Doppia laurea: borse di studio fruibili una sola volta
Un decreto ministeriale del MIUR (Ministero dell’Università e della Ricerca) ha annunciato ufficialmente la possibilità di acquisire la doppia laurea. Questo cambio epocale affronta questioni molto importanti quali il diritto allo studio, la formazione post-laurea, la frequenza obbligatoria, la possibilità di usufruire di un’unica borsa di studio.
La possibilità di iscriversi a due corsi di laurea o master e ottenere due lauree contemporaneamente è già realtà. Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha firmato il 29 luglio il decreto che stabilisce che tutti gli studenti, a partire dal prossimo anno accademico 2022/2023, potranno beneficiare della novità.
Diventa quindi possibile iscriversi contemporaneamente a due diversi corsi di laurea anche presso differenti Università, Scuole o Istituti superiori ad ordinamento speciale. Conditio sine qua non: i corsi di studio devono appartere a classi di laurea o di laurea magistrale diverse. Si conseguiranno in questo modo due titoli di studio distinti.
Analizziamo e cerchiamo di capire insieme al meglio passo per passo questa grande rivoluzione!
Come funzionerà il meccanismo della doppia laurea?
Cos’altro stabilisce la riforma sulla doppia laurea
Criteri di valutazione per il riconoscimento delle attività formativo in caso di doppia laurea
Una questione importante da affrontare è quella a riguardo ai criteri con le quali si procede, ove richiesto dello studente, al riconoscimento di attività formative svolte in uno dei corsi di studio di contemporanea iscrizione.
Nel caso di attività applicabili a due corsi di studio diversi, il riconoscimento vale in automatico. In eventualità di riconoscimento parziale delle attività formative sostenute in un corso di studio, invece, la struttura didattica competente dell’altro corso di studio può:
promuovere l’organizzazione;
facilitare la fruizione da parte dello studente di attività formative integrative;
avere come fine il pieno riconoscimento dell’attività formativa svolta.
Obbligo di frequenza: si o no?
Ma non è tutto. Il decreto del MUR ha dato indicazioni anche per quanto riguarda l’obbligo di frequenza.
Sempre più corsi, infatti, prevedono un numero minimo di presenze per poter accedere ad esoneri ed esami. Per questo, qualora uno dei percorsi sia a frequenza obbligatoria, sarà consentita solamente l’iscrizione a un secondo corso di studio che, al contrario, non presenti obblighi di frequenza.
Tale disposizione, però, non si applica se la frequenza obbligatoria è limitata alle sole attività di laboratorio e tirocinio. Fermo restando che lo studente dovrà rispettare i limiti minimi di frequenza obbligatoria, ove previsti, nonché gli obblighi relativi alla propedeuticità degli insegnamenti. Infine sugli esami, niente deroghe: si devono svolgere sempre in presenza.
Borse di studio: di quante si potrà usufruire?
La riforma sulla doppia laurea da anche informazioni dettagliate sul numero di utilizzo delle borse di studio: una sola volta.
Per quanto riguarda le borse di studio o i benefici previsti per il diritto allo studio, questi sono validi solo per un corso. Questa decisione vale per l’intero periodo di contemporanea iscrizione ai due corsi di studio. Confermato invece l’esonero, totale o parziale, dal versamento delle tasse universitarie. Questi si applica a entrambe le iscrizioni, in presenza dei requisiti previsti, come dovranno essere autocertificati dallo studente.
Maria Cristina Messa, ministra dell’Università e della Ricerca, ha dichiarato che:
“L’approvazione di questo provvedimento rappresenta un grande risultato che consente al nostro Paese di fare un passo in avanti nella formazione universitaria, in linea con il contesto internazionale. Vorrei prima di tutto ringraziare i parlamentari per la loro determinazione nel portare fino in fondo questo lavoro. Garantiamo così ai giovani di poter avere anche questa opzione, che una legge del 1933 rendeva impossibile.”