Maturità scientifica
Com’è strutturato l’esame di maturità scientifica
Quest’anno non è prevista alcuna modifica circa la maturità scientifica, già avvenuta nel 2015, infatti la prima prova sarà il tema, come per tutte le scuole, poi sarà la volta della prova caratterizzante, che allo scientifico può essere matematica o fisica e del cosiddetto quizzone, un compito che prevede una o più domande su quattro materie differenti, tra quelle studiate nei cinque anni dagli studenti anche se l’argomento riguarderà solamente il programma del quinto anno. Infine come ultima prova prima della votazione è previsto l’orale che prevede un quarto d’ora per l’esposizione di una tesina a scelta preparata dallo studente e poi delle domande poste da qualsiasi docente su qualsiasi materia: è questo il momento più temuto dagli studenti.
La seconda prova della maturità scientifica
Quest’anno la possibilità che nella seconda prova comparisse un compito di fisica ha agitato tutte le quinte di tutti i licei scientifici, infatti da Firenze è partita la campagna per richiedere al Miur la possibilità di non inserire questa materia tra le possibilità in quanto sarebbe troppo complicata e metterebbe in seria difficoltà gli studenti, da sempre preparati ad affrontare la prova di matematica: per questo motivo il Miur ha lanciato in risposta la campagna #NoPanic, supportata da varie personalità di rilievo tra cui Samantha Cristoforetti ma non è stato, alla fine, necessario alcun rinforzo da parte dei professori perché alla fine è uscita matematica.
L’orale della maturità scientifica
L’orale è allo stesso tempo la prova che maggiormente impaurisce e fa tirare un sospiro di sollievo agli studenti: generalmente dopo l’esposizione della tesina, durante la quale i professori possono chiedere chiarimenti al candidato sull’argomento del momento, incominciano le domande; queste possono riguardare tutte le materie e anche i professori delle altre materie possono intervenire e chiedere spiegazioni: ciò che può essere tranquillizzante è che le domande pertengono al lavoro svolto durante l’anno scolastico e con un po’ di calma non risulta complicato rispondere.