Generazione Zeta: di che cosa si tratta?
Differenziare e catalogare i giovani per fasce d’età sembra essere la normalità nell’ultimo periodo. Tra le diverse categorie spicca quella della “Generazione Zeta“, una categoria di giovani nati tra il 1995 e il 2010.
Si tratta quindi di quella fascia di giovani che è nata a ridosso dell’anno 2000 e che, rispetto ad altre generazioni, può vantare il fatto di essere nata in un periodo particolare: quello della digitalizzazione. Cresciuti in un’epoca di camiamenti tecnologici, questi giovani hanno sviluppato caratteristiche uniche che li distinguono dalle generazioni precedenti.
I cambiamenti e la Generazione Z
La Generazione Z (Gen Z) è la prima a essere nata e cresciuta con l’accesso costante a Internet e alle tecnologie digitali.
Questo ha influenzato profondamente il loro modo di comunicare, apprendere e interagire con il mondo. Appartenendo alla categoria della digitalizzazione e dello sviluppo tecnologico costante, i ragazzi compresi in quella che viene definita Generazione Zeta, possono vantare una grande capacità: quella di adattamento al cambiamento.
Essendo nati in un’epoca in cui tutto muta e si evolve in maniera velocissima, questi ragazzi hanno un’ottima predisposizione alle novità e allo sviluppo. Senza dubbio presentano un tipo di quotidianità particolare, sempre incentrata sulla connessione e sullo scambio rapido di dati.
Le principali caratteristiche della Gen Z includono
- Multitasking digitale, abituati a gestire simultaneamente diverse piattaforme e dispositivi.
- Apprendimento autodidatta, utilizzano risorse online per acquisire nuove competenze in autonomia.
- Sensibilità sociale e ambientale, mostrano un forte interesse per temi come la sostenibilità e l’inclusione.
Le loro abitudini di consumo riflettono una preferenza per esperienze personalizzate e autentiche, spesso influenzate dalle opinioni condivise sui social media.
Millenial vs Gen Z: quali sono le maggiori differenze?
Senza dubbio, i ragazzi appartenenti alla Generazione Z (Gen Z) si differenziano in maniera sostanziale dai loro “antenati”, i Millenial, ovvero i nati tra il 1980 e il 1995.
Sono diversi i punti di differenza tra queste due categorie e in particolar modo possiamo trovare:
- diverso approccio al lavoro: se i Millenial erano più orientati a cercare un lavoro in base al tipo di remunerazione e alla possibilità di far carriera e quindi assumere una posizione di rilievo a livello sociale, quelli della Gen Z sono più orientati ai valori. Vivendo in un mondo che muta continuamente, sono sempre predisposti a seguire ciò che li appassiona davvero, creando in autonomia nuove realtà;
- realizzazione personale: i ragazzi della Gen Z danno molto valore alla loro realtà personale, tendendo al massimo ad avere una realizzazione personale che li possa far sentire appagati e soddisfatti, forse anche grazie alla predisposizione a svilupparsi di continuo;
- modo di comunicare: se i Millenial hanno vissuto periodi nei quali per comunicare era necessario guardarsi negli occhi, incontrarsi e uscire insieme, quelli della Gen Z vedono internet e i Social come strumenti per comunicare tra di loro, intendendoli come veri mezzi di comunicazione.
Per loro, infatti, il mondo virtuale non è visto come un qualcosa di intangibile, ma piuttosto come un’estensione totale della realtà, che va quindi utilizzato per velocizzare ogni azione e migliorare la propria vita.
Sebbene i Millennial e la Generazione Zeta condividano l’esposizione alla tecnologia, esistono differenze significative tra loro.
I Millennial tendono a cercare stabilità e riconoscimento professionale, mentre la Gen Z valorizza maggiormente l’autonomia e la possibilità di lavorare su progetti in linea con i propri valori personali.
I Millennial hanno assistito all’ascesa dei social media e li utilizzano principalmente per connettersi con amici e familiari. La Generazione Zeta, invece, li considera parte integrante della propria identità e li usa per esprimersi e informarsi.
Mentre i Millennial preferiscono comunicazioni testuali, la Gen Z predilige contenuti visivi e interattivi, come video brevi e storie.
Generazione Z e mercato del lavoro: un nuovo paradigma
L’ingresso della Generazione Zeta nel mercato del lavoro sta portando a una trasformazione profonda delle dinamiche aziendali.
Questa generazione, nata e cresciuta in un’epoca caratterizzata da innovazione tecnologica e cambiamenti globali, porta con sé aspettative e priorità che sfidano i modelli tradizionali.
Valori e aspettative sul lavoro
A differenza delle generazioni precedenti, la Gen Z attribuisce un’importanza cruciale ai valori aziendali.
Non si tratta solo di ottenere uno stipendio o una posizione prestigiosa: per loro, il lavoro deve essere significativo. Cercano aziende che riflettano i loro ideali, come la sostenibilità ambientale, l’inclusione sociale e l’attenzione al benessere dei dipendenti.
La Generazione Zeta predilige un ambiente lavorativo che offra:
- Flessibilità: il lavoro da remoto o modelli ibridi sono considerati fondamentali per bilanciare la vita professionale con quella personale.
- Crescita personale: sono attratti da opportunità di apprendimento continuo e percorsi di carriera che li aiutino a sviluppare competenze nuove.
- Autonomia: vogliono sentirsi responsabili delle proprie mansioni e avere spazio per esprimere creatività e iniziativa.
Tecnologia come strumento imprescindibile
Essendo cresciuti con smartphone, tablet e social media, i membri della Gen Z si aspettano che le aziende siano tecnologicamente avanzate. Utilizzano strumenti digitali non solo come supporto al lavoro, ma anche per migliorare la collaborazione e l’efficienza.
L’adozione di software di comunicazione come Slack o Microsoft Teams, e di strumenti per la gestione agile dei progetti come Trello o Asana, è vista come un segno di modernità e innovazione. Per la Generazione Zeta, lavorare in un contesto dove la tecnologia è obsoleta può risultare frustrante e demotivante.
Un nuovo approccio alla leadership
La Gen Z cerca leader che non siano solo figure autoritarie, ma che agiscano da mentori. Apprezzano capi che ascoltano, che incoraggiano la collaborazione e che riconoscono i risultati individuali.
Un manager che dimostra empatia e apertura verso nuove idee conquista facilmente la loro fiducia.
La diversità come priorità
Un altro aspetto fondamentale per la Generazione Zeta è l’impegno verso la diversità e l’inclusione.
Vogliono lavorare in ambienti dove le differenze culturali, di genere, di orientamento sessuale e di abilità siano valorizzate.
Per questa generazione, un’azienda che non dimostra attenzione a queste tematiche rischia di perdere attrattiva.
Sfide per le aziende
Per le aziende, attrarre e trattenere i talenti della Generazione Zeta significa essere disposte a evolversi. È necessario:
- Investire nella formazione continua, offrendo corsi e programmi che li aiutino a crescere professionalmente.
- Promuovere il benessere lavorativo, adottando politiche che riducano il burnout e migliorino la qualità della vita.
- Essere trasparenti, soprattutto su temi come la sostenibilità e l’etica aziendale, dimostrando concretamente l’impegno verso un mondo migliore.
Verso il futuro
La Gen Z non rappresenta solo il futuro della forza lavoro, ma anche un’occasione per le aziende di reinventarsi.
La loro capacità di adattarsi ai cambiamenti e di lavorare in modo collaborativo, unita alla loro visione del mondo, può aiutare le organizzazioni a diventare più innovative, resilienti e in sintonia con le nuove esigenze globali.