Laureati università italiane scappano all’estero

Laureati università italiane scappano all’estero

Laureati università italiane scappano all'estero

E’ stato recentemente pubblicato il Rapporto Almalaurea 2017 sulla condizione dei laureati italiani, da cui si evince che i laureati Università italiane scappano all’estero.

Quasi la metà degli iscritti all’università conclude positivamente il percorso universitario, un passo avanti evidente rispetto al 2006 dove ci si attestava al 34%.

Il marcato del lavoro italiano però, purtroppo, non riesce ad assorbire e valorizzare i laureati dei vari atenei italiani. Per questo motivo molti di loro guardano all’estero.

Esperienze all’estero e trend di occupazione


Un dato rilevante emerso nell’ultimo Rapporto Almalaurea è quello relativo alle esperienze all’estero. I dati ci confermano che queste ultime fanno aumentare notevolmente le opportunità di trovare un’occupazione in tempi brevi.

I Tirocini fanno aumentare le proprie chance dell’8%, mentre un periodo di studio all’estero del 12%. Il dato più evidente riguarda coloro che hanno svolto un lavoro vero e proprio durante l’università, per loro infatti le chance di occupazione aumentano del 48%.

Laureati università italiane scappano all’estero


La conoscenza delle lingue straniere consente di affacciarsi al mercato estero. I laureati oggi puntano molto su questo, infatti il 76% ha una conoscenza almeno buona dell’inglese scritto.

Negli ultimi anni i laureati che sono disposti a trasferirsi all’estero è aumentato considerevolmente, il 49% è disponibile a partire e il 52% trasferirebbe anche la residenza.

Gli ingegneri i primi a partire


I lavoratori qualificati scappati all’estero sono in crescita costante, il 7% dei laureati magistrali di cui 1 su 4 sono Ingegneri.

La retribuzione a parità di mansioni è più alta del 60% rispetto all’Italia. Le occasioni più importanti arrivano dalla Cina, che ha superato gli Stati Uniti nelle preferenze per fare un’esperienza di studio all’estero.

Nell’ultimo Rapporto Almalaurea si sottolinea ancora una volta l’importanza di proseguire gli studi dopo le scuole superiori. I laureati infatti godono di vantaggi occupazionali significativi rispetto ai diplomati.

Crescono occupazione e stipendi


L’ultima rilevazione evidenzia inoltre che a un anno dalla laurea risulta occupato il 68% dei laureati triennali e il 71% dei magistrali. Sono in aumento anche le retribuzioni, in media 1.104€ mensili per i laureati triennali e 1.153€ per i magistrali.

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