrattivo e unico un negozio o un qualunque tipo di attività genererà attenzione. E anche discussioni positive da parte degli utenti.
Come incrementare il WOMM anche online?
Tuttavia, ci siamo fino ad ora concentrati sul marketing del passaparola che può essere svolto offline. Eppure, le discussioni tra consumatore e amici e familiari potrebbero avvenire anche tramite i canali social.
Quindi, sarebbe opportuno spostare il passaparola, facendo in modo che avvenga anche online.
D’altronde, chi gestisce dei canali social aziendali lo sa bene: non di rado un cliente soddisfatto è portato a condividere le proprie opinioni tramite post o tweet. Anche in questo caso possiamo chiaramente parlare di passaparola.
Tra l’altro, data l’enorme visibilità che i social media possono garantire, sarebbe un peccato incentivare il passaparola solo offline.
Così come esistono delle tecniche per incentivare le discussioni e, conseguentemente, il WOMM che valgono per le discussioni in presenza, ne esistono altrettante per incrementare le discussioni positive in merito ad un brand anche online.
La prima regola è quella di creare contenuti condivisibili, che i clienti soddisfatti abbiano voglia di ricondividere sui propri profili.
Dunque, anche il social media marketing e il content marketing possono, in un certo senso, generare il passaparola.
Un altro metodo per generare discussioni positive intorno ad un prodotto o servizio si basa sulle recensioni. Tutti conosciamo la potenza di un feedback fornito dai un cliente, sia in positivo che in negativo.
Qualora un cliente sia rimasto soddisfatto, incentivarlo a lasciare una sua opinione sui social media potrebbe aiutare con la strategia di WOMM.
Allo stesso modo, anche i cosiddetti UGC, ossia i contenuti generati dagli utenti, sono molto utili. Vengono infatti creati dei contenuti che parlano di un’attività o di un servizio che creeranno un passaparola positivo.
L’ideale sarebbe creare un apposito hashtag e invitare i clienti ad utilizzarlo quando realizzano i propri UGC. In questo modo, la visibilità aumenterà grazie al passaparola degli utenti.