Lauree professionalizzanti: i corsi autorizzati dal Miur

Lauree professionalizzanti: i corsi autorizzati dal Miur

Lauree professionalizzanti

 

Recentemente la ministra dell’Istruzione Fedeli ha siglato il decreto che apre una nuova via per gli studenti e le studentesse italiani: le lauree professionalizzanti.

Le lauree professionalizzanti: un nuovo strumento per il futuro dei giovani


Cosa si intende per lauree professionalizzanti? In cosa differiscono da quelle tradizionali?

Le lauree tradizionali – come Medicina, Giurisprudenza, Lettere e tante altre – formano i giovani soprattutto a livello teorico, ma sono ancora distanti dal mondo lavorativo in cui successivamente tutti gli studenti si troveranno inseriti. Per questo il decreto della Ministra Fedeli è piuttosto innovativo: le lauree professionalizzanti sono speciali corsi di laurea che nascono per agevolare nel percorso universitario anche gli studenti che hanno frequentato istituti professionali e tecnici. L’obiettivo principale che si vuole raggiungere è la creazione di vari corsi triennali che in poco tempo formino perfettamente i giovani per determinate professioni, per questo devono essere strutturati in stretta collaborazione con gli ordini professionali.

 

Perché scegliere una laurea professionalizzante


Quali esigenze ha cercato di soddisfare la Ministra Fedeli?

Il decreto firmato dalla Fedeli si rivolge soprattutto agli studenti e alle studentesse che intendono qualificarsi rapidamente a livello lavorativo. In questo modo si intende armonizzare la formazione dei giovani con le sempre più alte qualifiche richieste dalle imprese.

 

Come saranno strutturati i corsi?


Linee guida previste dal decreto

Le lauree professionalizzanti saranno disponibili negli atenei italiani a partire dal 2018. Ogni ateneo potrà organizzare al massimo un corso di laurea professionalizzante, che dovrà poi essere erogato in via tradizionale e non online. Essendo il corso attivato in collaborazione con gli ordini professionali, esso dovrà attenersi a professioni che sono disciplinate nazionalmente. Durante l’anno accademico potranno poi essere organizzati tirocini presso le varie imprese oltre ovviamente alle attività tradizionali. Ad oggi sono ben dieci i corsi che sono stati organizzati, uno per ateneo (a Napoli per esempio è già disponibile il corso di meccatronica in collaborazione con l’ordine degli ingegneri).

 

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