Diventare avvocato: percorso di studi e sbocchi lavorativi
Diventare avvocato oggigiorno è difficile ma non impossibile, soprattutto se si ha stoffa, volontà, caparbietà e serietà. Certo inizialmente non sarà facile farsi conoscere ma con il tempo le soddisfazioni morali ed economiche arriveranno.
Percorso di studi per diventare avvocato
Generalmente colui che diventerà bravo nell’arte forense sarà colui che avrà frequentato una scuola superiore che l’abbia indirizzato e consegnato una solida e stabile cultura umanistica (in questo caso si tratta di frequentare il liceo classico); ma non è detto anche chi ha frequentato un istituto diverso potrà farcela, solo che dovrà recuperare gli anni oramai andati. Ciò che risulta particolarmente importante in questi anni per avere un futuro certo nell’avvocatura è lo studio della filosofia, poiché questa aiuta e sviluppa le capacità di analisi dei contenuti e della ragione; infatti un buon giurista deve riuscire ad analizzare ogni piccolo particolare e dargli un senso logico e soprattutto contestualizzato. Per diventare avvocato occorre anche avere un bagaglio lessicale ed una capacità di utilizzo della lingua davvero notevole, non solo nelle forme verbali ma anche il quelle scritte, ragion per cui è importante leggere molto e scrivere altrettanto. Incentivo in più è la conoscenza della lingua inglese o di altre lingue, permetterà di prendere in carico cause dal sapore internazionale.
La scelta della facoltà per intraprendere il percorso di studi corretto
La facoltà idonea per poter diventare avvocato è Giurisprudenza, non importa dove, se uno studente è bravo anche le Università più prestigiose ne riconosceranno i meriti.
La prima cosa da fare in questi casi è prepararsi ai test di ammissione, che trattano temi sulla comprensione di testi (in chiave giuridica), conoscenza storica, economica politica, le proprie competenze linguistiche etc. Ovviamente esistono in giro corsi e libri con i quali esercitarsi sui test e se questo non sembra abbastanza ci si può esercitare sulla comprensione del testo dei libri del primo anno della facoltà.
Una volta ammessi, anche se i corsi non sono obbligatori, si consiglia comunque la frequenza per avere nozioni in più rispetto ai libri di testo. A quel punto non bisogna far altro che impegnarsi sempre fino al momento della tesi, che si potrà scrivere grazie all’aiuto di un professore.
Dalla teoria alla pratica
Per diventare avvocato, non basteranno i libri di testo, ma bisognerà cercare uno studio di avvocati per iniziare a fare i primi passi nella pratica forense. Scelto lo studio bisognerà fare domanda al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati per richiedere l’iscrizione al registro dei praticanti; poi non bisognerà far altro che svolgere il tirocinio, assistere alle udienze, redigere gli atti processuali e, nel caso si sia già laureati, svolgere l’attività di sostituto.
Esame di abilitazione per diventare avvocato
Ma gli esami non finiscono mai, infatti dopo aver svolto il tirocinio si dovrà sostenere l’esame di abilitazione (con prove scritte e orali), per potersi quindi iscrivere all’albo e prestare il solenne impegno.
Sbocchi lavorativi
Con la facoltà di giurisprudenza, non si sceglie di diventare solo avvocato; qualora non si superasse l’esame per diventare avvocato, si possono sempre percorrere strade alternative come ad esempio il percorso in magistratura o notarile.