Perchè scegliere la Harvard University
Le università italiane, se considerate nel contesto sia europeo che mondiale, si posizionano sempre molto bene nelle classifiche internazionali, per la qualità dell’insegnamento e dei progetti di ricerca. Ma, così come l’attento osservatore avrà molto probabilmente notato, ai vertici di tali classifiche (tra cui la QS World Rankings, oppure quella redatta da Times Higher Education, eccetera) figurano, stoicamente ed irremovibilmente, sempre gli stessi nomi. Si tratta di università quasi tutte americane o britanniche (con qualche eccezione), i cui nomi sono assai conosciuti anche da chi, di mondo accademico, si intende poco o per nulla. Una di queste è la Harvard University: in qualità di più antica istituzione universitaria degli Stati Uniti, Harvard vanta una storia, dal Diciassettesimo secolo ad oggi, piena di importantissimi successi accademici, di scoperte in tutti i campi di ricerca in cui opera, e un numero enorme di laureati i cui nomi sono entrati nella Storia (si, proprio quella con la s maiuscola).
Ne consegue, come suggerisce l’intuito, che il processo di selezione ed ammissione ad Harvard non sia uno dei più semplici e rassicuranti. Ogni anno, la prestigiosa università statunitense riceve migliaia e migliaia di domande di ammissione, da parte di potenziali studenti provenienti da tutto il mondo. Ma quali sono le cose che rendono una domanda di ammissione più competitiva rispetto alle altre? Quali sono i criteri che Harvard usa per selezionare i futuri studenti a cui offrire un posto nella prestigiosissima istituzione? Di seguito, potete trovare alcuni punti da tenere in considerazione se si vuole tentare di essere ammessi presso la Harvard University.
L’iter di ammissione ad Harvard, passo per passo
Il processo di invio di materiali, moduli, lettere e molti altri, comincia di solito molto presto, e le scadenze per l’invio dei primi materiali richiesti tendono anch’esse ad essere a breve termine rispetto all’apertura della ricezione delle domande, quindi è fortemente consigliabile cominciare a tenere monitorato il sito dell’Università di Harvard già durante il penultimo anno delle scuole superiori, così da essere notificati riguardo alle date importanti e delle scadenze da rispettare. Quando si tratta di studenti internazionali (ovvero studenti che non stanno seguendo un corso di studi secondario di secondo grado negli Stati Uniti), mandare la propria candidatura con largo anticipo è ancora più importante, poiché in casi di studenti non-USA le commissioni incaricate di giudicare e sfoltire le domande di ammissione si trovano di fronte ad un lavoro extra, quello di ‘decifrazione’ e comparazione degli standard, scolastici e non, stranieri rispetto a quelli americani.
Lo step successivo, di solito, consiste in un colloquio orale con un ex studente o membro dello staff, ma Harvard specifica, nella pagina dedicata alle ammissioni del suo sito ufficiale, che questa fase non è necessariamente decisiva nella decisione di ammettere o meno un potenziale studente o studentessa. Infatti, ad alcuni candidati potrebbe anche non essere proposto di fare un colloquio orale, ma ciò, sempre a detta di Harvard stessa, non è un fattore pregiudicante nel complesso della valutazione e potenziale accettazione della domanda di ammissione alla prestigiosa University.
Media dei voti e curriculum scolastico
Come suggerisce il buonsenso, per poter anche solo essere presi in considerazione per passare alle fasi successive dell’ammissione ad Harvard, è imprescindibile presentarsi con un curriculum accademico, relativo agli anni di liceo o istituto superiore, quasi perfetto: i voti alti, specialmente nelle materie relative al corso di laurea per il quale si fa richiesta, giocano un po’ il ruolo di passaporto per poter essere considerati nel processo di selezione ad Harvard. Ma, a differenza di molti altri paesi (tra cui l’Italia, nonostante nel caso della Penisola l’ammissione alla maggior parte dei corsi universitari avvenga tramite test, senza tenere in conto il curriculum superiore), negli Stati Uniti, e, di conseguenza, ad Harvard e nelle altre università della cosiddetta Ivy League, le attività ed i meriti extracurricolari godono di una considerazione, pari, se non superiore (almeno a detta di alcuni), a quelli prettamente scolastici. Poiché gli studenti americani, sotto questo punto di vista, partono avvantaggiati (già nei licei statunitensi, le attività extracurricolari sono tenute in grande considerazione e promosse tra gli studenti), ad uno straniero che vuole entrare ad Harvard si consiglia molto vivamente di cominciare, già all’inizio del triennio delle scuole superiori, ad accumulare esperienze lavorative e di approfondimento nel campo relativo alla materia desiderata.
La lingua inglese
Nonostante il sito ufficiale di Harvard specifichi esplicitamente che una certificazione di lingua inglese non è necessaria per presentare una candidatura, voci di corridoio suggeriscono che si tratta comunque di un punto in più per la propria domanda. Essa non dimostra solamente una conoscenza approfondita della lingua, ma anche un aperto interesse verso l’Università di Harvard in particolare, un modo per comunicare all’istituzione il proprio desiderio di farne parte.