Difetti Test di ammissione Universitari
Quali sono i difetti Test di ammissione universitari? Tra le tantissime facoltà universitarie presenti in tutto il territorio nazionale ce ne sono alcune (le più famose sono senz’altro Medicina e Chirurgia e Medicina Veterinaria) che prevedono l’accesso agli iscritti soltanto dopo il superamento di un test di ammissione. Queste facoltà vengono chiamate ad accesso programmato oppure a numero chiuso. Dall’introduzione, nel 1999, l’accesso programmato ha visto continui dibattiti e numerose controversie. La modalità di ammissione in questo modo presenta alcuni vantaggi ma, come in ogni cosa, c’è anche un altro lato della medaglia che presenta alcuni difetti.
Squilibrio tra le diverse università: chi non supera il test spesso intraprende un percorso di studi diverso da quello a cui avevano inizialmente pensato. Spesso questo percorso alternativo è soltanto transitorio per poter poi tentare nuovamente il test l’anno dopo. Questo scenario determina una disparità tra una facoltà ed un’altra, con dei corsi che potremmo definire di “serie A” e altri di “serie B” o di ripiego. Alcune facoltà addirittura possono venire screditate perché considerate solo come un tappabuchi chi tenterà un nuovo test di ammissione l’anno successivo.
Possibile carenza di alcune figure professionali: non consentire l’accesso a chiunque all’interno della facoltà prescelta può determinare un numero minore di figure professionali di un certo tipo perché magari durante il percorso formativo alcuni studenti lasciano gli studi per vari motivi. Questo può portare ad una carenza di figure professionali di vario genere, medici compresi ovviamente.
Tempo: per effettuare il test è disponibile un tempo limitato e questo non è un modo molto “democratico” per determinare le motivazioni di tantissimi ragazzi. Il test spesso viene effettuato con tanta tensione e con uno stato emotivo alterato.
Elemento fortuna: come in ogni cosa che prevede casualità anche per i test di ammissione la fortuna è un componente. Ovviamente tra le varie componenti, la fortuna rappresenta il minimo. Tuttavia anche lei riveste un ruolo che può essere importante, anche se a permettere il superamento del test servono impegno e preparazione prima di tutto.
Squilibrio di opportunità: chi possiede una maggiore disponibilità economica, utile per poter partecipare a corsi specifici per la preparazione ai test di ammissione universitari, ha ovviamente maggiore facilità rispetto a coloro che non possono permetterselo. Questa preselezione è dunque impari, anche se la Costituzione prevede di “rimuovere tutti gli ostacoli di ordine economico e sociale che di fatto limitano l’uguaglianza dei cittadini nell’accesso all’istruzione superiore”. Va comunque anche messo in evidenza che non bastano i corsi specifici ma è importante anche studiare da soli e metterci molto impegno e determinazione per cercare di superare i test di ammissione ad ogni costo.