Lingue orientali: sono davvero così difficili da imparare?
Le lingue orientali sono sempre più richieste nel mondo del lavoro odierno.
Il motivo è presto detto: da un lato, l’avanzare di nuove potenze economiche, come la Cina, dall’altro, la società che si confronta con altre culture. Dunque, studiare lingue orientali come il cinese, il giapponese, l’hindi o l’arabo significa avere molte chance di fare carriera.
Nonostante ciò, lo studio delle lingue orientali è ancora poco diffuso nel nostro Paese.
In parecchi, infatti, tendono a pensare che l’approccio con un idioma completamente diverso sia troppo difficile, per cui finiscono per rinunciare in partenza a questa esperienza.
Lingue orientali: difficoltà vere e presunte
Lo studio delle lingue straniere – comprese quelle europee – è, di per sé, complicato. Servono una certa elasticità mentale, una buona memoria e, ovviamente, tanto impegno.
Eppure, tra i giovani e i meno giovani, lo studio dell’inglese, del francese o dello spagnolo, per fare qualche esempio, è ben più comune, rispetto a quello del giapponese o dell’arabo!
Come mai? Si tratta di una difficoltà vera o di un semplice pregiudizio?
Lo scoglio della scrittura: come superarlo?
Il principale scoglio, quando si ha a che fare con le lingue orientali, è quello della scrittura. A differenza delle lingue di origine europea, infatti, quelle orientali seguono un alfabeto diverso, in alcuni casi composto da ideogrammi e non da caratteri fonetici come i “nostri”.
Certo: trovare dinanzi a sé una serie di “segni” da interpretare può essere traumatico!
Tuttavia, basta fare un piccolo sforzo per superare questo primo impatto ed entrare nella nuova logica: a quel punto, non rimanere affascinati ed appassionarsi è impossibile!
Per vincere questa “paura” iniziale, perché non farsi seguire da un bravo docente privato?
Vale la pena di studiare le lingue di origine orientale?
Facendo un bilancio tra impegno e vantaggi: vale davvero la pena di dedicarsi allo studio delle lingue orientali? Se avete intenzione di imparare una nuova lingua e avete messo già in conto le ore da riservare a lezioni, esercitazioni, ecc., la risposta è: assolutamente sì!
Inoltre, se possedete già una buona padronanza dell’inglese, affiancare anche una o più lingue orientali (giapponese, cinese ed arabo, in primis) è un’ottima opportunità per trovare un buon impiego in un’azienda, in un’associazione culturale, presso un ente pubblico, ecc..