Università Cambridge: 72% degli studenti sceglie la cucina vegan
La proposta di cucina vegan all’Università di Cambridge ha raccolto un grande successo. Netti i voti a favore con un 72% in percentuale di sì.
Scopriamo insieme cosa è successo!
Cucina vegan alla mensa universitaria di Cambridge
Sostenibilità, ambientalismo e cucina vegan
Situazioni simili in altre Università del Regno Unito
I primi passi in avanti nei confronti della possibilità di apertura ad una cucina vegan sono stati fatti nel 2016. In quest’anno infatti la stessa l’University of Cambridge aveva eliminato la carne di manzo e di agnello dal proprio menù.
Altri studenti di un’università del Regno Unito nel corso degli anni hanno deciso di optare per una scelta più sostenibile. I casi più eclatanti sono:
- Università di Stirling in Scozia, nel novembre 2022: impegno e promozione un’alimentazione totalmente a base vegetale;
- Oxford nel 2020: modifiche ai menù della mensa. Nonostante ciò ad oggi esistono ancora alcuni ristoranti all’interno dell’ateneo che vendono prodotti con carne rossa.
Dietro queste proposte l’appoggio è spesso derivato dalla Plant-Based Universities Campaign. Si tratta di un’iniziativa nazionale di studenti che spinge affinché le università promuovano uno stile alimentare vegano, Eliminare i prodotti animali dai menù porterebbe le università a ridurre significativamente il loro impatto ambientale. Ma non solo! Renderebbe pubblico l’impegno nei confronti della sostenibilità.
Numerosi studenti frequentano attualmente corsi presso gli Atenei del Regno Unito. Ridurre il consumo di carne e pesce al loro interno avrebbe un forte impatto. Ma la decisione resta in mano alle università.
Situazione in Italia
La speranza è che questo cambiamento, sulla spinta dei giovani molto attenti alle tematiche climatiche, avvenga anche in Italia.
La situazione è al momento propizia. Ottimi esempi provengono da:
- DSU Toscana: azienda della Regione per il Diritto allo Studio Universitario, ha optato per una modifica green al menu. La scelta è quella di realizzare tutti i contorni, un primo e un secondo ogni giorno 100% vegetali. L’ottica è quella di riduzione di emissioni di CO2;
- Green Food Week: iniziativa per invitare le mense italiane a offrire menù sostenibili. Alla proposta sono già registrate realtà che rappresentano un totale di oltre 470mila pasti;
- MenùPerPiù: iniziativa di Essere Animali che si occupa proprio di promuovere la sostenibilità ambientale nella pausa pranzo.
Da ogni parte in Italia si riconosce comunque una maggiore attenzione ai pasti green. I giovani sono inoltre molto più attenti rispetto alle questioni climatiche. Sono anche consapevoli quanto allevamenti e agricoltura intensivi pesino sulle emissioni clima-alteranti globali. E che una delle fonti più impattanti è legata proprio alla produzione e al consumo di carne.
Come abbiamo visto insieme, una possibile riduzione di prodotti a base animale nei menù universitari è possibile!