Numeri romani: 5 motivi per saperli convertire
A cosa servono i numeri romani
I numeri romani sono ormai caduti in disuso, tuttavia può capitare spesso di ritrovarli nella vita quotidiana. Ecco perché risulta essere importante saperli convertire. Ad esempio sono ancora utilizzati per la numerazione delle ore sugli orologi e sulle meridiane, quindi è bene conoscere il loro significato per poter conoscere l’ora esatta.
Ogni numero è indicato con una lettera maiuscola: ne esistevano sette (I, V, X, L, C, D, M) che rappresentavano i simboli di base, rispettivamente 1, 5, 10, 50, 100, 500 e 1.000. Per avere i numeri intermedi si combinavano i vari simboli oppure si inseriva un trattino (-) sopra o sotto la lettera per moltiplicarne il valore per un determinato numero di volte. Infatti il sistema numerico romano è esclusivamente additivo, quindi non si utilizzava la sottrazione oppure lo zero. Ad esempio per moltiplicare il numero per 100.000 si disegnava un arco su tre lati intorno alla lettera, lasciando libero quello in basso. Invece due trattini orizzontali sopra la lettera servivano per moltiplicarne il valore per un milione. Proprio per le sue regole di base il sistema di numerazione romano consente di sviluppare le proprie capacità di calcolo e rappresenta uno strumento utile per migliorare la propria agilità mentale.
Il sistema di numerazione dei secoli
I numeri romani sono utilizzati per convenzione per indicare i secoli: di conseguenza è fondamentale saperli convertire per studiare la storia anche alle medie e al liceo. Inoltre bisogna tenere a mente che i numeri romani sono ordinali, quindi indicano l’ordine facendo riferimento della sequenza temporale della storia. Proprio per questo motivo il I secolo d.C. corrisponde al periodo che va dall’anno 0 all’anno 99 dopo la nascita di Cristo. Il fatto di saper convertire i numeri romani in quelli arabi risulta essere una conoscenza utile per collocare gli avvenimenti nel loro giusto ordine temporale.
I numeri romani nella tavola periodica
I numeri romani sono impiegati anche all’interno della tavola periodica degli elementi: di conseguenza conoscerli e saperli convertire è una conoscenza per migliorare le proprie abilità nel settore della fisica. Infatti i gruppi della tavola periodica presentano sia una numerazione romana (da I a VIII) che araba (da 1 a 18). Il primo caso interessa soltanto i gruppi principali e serve per identificare il numero di elettroni di valenza degli elementi che sono stati classificati all’interno della categoria di riferimento. Proprio per questo motivo conoscere i numeri romani consente di comprendere quale sia la configurazione elettronica esterna dei diversi atomi, che si ripete periodicamente all’interno di ogni gruppo.
L’importanza dei numeri romani in alcuni ambiti
Ancora oggi la conoscenza dei numeri romani risulta essere fondamentale in alcuni ambiti. Infatti si trovano in maniera ricorrente sugli antichi monumenti per indicare la data di realizzazione oppure quando si è svolto l’evento che viene celebrato dall’opera. Questo fatto interessa anche monumenti di produzione più recente, che sono stati creati fino a metà del Novecento. Infatti la lingua latina è stata considerata per secoli simbolo di cultura e civiltà.