Manfredi spiega le novità relative al mondo universitario: cosa cambia?
Grandi novità in ambito universitario. Ed è proprio il Ministro dell’Università Manfredi ad esporre tutti i cambiamenti che coinvolgereanno in misura particolare le facoltà di Farmacia e di Odontoiatria. Sembra infatti che anche questi due percorsi di studio diventeranno abilitanti allo svolgimento della professione. Dal mese di marzo 2020, soprattutto per far fronte all’emergenza dettata dal Coronavirus, l’esame di Stato per l’abilitazione medica è stato soppresso in favore del semplice ottenimento della laurea in medicina, sufficiente per poter svolgere la professione di medico.
Farmacia e Odontoiatria diventano abilitanti
Oltre alla laurea in medicina, sembra quindi che si voglia utilizzare lo stesso procedimento anche per i corsi in Farmacia e Odontoiatria, permettendo quindi ai neolaureati di poter esercitare la loro professione in maniera diretta, non appena conseguito il titolo di laurea. Secondo il Ministro è proprio a causa dell’enorme necessità di avere nuove forze e nuove energie, che sembra davvero fondamentale permettere a chi intraprende determinati percorsi di studio di poter essere abilitati in maniera meccanica già al conseguimento della laurea.
Una proposta al vaglio
La proposta fatta dal Ministro dell’Università troverà di certo riscontro e già dai prossimi decreti, i neolaureati in Farmacia ed Odontoiatria, potrebbero ricevere una chiamata dalle strutture sanitarie della loro regione per poter esercitare in prima linea e senza passaggi intermedi. Si tratta di una vera e propria svolta nel mondo della sanità, che sta trovando approvazione in un gran numero di esponenti. Facilitare l’entrata nel mondo del lavoro per chi ha raggiunto il titolo di laurea in ambito sanitario è di fondamentale importanza soprattutto in questo periodo storico nel quale il Covid sta mettendo in ginocchio l’intero Paese.
Incrementare il personale in prima linea
L’Italia sta senza dubbio combattendo una battaglia che passerà alla storia: quella con il Coronavirus. Quello che la nostra nazione sta vivendo è un periodo che, soprattutto dal punto di vista sanitario sembra essere tra i più problematici della storia. Mancano gli operatori in prima linea, manca un buon numero di operatori sanitari. La proposta del ministro Manfredi sembra quindi apparire perfetta, soprattutto per l’impatto positivo che darebbe al numero di medici e sanitari da poter impiegare in maniera diretta, senza dover passare dall’esame di Stato.