TikTok e il Digital Services Act
Dal 28 agosto 2023 TikTok si è adeguato alle regole del Digital services act, la normativa sui servizi digitali. Scopriamo insieme quali sono i cambiamenti previsti per il social più in voga del momento!
Digital services act: che cos’è e perchè è importante per TikTok
- contenuti illegali;
- pubblicità trasparente;
- disinformazione.
- accedere facilmente alle informazioni sulle politiche di ogni prodotto;
- trovare gli strumenti di segnalazione e di ricorso;
- analizzare i Rapporti sulla trasparenza;
- comprendere al meglio il processo di sviluppo delle policy.
Digital services act: alter novità d’impatto sugli utenti
Le novità previste da TikTok non finiscono qui. Infatti da luglio 2023 gli utenti tra i 13 e i 17 anni non possono più visualizzare annunci personalizzati basati sulle loro attività dentro o fuori da TikTok.
Ad oggi è presente un database consultabile che offre informazioni sugli annunci a pagamento su TikTok e i metadati tra cui:
- creatività pubblicitaria;
- date di pubblicazione dell’annuncio;
- principali parametri utilizzati per il targeting.
Tale misura serve ad aumentare la trasparenza su cosa che c’è dietro un annuncio ed il controllo sia da parte degli utenti che degli investitori pubblicitari.
Inoltre ad oggi gli utenti in Europa possono disattivare la personalizzazione dei contenuti TikTok. In questo modo si possono avere non solo contenuti basati su interessi personali ma anche suggerimenti di interesse locale, o popolari a livello globale.
Un’altra novità del Digital services act riguarda la moderazione dei contenuti.
TikTok ha aggiunto un’opzione di segnalazione per permettere la segnalazione di contenuti che ritengono illegali. Migliorati quindi anche i sistemi di reporting.
Il Dsa responsabilizza le varie piattaforme online per eventuali danni causati dai loro contenuti. In questo modo le obbliga a un lavoro di rimozione di contenuti illeciti efficace e rapido. Ad ogni modo, il Dsa consente di appellarsi contro decisioni di blocco o rimozione di contenuti.
Limitazioni nei confronti di minori
Ogni social di per sé ha come obiettivo quello di tenere gli utenti il più possibile sulle proprie piattaforme. Per farlo mette in atto strategie, fornisce nuovi stimoli e perfeziona sempre di più l’algoritmo. Ed è proprio questo fattore rischio che il Digital services act cerca di modificare.
L’attenzione si è posta anche sull’ all’utilizzo di TikTok che fanno i minori. È diventato necessario tutelare i più giovani dall’uso prolungato di tali mezzi, introducendo un sistema di controllo al suo interno.
Questo fissa a 60 minuti il tempo massimo di utilizzo continuo dell’App. Una volta esaurito questo tempo l’app si blocca in automatico. E si può tornare a scrollare solo dopo aver inserito un codice numerico impostato dai genitori. Senza l’inserimento delle quattro cifre, non è più possibile l’utilizzo fino al giorno successivo.
Ad ogni modo queste condizioni di utilizzo non sono ad oggi obbligatorie. Nonostante sia consigliato di seguire il limite imposto è possibile eliminare la limitazione del blocco temporale, o estendere il tempo fino a 100 minuti.
L’app inoltre recapita a ogni under 18 un report settimanale con il riepilogo delle modalità d’uso individuale. I genitori hanno sempre accesso ad una schermata per modificare i limiti di utilizzo, variando i minuti da un giorno all’altro.
La situazione attuale sulla gestione di TikTok nel mondo
Come abbiamo visto insieme, TikTok si è adeguata alle regole del Digital services act. La piattaforma di proprietà della società cinese Bytedance è sempre più al centro dell’attenzione.
Alcuni paesi ed istituzioni hanno infatti vietato di installare TikTok sui telefoni di servizio per garantire la sicurezza:
- Usa;
- Canada;
- Francia;
- Commissione europea e consiglio Ue
- Parlamento ed Istituzioni Europee.
Le misure contro il social network cinese sono state prese per scongiurare i rischi legati alla sicurezza. L’ app è infatti stata accusata di accedere ai dati personali degli utenti e di spiare i giornalisti. Tali timori sono condivisi anche dal governo italiano, che sta pensando di vietare l’uso di TikTok ai dipendenti pubblici.
Il portavoce del consiglio di ministri francese ha dichiarato: “Il presidente della Repubblica, il primo ministro e i membri del Governo dispongono di telefoni di servizio che non permettono l’installazione di social network. Nessun telefono professionale ha l’app TikTok nè altri social network. Non vogliamo che queste app abbiano dei dati che vengano trattati all’esterno dell’UE. Da questi ne dipende la sovranità europea e non siamo ingenui su questo tema “
Come abbiamo analizzato insieme, le misure previste sono ottimale e hanno come obiettivo quello di rendere più sicuro l’utilizzo del social network!