Nomadi digitali: chi sono e come diventarlo
Ultimamente sentiamo parlare dei nomadi digitali sempre più di frequente. Eppure, non tutti sanno cosa significa, con esattezza, questo particolare termine.
La maggior parte di noi, tra l’altro, associa il nomadismo digitale alla possibilità di lavorare direttamente da spiagge caraibiche e da località paradisiache.
Eppure, ci tocca deludere chi sperava di poter lavorare direttamente dal mare: il nomadismo digitale non è (solo) questo.
Scopriamo insieme la realtà dei fatti e come si può diventare un nomade digitale.
Chi sono i nomadi digitali?
Iniziamo subito col cercare di comprendere chi sono, con esattezza, i nomadi digitali.
In realtà, il nomadismo digitale è un fenomeno di ampia portata, ed è abbastanza difficile trovare una definizione univoca.
Questo soprattutto perché essere un nomade digitale non significa necessariamente svolgere un determinato tipo di lavoro. Questa particolare categoria di lavoratori, infatti, è molto ampia e racchiude differenti possibilità.
Se volessimo trovare dei tratti comuni, comunque, potremmo definire questi lavoratori come coloro che passano almeno alcuni mesi dell’anno all’estero.
Come dei veri e propri nomadi, anche quelli digitali si spostano frequentemente, spesso più volte l’anno. E possono decidere di restare in un determinato posto da pochi giorni fino a metà di un anno intero.
La particolarità dei nomadi digitali è che possono permettersi questo stile di vita in quanto lavorano online. Dunque, non devono recarsi in ufficio o sul proprio posto di lavoro ad orari e giorni prestabiliti.
Per poterlo diventare, occorre svolgere un lavoro che consenta di spostarsi e di poter svolgere le proprie mansioni indipendentemente dal luogo in cui ci si trova fisicamente.
Quali sono i lavori che permettono di diventarlo
Per diventare nomadi digitali, è dunque necessario scegliere un’occupazione che consenta di ottenere un guadagno cospicuo anche da remoto.
È vero che, a causa della pandemia, lo smart working è stato in un certo senso normalizzato. Ma potrebbe non essere semplice individuare tutte quelle professioni che consentono di diventare nomade digitale.
Cerchiamo di analizzare insieme quelle più scelte dai nomadi digitali di tutto il mondo.
Programmatore
Si tratta, probabilmente, della professione più scelta dai nomadi digitali. Questo perché scrivere codici per software, siti web e app non sempre necessita connessione ad Internet.
Di conseguenza, i nomadi digitali possono continuare a lavorare anche senza una connessione ad Internet stabile. Un aspetto da non sottovalutare, perché trovare un buon WiFi del quale fruire non è sempre così scontato come potremmo credere.
SEO Specialist
Molto spesso, i nomadi digitali decidono di optare per una carriera nel marketing digitale. E quella dello specialista nell’ottimizzazione SEO è una delle posizioni più scelte.
Si tratta della capacità di permettere ad un sito web di distinguersi tra i risultati restituiti da un motore di ricerca. Senza questa caratteristica, un sito web aziendale serve a ben poco.
Per questo, gli esperti SEO sono molto richiesti. Dato che il numero dei siti web cresce ogni giorno a dismisura, far sì che un sito riesca a distinguersi dagli altri sta diventando sempre più difficile.
Dunque, potrebbe essere difficile affermarsi come esperto in questo settore. Tuttavia, un nomade digitale esperto SEO molto competente ha ottime prospettive di guadagno.
Social media manager
Anche quella del Social Media Manager è una professione molto comune tra i nomadi digitali. Aiutare i brand a crearsi un seguito, a vendere di più e a distinguersi grazie ai social può essere molto remunerativo.
E, anche in questo caso, si tratta di un’attività che si può svolgere da remoto, senza una sede fisica prestabilita.
A differenza del programmatore, però, un Social Media Manager ha uno svantaggio: ha bisogno di una connessione relativamente stabile per lavorare.
Insegnante da remoto
Per chi possiede determinate competenze e abilità, è anche possibile valutare la carriera dell’insegnamento da remoto.
Le lezioni online sono ormai diventate qualcosa alla quale ci siamo abituati, causa pandemia. Per questo, gli aspiranti nomadi digitali tengono spesso in considerazione anche questa opzione.
Affidandosi a piattaforme che mettono in contatto insegnanti e allievi, è possibile ottenere delle ottime entrate mensili. Tra le figure più richieste, abbiamo gli insegnanti di lingue straniere.
Altri lavori per nomadi digitali
Infine, per chi intende intraprendere la strada del nomadismo digitale, altre professioni da valutare sono le seguenti:
- scrittore
- designer
- content creator
- copywriter
- blogger
- giornalista freelance/redattore.
Tutti i vantaggi del nomadismo digitale
Molto spesso, si decide di diventare nomadi digitali per avere la libertà di viaggiare senza dover necessariamente aspettare le ferie.
In effetti, grazie a questo stile di vita, è possibile spostarsi di frequente, vedere posti nuovi e vivere all’estero pur continuando a lavorare.
Inoltre, un nomade digitale può contare su un lavoro molto flessibile. Salvo rare eccezioni, non ha infatti orari da rispettare e può lavorare in completa autonomia.
Anche qualora si svolga una delle professioni che necessita di una connessione ad Internet, poi, questo di solito non è un problema. Fatta eccezione per luoghi estremamente remoti e inaccessibili, spesso non è difficile trovare un WiFi da sfruttare.
I contro che i nomadi digitali devono fronteggiare
Eppure, per coloro che sono affascinati dalla vita dei nomadi digitali e vorrebbero diventarlo, è necessario considerare anche gli svantaggi di questo stile di vita.
La realtà dietro il nomadismo digitale è ben diversa dall’immagine del lavoratore che siede dal pc da una spiaggia caraibica.
Il lavoro da remoto, infatti, non è sempre facile come molti vorrebbero farci credere. Inoltre, difficilmente un nomade digitale lavora sul serio dalla spiaggia, per ovvi motivi. Primo fra tutti, il laptop potrebbe subire danni irreparabili.
In secondo luogo, sarebbe impossibile concentrarsi.
Uno dei contro che un nomade digitale deve saper fronteggiare è appunto la capacità di non lasciarsi trascinare dagli stimoli che un luogo nuovo può dare.
Bisogna essere organizzati e concentrati, portare a termine il proprio lavoro e solo dopo dedicarsi alla scoperta del luogo dove si è deciso di viaggiare.
E, soprattutto nel caso in cui si scelga una professione altamente competitiva, potrebbe essere necessario del lavoro extra per potersi sostenere economicamente.
Infine, per chi ha bisogno necessariamente di internet per lavorare, bisogna sempre scegliere un luogo in grado di garantire una connessione almeno decente. In caso contrario, non si potrà assolutamente lavorare.