OSS o infermiere: quali sono le differenze e le affinità tra le due figure?
OSS e infermiere sono due figure che, come molti di voi sicuramente sapranno, operano nel campo della salute. Tuttavia, non è facile distinguere tra i due ruoli che, talvolta, finiscono per essere confusi o, addirittura, sovrapposti.
In questo articolo, dunque, faremo chiarezza riguardo alle professioni di OSS e infermiere e vedremo nel dettaglio cosa fanno e in quale contesto lavorano.
Chi è l’OSS?
La sigla OSS sta per Operatore Socio Sanitario, una figura molto importante, se non indispensabile, che opera all’interno delle strutture mediche… e non solo.
L’OSS, infatti, ha il compito di supportare infermiere e medico nello svolgimento delle loro attività e, al tempo stesso, di assistere i pazienti per alcuni aspetti, come l’alimentazione, la pulizia personale e le relazioni sociali.
Dunque, l’OSS non è presente soltanto negli ospedali o nelle cliniche, ma anche in tutti quei contesti dove vi sono persone anziane, degenti o, comunque, non autosufficienti: case di riposo, comunità terapeutiche, servizi sanitari locali, ecc..
Chi è l’infermiere?
La figura dell’infermiere la conosciamo tutti. Nel tempo, il suo ruolo ha acquisito un’importanza sempre maggiore ed è per questo motivo che, a differenza di quanto accadeva in passato, occorre frequentare il corso di laurea triennale in Scienze Infermieristiche (appartenente alle professioni sanitarie e, dunque, a numero chiuso) e superare l’esame di abilitazione per conseguire il titolo.
L’infermiere, infatti, è un professionista laureato e specializzato, che svolge compiti molto complessi e delicati: medicazioni, somministrazione dei farmaci, oltre ad assistere – a seconda dell’ambito di specializzazione – il medico o il chirurgo nei suoi interventi, nella compilazione di referti e cartelle, ecc..
OSS e infermiere: affinità e differenze
Alla luce di tutto ciò, possiamo dire che, nonostante vi siano alcune affinità tra l’OSS e l’infermiere (una su tutte: la possibilità di esercitare presso ospedali, cliniche e strutture sanitarie), i due ruoli sono e devono rimanere separati.
L’OSS, infatti, ha l’obbligo di frequentare soltanto un corso di formazione (con tirocinio presso una struttura del settore) e, pertanto, non può somministrare farmaci o terapie, bensì si occupa dell’igiene del paziente e degli ambienti, della sterilizzazione degli strumenti, con una funzione, per così dire, ausiliaria.
Un compito essenziale che l’OSS è chiamato a svolgere, poi, è l’assistenza al malato o all’anziano dal punto di vista sociale e relazionale: non si tratta, semplicemente, di “fare compagnia”, bensì di aiutarlo nelle attività giornaliere, favorendo il suo benessere psicologico, oltre che prettamente fisico.