Medicina: attese in primavera proposte per il restyle del numero chiuso
Come per altre facoltà per Medicina e Chirurgia vale l’accesso a numero chiuso. Ogni anno si tiene il test di ammissione a livello nazionale per ottenere un posto alla facoltà in uno degli atenei italiani. L’assegnazione della sede dipende sia dalla posizione ottenuta in graduatoria sia dalle preferenze indicate al momento dell’iscrizione al test.
Negli anni le modalità della prova d’accesso sono variate più volte. In particolare bilanciando le domande fra logica e nozioni di Fisica, Matematica, Chimica, Biologia e Cultura generale. Tuttavia pare che la clausola del numero chiuso potrebbe essere abolita nel prossimo futuro.
L’introduzione del numero chiuso a Medicina
La facoltà di Medicina e Chirurgia in Italia nell’ultimo secolo ha cambiato più volte i requisiti di accesso. Fino al 1923 le università accettavano fra le matricole solamente coloro che fossero in possesso del diploma del liceo classico. Ancora oggi del resto questo titolo è considerato tra i migliori per ambire al percorso per diventare medico.
Esisteva quindi già un numero chiuso in un certo senso dato che i diplomati di questo liceo non erano molti. Questa situazione cambiò dall’anno seguente quando la facoltà decise di accettare anche coloro che superavano l’esame di maturità del liceo scientifico. Per i successivi quarantasei anni non ci furono variazioni a questo protocollo. Le cose cambiarono però nel 1969.
Da quell’anno infatti a Medicina e Chirurgia fu concesso di accedere a chiunque fosse in possesso di un diploma di maturità. non importa di quale scuola. Tuttavia dato che sempre di più erano i giovani italiani che ultimavano gli studi superiori, in breve le aule universitarie diventarono sovraffollate.
Verso gli anni ’80 inoltre l’allora Comunità Economia Europea (CEE) chiese ai paesi membri di mettersi all’opera per fissare uno standard. Così in alcuni atenei iniziarono a essere somministrate alle aspiranti matricole delle prove di ammissione. Il decreto legge a istituire il numero chiuso arrivò però diversi anni più tardi, nel 1999. Portava la firma del ministro dell’istruzione Ortensio Zecchino.
Le proposte in discussione
Mettere in discussione il numero chiuso non è un tema emerso di recente ma le ragioni sono via via aumentate. Da un lato si evita certo di avere corsi iper frequentati e di conseguenza di difficile organizzazione a livello di aule e di laboratori per la capienza dei locali. Tuttavia la pandemia ha messo in luce un grosso problema: il personale medico in Italia scarseggia.
Per far fronte alle necessità ospedaliere fra il 2020 e il 2021 sono stati anche richiamati medici in pensione, e un discorso analogo vale per le altre professioni sanitarie. Si è passati così in poco più di vent’anni da avere un eccesso di professionisti laureati e abilitati a doverli ottenere anche saltando alcuni step obbligatori.
Abolire del tutto il numero chiuso non sarebbe comunque la proposta saliente. Si sta pensando in effetti a provare un compromesso, una soluzione che imiterebbe il modello vigente negli atenei francesi. Qui non vi è alcun test di ammissione fino alla fine del primo anno, quando si affronta un esame di sbarramento vero e proprio.
Già dopo i primi sei mesi in Francia dopo l’esito dei primi esami le matricole che più fanno fatica ricevono il consiglio di riconsiderare la propria scelta. Ma con il primo anno arriva la “ghigliottina” sul numero di studenti iscritti alla facoltà di Medicina. Lo sbarramento è un test a risposta multipla. incentrato sulle materie dei corsi frequentati fino a quel momento.
Il test attuale per l’accesso a numero chiuso: TOLC-Med
Con l’anno in corso torna la somministrazione in presenza delle prove, in postazioni digitali che l’università deve predisporre per l’occasione. Lo svolgimento della prova per l’accesso a numero chiuso avviene infatti sempre sulla piattaforma del CISIA. La durata del test è di 90 minuti e comprende 60 quesiti così suddivisi:
- 15 domande di Biologia.
- 7 domande relative alla comprensione del testo scientifico.
- 15 quesiti fra le materie di Chimica e di Fisica.
- 13 domande di ragionamento logico e matematico.