Odontoiatria: il Presidente lanca l'allarme rischio pletora odontoiatrica
Odontoiatria 2024: troppi iscritti!
Il campo dell’odontoiatria in Italia sta affrontando una situazione critica, con un numero di iscritti in costante aumento e un fabbisogno che, secondo le previsioni, sarà prossimo allo zero tra sei anni. Questa sovrabbondanza di professionisti, nota come “pletora odontoiatrica“, potrebbe avere conseguenze significative sul mercato del lavoro per gli aspiranti dentisti. Con l’anno accademico 2024/2025 alle porte, è essenziale comprendere le implicazioni di questa crescita incontrollata.
Cos’è la Pletora Odontoiatrica?
La pletora odontoiatrica si riferisce a un eccesso di laureati in odontoiatria rispetto al numero di posti di lavoro disponibili.
Questo fenomeno, se non affrontato adeguatamente, può portare a situazioni di disoccupazione e sottoccupazione, con molti professionisti costretti a trovare opportunità lavorative all’estero.
Attualmente, in Italia ci sono circa 65mila dentisti, con un rapporto di uno ogni 900 abitanti. Questo dato ci posiziona ben al di sopra della media europea e al doppio di quanto raccomandato dall’OMS, secondo cui il rapporto ideale dovrebbe essere un dentista ogni 2.000 persone.
Senza una pianificazione adeguata, ci troveremo presto ad affrontare un eccesso di professionisti nel settore odontoiatrico.
Quindi non solo pletora medica. Con i prossimi accessi a Odontoiatria 2024 si concretizza il rischio di una pletora secondo le parole del presidente Raffaele Iandolo.
Odontoiatria 2024: l’allarme dell’Ordine
Il presidente della Commissione Albo Odontoiatri (CAO) ha lanciato un allarme sull’aumento degli accessi alla facoltà di Odontoiatria per l’anno accademico 2024/2025. Questo incremento potrebbe portare a una situazione di disoccupazione tra i neo laureati in Odontoiatria.
Il presidente, Raffaele Iandolo, evidenzia il problema di un numero eccessivo di professionisti che l’università forma rispetto ai posti di lavoro disponibili. Ciò potrebbe costringere molti odontoiatri a cercare opportunità all’estero. Affrontare la disoccupazione in odontoiatria e prevenire la fuga di talenti è essenziale per il futuro della professione odontoiatrica.
«A fronte di un fabbisogno di nuovi Odontoiatri tra sei anni che è pari a zero – comunica il presidente Iandolo – le immatricolazioni previste quest’anno per il corso di laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria sono 1.535, di cui 116 riservate ai candidati dei Paesi non Ue residenti all’estero, 149 in più rispetto all’anno scorso. Non solo: sono stati creati anche nuovi Corsi di Laurea, presso Università che sinora ne erano sprovviste.
Ai nuovi laureati, tra sei anni, si sommeranno i professionisti che decidono di formarsi all’estero, soprattutto nei Paesi dove i test di ingresso sono meno ‘stringenti’, per poi esercitare in Italia, che sono oltre 500 l’anno. In Italia già oggi gli Odontoiatri sono circa 65mila, con un rapporto di uno ogni 900 abitanti che ci pone ben al di sopra della media europea e che è il doppio di quanto indicato dall’Organizzazione mondiale della Sanità, secondo cui il rapporto ottimale dovrebbe essere un professionista ogni 2 mila persone. In assenza di una corretta programmazione ci troveremo, tra pochi anni, ad affrontare una pletora importante. Infine potrebbero presentarsi, nel percorso formativo, alcune difficoltà organizzative: con la nuova Laurea abilitante gli studenti devono acquisire 30 Crediti Formativi Universitari di natura pratica. Crediti che possono essere ottenuti solo con attività svolte come primo operatore, sotto il controllo diretto di un docente-tutore, presso strutture universitarie o del Servizio sanitario nazionale. Non ci saranno probabilmente posti per tutti».
Aumento della concorrenza
Con un numero crescente di iscritti in odontoiatria 2024, la competizione per i posti di lavoro diventerà sempre più feroce.
Attualmente, il rapporto di odontoiatri in Italia è di uno ogni 900 abitanti, un numero che supera di gran lunga la media europea consigliata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che è di un professionista ogni 2.000 persone.
Rischio di disoccupazione
L’aumento degli iscritti in Odontoiatria per il 2024 (con 1.535 nuovi studenti previsti, 149 in più rispetto all’anno precedente) rischia di creare una situazione di disoccupazione per molti neolaureati. La mancanza di posti di lavoro disponibili potrebbe costringere molti aspiranti dentisti a cercare opportunità all’estero, causando una fuga di cervelli e uno spreco delle risorse pubbliche investite per formarli.
Sottoccupazione
Oltre alla disoccupazione, la sovrabbondanza di professionisti può portare alla sottoccupazione, una condizione in cui gli odontoiatri sono costretti ad accettare lavori meno qualificati rispetto alla loro formazione. Questo può avere un impatto negativo sui salari e sulla qualità delle prestazioni mediche offerte.
Prospettiva internazionale
Con il rischio della pletora odontoiatrica in Italia, molti neolaureati potrebbero essere costretti a emigrare in paesi con una domanda maggiore di professionisti. Paesi con meno restrizioni nei test di ingresso e maggiori opportunità lavorative potrebbero diventare destinazioni attraenti per i nostri giovani odontoiatri.
Questo potrebbe portare a una perdita di talenti e risorse per il nostro paese. Inoltre, gli odontoiatri italiani che scelgono di lavorare all’estero possono portare con sé la conoscenza e le competenze acquisite nel nostro sistema sanitario. Questo fenomeno potrebbe avere un impatto negativo sulla qualità delle cure offerte in Italia.
Medicina e Odontoiatria 2024: rivedere il programma di ammissione ai corsi
La situazione attuale evidenzia l’urgenza di un programma di ammissione più efficiente per i corsi sanitari, inclusa Medicina.
Secondo Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, nel 2024/2025 si prevede un ingresso di oltre 20.000 studenti in Medicina. Dato che la specializzazione medica richiede circa 10 anni, si stima che nel 2034 ci sarà un surplus di circa 13.000 medici, oltre a quello previsto per il 2030. È quindi cruciale rivedere il programma di ammissione nazionale per bilanciare il sistema occupazionale medico. Assicurare una formazione adeguata e opportunità di lavoro per i futuri operatori della salute è essenziale.
Il richiamo di Iandolo e Anelli sull’eccesso di odontoiatri e medici è fondamentale e richiede attenzione. È imperativo che il Ministero dell’Università e della Ricerca trovi soluzioni concrete. Un programma di ammissione più preciso non solo bilancerà l’accesso, ma migliorerà anche la qualità della formazione futura.
La situazione attuale dell’odontoiatria 2024 richiede un’attenzione immediata e delle soluzioni concrete. La pletora odontoiatrica rappresenta una sfida significativa per il futuro dei nostri giovani professionisti. È tempo di agire per garantire un equilibrio nel sistema occupazionale e assicurare opportunità di carriera sostenibili per i futuri dentisti. Il coinvolgimento e la collaborazione di tutte le parti interessate, dall’Università alle Istituzioni Sanitarie, è fondamentale per affrontare efficacemente questo problema.