Mesi in inglese: traduzioni, pronunce ed esempi utili
I numeri ordinali in inglese sono una componente molto importante e frequentemente utilizzata nella vita quotidiana, per fare la spesa, per contare il resto e così via.
Scopriamo insieme come si formano e come scriverli e pronunciarli in modo corretto.
Come si formano i numeri ordinali in inglese
I numeri in inglese, come in italiano, si dividono nelle due macrocategorie:cardinali e ordinali. Se i primi indicano una quantità, i secondi precisano una posizione e un ordine, come in una classifica.
A differenza della nostra lingua, essi seguono uno schema molto dettagliato. Per questo motivo, una volta compreso il meccanismo, formare i numeri ordinali in inglese è molto più semplice rispetto che all’italiano.
In definitiva, per formare i numeri ordinali in inglese, nella maggior parte dei casi è sufficiente prendere il numero cardinale e aggiungere -th alla fine. Questo vale sia per la scrittura che per la pronuncia. I numeri dal quattro al dodici introducono questa logica.
Ad esempio four (4) + -th = quarto.
Le eccezioni sono molto poche e facili da imparare. In alcuni casi la scrittura del numero cardinale si modifica leggermente, come ad esempio quinto: “fifth” con la forma“fif-” che torna anche nel quindici. Per i numeri negativi, è sufficiente come in italiano usare la parola “Minus” (meno) così -1 diventa “Minus One”.
Uno dei principali vantaggi, è inoltre che la maggior parte delle volte non vanno modificati in base al genere (maschile, femminile) e al numero (singolare, plurale).
Numeri ordinali in inglese e pronuncia: da 1 a 29
I numeri ordinali in inglese 1, 2 e 3 hanno una propria forma, che rappresenta un’eccezione, mentre quelli da 4 a 10 aggiungono -th alla forma cardinale.
Inoltre, alcuni numeri ordinali in inglese non hanno la forma cardinale identica. Ad esempio, five non è fiveth ma fifth e nine diventa ninth e non nineth. Infine, la forma ordinale del numero 12 contiene una piccola irregolarità ortografica diventando twelfth al posto di twelveth.
In elenco:
- 1st, first /ˈfɜːst/
- 2nd, second /ˈsek.ənd/
- 3rd, third /θɜːd/
- 4th, fourth /fɔːθ/
- 5th, fifth /fɪfθ/
- 6th, sixth /sɪksθ/
- 7th, seventh /ˈsev.ənθ/
- 8th, eighth /eɪtθ/
- 9th, ninth /naɪnθ/
- 11th, eleventh /ɪˈlev.ənθ/
- 12th, twelfth /twelfθ/
- 13th, thirteenth /θɜːˈtiːnθ/
- 14th, fourteenth /ˌfɔːˈtiːnθ/
- 15th, fifteenth /ˌfɪfˈtiːnθ/
- 16th, sixteenth /ˌsɪkˈstiːnθ/
- 17th, seventeenth /ˌsev.ənˈtiːnθ/
- 18th, eighteenth /ˌeɪˈtiːnθ/
- 19th, nineteenth /ˌnaɪnˈtiːnθ/
Proseguendo con la numerazione, i numeri in inglese dal 20 al 99 sono in realtà parole composte. È quindi sufficiente conoscere la decina, aggiungere l’unità corrispondente e separarle con un trattino. Per gli ordinali, si modifica quindi il suffisso cardinale -ty che diventa -tieth. E quindi: 21st, twenty-first /ˌtwen.tiˈfɜːst/, 22nd, twenty-second /ˌtwen.tiˈ ˈsek.ənd/, 23rd, twenty-third /ˌtwen.tiˈ θɜːd/ e così via fino ad arrivare a 29th, twenty-ninth /ˌtwen.tiˈ naɪnθ/.
Decine, centinaia, migliaia e milioni
I cardinali finiscono infatti con -ty: per formare la variante del numero ordinale, è sufficiente cambiare la desinenza in -ieth.
- 20th, twentieth /ˈtwen.ti.əθ/;
- 40th, fortieth /ˈfɔː.ti.əθ/;
- 50th, fiftieth /ˈfɪf.ti.əθ/;
- 70th, seventieth /ˈsev.ən.ti.əθ/;
- 90th, ninetieth /ˈnaɪn.ti.əθ/.
- 100, Hundredth /ˈhʌn.drətθ/
- 1.000, Thousandth /ˈθaʊ.zənθ/
- 1.000.000, Million /ˈmɪl.jənθ/
Ad esempio: “This is my third daughter”, “This is my third son”. Inoltre, ogni volta che un numero viene pronunciato rimane al singolare. Si usa infatti al plurale solamente per indicare genericamente centinaia, migliaia, milioni, miliardi e, in tal caso, è sufficiente aggiungere la “-s” del plurale.
Altre informazioni da conoscere
- per riferirsi alle date: 27th July;
- per riferirsi ad anniversari e compleanni: His 50th birthday (il suo 50 compleanno);
- in riferimento ad eventi e celebrazioni storiche: The 75th anniversary of the revolution (il 75 anniversario della rivoluzione);
- per fare riferimento ai secoli: twentieh century (il ventesimo secolo).
Si tratta di simboli che separano decimali, cifre oltre le migliaia ed inferiori all’unità. In alcuni casi si leggono, in altri no, ma servono comunque per raggruppare le cifre. In italiano per centinaia e migliaia il separatore utilizzato è rappresentato dal punto, mentre in inglese viene utilizzata la virgola.
Nessuno dei due si legge in quanto, in entrambi i casi, i numeri vengono letti per gruppi. Viceversa, per le decine in italiano si usa la virgola, in inglese è richiesto il punto, che si legge letteralmente point (punto).