Times Higher Education 2024 classifica i migliori atenei italiani
La classifica stilata dalla rivista Times Higher Education, periodico inglese specializzato, ricostruisce la mappa dei migliori atenei italiani. Scopriamo insieme per indirizzo di studi!
I migliori atenei italiani per gli studi umanistici, psicologici, sociali e giuridici
- qualità della ricerca;
- internazionalizzazione;
- didattica.
- Sapienza di Roma;
- Alma Mater di Bologna;
- Politecnico di Milano;
- Normale di Pisa;
- Ca’ Foscari di Venezia;
- Università di Firenze;
- Università di Pisa.
- Università di Padova;
- La Sapienza di Roma;
- Alma Mater di Bologna;
- Federico II di Napoli;
- Università di Pavia;
- Università di Trento;
- Gabriele D’Annunzio di Chieti;
- Enna Kore;
- Milano-Bicocca.
- Alma Mater;
- Normale di Pisa;
- Scuola Sant’Anna di Pisa;
- La Sapienza di Roma;
- Università di Trento;
- Ca’ Foscari di Venezia;
- Università di Firenze;
- Federico II di Napoli;
- Università di Padova;
- Università della Calabria;
- Cattolica del Sacro Cuore.
- Alma Mater di Bologna, La Sapienza di Roma e Sant’Anna di Pisa condividono il podio;
- Atenei di Torino, Milano e Trento di nuovo nella medesima posizione;
- Cattolica del Sacro Cuore di Milano e università di Padova;
- Aldo Moro di Bari;
- Università di Firenze e di Genova.
Migliori atenei italiani in classifica per Economia, Medicina, Ingegneria e Informatica
- Scuola Sant’Anna di Pisa;
- Università Libera di Bolzano;
- La Sapienza di Roma;
- Ca’ Foscari di Venezia.
- in primis l’Alma Mater di Bologna, l’università che più si è distinta nella più recente edizione del Times Higher Education;
- Università di Milano;
- Humanitas University;
- Bicocca di Milano;
- Università di Padova;
- Vita San Raffaele;
- Università Cattolica del Sacro Cuore.
- Politecnico di Torino;
- La Sapienza di Roma;
- Università di Padova;
- Alma Mater di Bologna;
- Sant’Anna di Pisa;
- Università dell’Aquila;
- Università di Firenze;
- Libera di Bolzano;
- Università di Genova.
- Università di Bologna;
- La Sapienza di Roma;
- Università di Trento;
- Sant’Anna di Pisa;
- Università di Padova,
- statale di Pisa;
- Libera di Bolzano.
Situazione universitaria: il caso italiano
Nonostante il successo dei migliori atenei italiani evidenziato dalla classifica, la situazione universitaria in Italia è alquanto preoccupante. L’Italia si colloca infatti in penultima posizione a livello europeo per numero di laureati tra i 25 e i 34 anni, superata solo dalla Romania. Il calo delle immatricolazioni e l’abbandono degli studi sono i motivi principali del fenomeno.
Secondo le analisi del Censis, le principali motivazioni che portano i giovani a cercare strade alternative sono:
- disponibilità economica inadeguata rispetto ai costi da sostenere;
- alto numero di fuorisede che devono sostenere anche costi d’affitto e/o trasporto;
- strutture non adeguate;
- conseguenze portate dalla pandemia del 2020;
- crisi economica che alimenta la sfiducia per il futuro;
- aumento dei Neet;
- integrazione degli stranieri;
- calo demografico.
Nei prossimi venti anni è previsto che la popolazione compresa tra i 18 e i 20 anni diminuisca fino a diventare l’85% di quella del 2021. Inoltre, la quota degli immatricolati a facoltà universitarie potrebbe ridursi a 260.000 persone. Proseguendo con previsioni ancora a più lungo termine, possiamo affermare che entro il 2040 potrebbero non esserci più iscritti.
È quindi necessario porre delle modifiche al sistema scolastico per disincentivare questo deficit. E quindi:
- dare agli Atenei maggior internazionalizzazione;
- garantire un’offerta più ampia;
- procedere con politiche inclusive;
- orientare per tempo e attraverso un ampio dialogo informativo.
Facoltà a rischio chiusura e possibili soluzioni
Ad oggi gli atenei meridionali sono quelli meno frequentati da nuove immatricolazioni. Il decremento è di mezzo punto percentuale sul biennio e di 0,2 punti in 12 mesi. In totale, le università del Sud accolgono il 27,8% di 295.660 immatricolati per l’anno corrente. Alcune facoltà sono già a rischio chiusura per il bassissimo numero di nuovi iscritti. E la situazione non farà che peggiorare di qui a breve. È infatti previste che, a causa dello spopolamento e conseguente calo di immatricolazioni, alcune università dovranno chiudere.
La situazione causata dal calo delle iscrizioni diventerà ancora più allarmante nel 2040. Osserviamo l’attuale classifica dei principali Atenei a rischio chiusura in Italia:
- Sannio
- Foggia
- Casamassima – LUM
- Salento
- Salerno
- Bari
- Bari Politecnico
- Basilicata
- Roma UNINT
- Cagliari
- Napoli l’Orientale
- Napoli Benincasa
- Messina
- Molise
- Napoli Federico II
- Enna – KORE
- Napoli Parthenope
- Sassari
- Perugia Stranieri
- Roma Biomedico
- Roma Europea
- Reggio Calabria
- L’Aquila
- Roma Foro Italico
- Macerata
- Chieti e Pescara
- Roma LUMSA
- Marche
- Teramo
- Calabria
- Castellanza LIUC
- Aosta
- Milano San Raffaele
- Roma LUISS.
Tale realtà non è da ignorare.
Le università italiane per risollevarsi devono darsi alcuni importanti obiettivi tra cui prepararsi ad un lavoro ben strutturato; promuovere l’internalizzazione; contribuire alla cooperazione.