Gdf: Università fantasma smascherata
Avete mai pensato a quale possa essere l’incubo peggiore per ogni studente universitario? Scoprire che la laurea conseguita con tanta fatica è FALSA, e quindi non ha valore legale. Sembra il remake del film “Immaturi”, nel quale alcuni studenti venivano avvisati che il loro diploma di maturità fosse carta straccia. Deve essere stato così anche per i laureati di un’università “fantasma”, scoperta negli scorsi giorni dalla Gdf. Niente titolo di studio, tanti anni persi.
Università di Arezzo: Gdf scopre un’università fasulla
In via Chiarini, ad Arezzo, si è alzato un enorme polverone nei giorni scorsi. La Guardia di Finanza (Gdf), ha fatto una clamorosa scoperta. Sembra infatti che per anni, questo istituto abbia rilasciato titoli di studio farlocchi, totalmente falsi e privi di valore legale. Tantissime le denunce da parte degli studenti che hanno speso i loro anni nell’ateneo, credendo di aver conseguito una laurea totalmente legale e di valore. Gli insegnamenti principali nell’istituto riguardavano la naturopatia e lo studio di discipline olistiche e le rette erano abbastanza elevate.
Università non riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione
A quanto pare, dopo accurate ricerce, la Gdf è arrivata alla conclusione che quell’Università non sia mai stata riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione. Il riconosicmento è la base fondamentale per poter esercitare e per poter far sì che un ateneo risulti come ente formativo a tutti gli effetti. Durante l’operazione definita “Cartapesta”, i militari hanno avuto modo di prendere provvedimenti contro colui che si definiva il rettore dell’istituto e denunciare lo stesso per truffa e usurpazione di funzioni pubbliche.
Una truffa durata anni
La cosa più raccapricciante di tutta questa vicenda è che l’università fantasma non fosse di nuova creazione, ma fosse operativa addirittura sin dal 2004. Oltre 15 anni di truffe ben organizzate ai danni degli studenti ignari di tutto, che pensavano, dopo 3 anni, di aver conseguito il tanto agognato titolo di “Dottore”.
Sono circa 300.000 gli euro che sono stati realizzati grazie a quest’operazione illegale, che ha visto la sua conclusione nelle ultime settimane. Quando al rettore è arrivato l’avviso di garanzia, sul sito web dell’ateneo, è scomparsa la parola “laurea”, sostituita prontamente da “attestato“. Un cambiamento irrilevante soprattutto a fronte delle numerose denunce arrivate da tutti gli ex studenti che si sono trovati ad aver speso denaro (circa 6.000€ per l’intera durata del corso triennale) e tempo, senza ottenere nulla di concreto.
Quando si dice “studiare per la gloria”