Meditazione: 5 segreti per migliorare l’apprendimento
La meditazione e l’apprendimento
La meditazione è stata riconosciuta da millenni come un mezzo per aumentare la concentrazione e l’equilibrio psico-fisico, tuttavia pochi sanno che può migliorare persino l’apprendimento. Infatti permette di aumentare la comprensione dei testi letti e le capacità verbali.
Questa caratteristica benefica della meditazione, studiata da alcuni ricercatori della Università di Santa Barbara in California, che ha sottoposto due gruppi di studenti a un apposito test. Uno si è preparato agli esami con modalità tradizionali, il secondo si è dedicato a 10 minuti di meditazione per due settimane consecutive, oltre ad aver partecipato a due incontri dedicati ognuno di 20 minuti. I loro risultati sono stati migliori sia per quanto riguarda la capacità di concentrazione e la memoria a breve termine che nelle prove di accuratezza verbale. Anche le prestazioni nell’ambito delle capacità logico-matematiche sono state incrementate.
Il miglioramento dell’apprendimento grazie alla meditazione
Lo sviluppo di determinate abilità e l’apprendimento sono due ambiti fondamentali nel settore dell’educazione e si influenzano a vicenda. Ciò non vale soltanto per pratiche simili tra loro, ma anche per altre molto differenti l’una dall’altra. Una piccola seduta di meditazione ripetuta in modo continuativo è in grado di aiutare a migliorare i punteggi ai test attitudinali e le variabili tendenzialmente stabili come la memoria a breve termine. Esistono comunque alcuni elementi che possono migliorare la meditazione e, di conseguenza, i risultati dal punto di vista dell’apprendimento. In particolare occorre prestare una grande attenzione alla capacità di discernimento, così da poter distinguere i pensieri elaborati da quelli che emergono spontaneamente.
I segreti della meditazione
Esistono alcuni segreti che permettono di meditare in maniera profonda e avere elevate performance anche con una sessione di meditazione di breve durata. Innanzitutto bisogna tenere a mente che la posizione non deve essere necessariamente a gambe incrociate. Si può anche meditare seduti su una sedia, l’importante è adottare una postura diritta, magari appoggiando la schiena. Quindi è bene concentrarsi sul presente, evitando le proiezioni provenienti dal futuro oppure dal passato.
Ad esempio, si può paragonare il flusso dei pensieri a un fiume, che rappresenta a sua volta anche il presente. L’importante è lasciarli fluire senza giudicarli oppure soffermarsi troppo su di essi.
È fondamentale concentrarsi sulla respirazione, che diventa un vero e proprio supporto per la meditazione. Bisogna concentrarsi su cicli di 21 esalazioni, facendo riferimento soltanto alla parte di respiro che prevede l’emissione di aria dai polmoni verso l’esterno. Si tratta dell’elemento maggiormente percettibile e quindi è possibile prestarvi sufficiente attenzione senza essere distratti mentre si svolgono gli altri esercizi. Infine occorre tenere a mente che la meditazione, a differenza di quanto pensano spesso i profani, non si basa sulla soppressione dei pensieri che emergono nel corso della seduta. Al contrario, consiste in una loro percezione delicata, così da poterli lasciare fluire senza identificarsi. Al tempo stesso non si deve cercare di scacciare via i pensieri disturbanti perché tendono a ripresentarsi dopo poco tempo.