Liceo Made in Italy: in cosa consiste la proposta di Giorgia Meloni
Per stimolare la ripresa del paese nei prossimi anni nasce l’idea del Liceo Made in Italy. Una scuola superiore tarata sulla conoscenza della cultura e dei territori nazionali in modo da stimolare l’interesse e diffondere consapevolezza sulla situazione economica italiana. La premier Giorgia Meloni ne ha parlato davanti a diversi studenti e appare saldamente convinta.
La preoccupazione al governo è che alcuni settori tra cui il turismo vengano via via persi poiché manca diverso personale stando ai dati attuali. Un liceo che spinga in questo senso permetterebbe ai ragazzi di fare scelte più consapevoli per il futuro. In più alcune località potrebbero giovarne grazie al rinnovato interesse dei giovani per le produzioni italiane.
Cosa significa Liceo Made in Italy
Il liceo Made in Italy dovrà prevedere infatti materie che in questa scuola di solito trovano poco spazio. Tra queste ci saranno Economia e Diritto oltre naturalmente ad approfondimenti legati alle attività artigianali e industriali tipiche dell’Italia. Una formazione che secondo la premier dovrebbe prepararli meglio all’ingresso nel mondo del lavoro.
Dopo aver terminato gli studi presso questo indirizzo di studi alcune delle facoltà consigliate potrebbero essere Economia Aziendale oppure Marketing e Comunicazione Aziendale. Si tratta di percorsi formativi spendibili in diverse realtà e i professionisti laureati in seguito potrebbero dare una mano ai settori più in crisi del paese.
L’idea è che ricevendo una formazione improntata sulle risorse e l’economia italiana i ragazzi sentiranno meno la necessità di cercare lavoro all’estero. C’è da chiedersi però come l’introduzione di queste materie peserà sulle altre e se la scuola avrà degli orari prolungati o si sottrarranno ore ad alcuni insegnamenti.
La possibilità di abbreviare i tempi con gli ITS
Stando alle dichiarazione della senatrice Bucalo del partito FdI i diplomati del liceo Made in Italy potranno anche valutare di scegliere la strada dell’ITS (Istituti Tecnici Superiori). Dato che la durata di queste scuole di specializzazione è di soli due anni con questa scelta sarebbe possibile iniziare a lavorare in breve tempo.
Le facoltà universitarie sempre secondo la senatrice infatti richiedono tempi lunghi e risultano poco flessibili rispetto all’evoluzione continua del mercato del lavoro. Si tratta di un’osservazione legittima anche se il titolo di studio che si consegue presso un ITS non risulta equivalente ad una laurea. Viene definito un supplemento rispetto al diploma dall’Europass.
In particolare tra i percorsi che sembrano fatti apposta per il post diploma del liceo Made in Italy ci sono gli ITS della categoria “It’s Italy“. Questa sezione comprende diverse specializzazioni tra cui quella dei Servizi alle Imprese che forma la figura del tecnico superiore per il marketing. Un altro invece è rivolto al settore dell’abbigliamento e degli accessori (processi di progettazione del prodotto moda).
Queste considerazioni non escludono naturalmente la possibilità di investire in una delle altre aree tecnologiche offerte dagli ITS. Ad esempio ci sono i corsi relativi all’industria green che potrebbero comunque essere sfruttati in Italia.
Quando è nato il progetto del liceo Made in Italy
Giorgia Meloni ha parlato di questo progetto di fronte ai cittadini che si erano recati a Vinitaly, festival internazionale dei vini e dei distillati. Si tiene nella città di Verona ogni anno dal 1967 e si è conclusa da poco, il 17 aprile. Vi partecipano produttori di vino, sommelier e amanti del prodotto considerato che si possono acquistare biglietti per le degustazioni.
Durante un evento dove naturalmente hanno fatto la loro figura anche le bottiglie di produzione locale parlare del liceo Made in Italy è risultato appropriato. Basti menzionare che il vino ufficiale per l’occasione era lo spumante subacqueo Akènta prodotto a Porto Conte in provincia di Alghero. Un prodotto sardo molto particolare e apprezzato.
Il Disegno di legge che chiedeva l’introduzione di questo nuovo indirizzo di studi in realtà esiste già da più di un anno. Per la precisione FdI lo avrebbe depositato il 25 gennaio del 2022. Portava la firma della senatrice Bucalo e per esteso consisteva nella Delega al Governo per l’istituzione del Liceo del Made in Italy..
Le parole che la premier ha rivolto ai ragazzi presenti sottolineavano la necessità di valorizzare “la cultura, i territori e l’identità italiani”. Dopodiché ha sottolineato come i licei purtroppo rispecchino i luoghi comuni sull’assenza di sbocchi diretti. Il sostegno del governo si è rivolto agli istituti tecnici infatti a Vinitaly sono stati premiati gli istituti agrari.