Vai al contenuto
  • Servizi per lo studio
  • Test di ammissione
  • Esame di maturità
  • Esami Universitari
  • Corsi di lingue
  • Orientamento
  • Formazione professionale
  • Blog

  • Su UniD Formazione
  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Assistenza clienti

  • Contattaci
logo2018
logo2018

Test di ammissione all’Università: Corsi, Libri e Orientamento

logo2018
Sotto l'header
  • Test di ammissione
  • Esame di maturità
  • Esami universitari
  • Corsi di lingue
  • Orientamento
  • Formazione professionale
  • Blog

Cromatografia: a cosa serve e quali sono le tecniche principali

Cromatografia: a cosa serve e quali sono le tecniche principali

cromatografia - a cosa serve, tecniche principali
  • Nausicaa Tecchio
  • 28 Agosto 2025
  • Consigli per lo studio
  • 5 minuti

A cosa serve la cromatografia

Quando si devono separare fra loro le singole componenti di una miscela la cromatografia è una delle possibili tecniche di separazione da utilizzare. Ce ne sono più di una, diverse fra loro per complessità di esecuzione ed efficacia in base ai casi. Quello che esamineremo sfrutta la velocità di migrazione delle componenti di una miscela tra due fasi, una mobile e una stazionaria. 

Il termine per indicarla deriva infatti dalla parola greca χρῶμα, che significa colora. Storicamente la prima volta che qualcuno la sperimentò risale al 500 a.C., ad opera di Plinio il Vecchio, ma le basi delle tecniche moderne le lanciò nel 1906 il chimico Michail Semënovič Cvet. A lui si deve la scoperta di un metodo per separare i pigmenti delle foglie: clorofille, xantofille e carotenoidi. 

Indice
Supera il Test di ingresso
Preparati alle prove di ammissione con i libri e corsi UnidTest
Scopri di più

Definizione e scoperta della cromatografia 

Secondo la definizione data dall’Unione internazionale di chimica pura e applicata (IUPAC) si tratta di un metodo fisico di separazione. Le componenti da dividere sono divise fra due fasi, una fissa o stazionaria e l’altra mobile. Ci sono più tecniche, di cui possiamo nominare le tre più usate: quella su carta, quella su colonna e la tecnica su strato sottile (TLC).

Come accennato il primo a usare una tecnica di questo tipo fu Cvet. Il chimico partì da un estratto di foglie verdi, di cui pose una piccola quantità in cima a una colonna di vetro riempita con argilla. Fece poi colare nella colonna dell’etere di petrolio che trascinò con sé il campione di estratto, che scendendo si separò in più bande, ciascuna di un colore diverso e che si formava a velocità diversa dalle altre.

Proprio questo dettaglio portò a denominare cromatografia il sistema di separazione creato. Le tecniche attuali analizzano anche sostanze incolori, quindi si può dire che la denominazione ormai è desueta. Il principio che consente di dividere le componenti della miscela infatti è la velocità di migrazione che hanno sotto l’influenza della fase mobile. Vale a dire l’etere di petrolio nel caso dell’esperimento citato. 

Dal 1906 in poi diversi chimici hanno sfruttato questo metodo a fini diversi. Il premio Nobel per la chimica Kuhn la usò per distinguere carotenoidi e vitamine verso la fine degli anni ’30. Nel 1952 poi Archer John Porter Martin, un biochimico inglese, ottenne lo stesso riconoscimento per l’invenzione della tecnica di ripartizione.

La tecnica di separazione cromatografica su carta 

Uno dei sistemi più semplici e che spesso si propone come esperienza pratica di laboratorio agli studenti è la cromatografia su carta. La fase stazionaria consiste appunto in un foglio, e il campione da separare consiste in una piccola quantità di una soluzione liquida. Il foglio si immerge in un becker contenente la soluzione, e il solvente risale lungo la striscia di carta per capillarità portando con sé i vari soluti. 

A seconda della solubilità delle varie componenti queste si depositeranno lungo il foglio in punti differenti. Quando hanno colorazioni diverse è facile distinguerle, ma se hanno una sfumatura uguale si possono utilizzare dei reattivi specifici per colorarle. In alternativa li si può esporre alle radiazioni UV e osservare la diversa fluorescenza che emettono dopo l’esposizione. 

La cromatografia su carta risulta efficace per esempio per separare le diverse componenti degli inchiostri. In questo caso solvente, o meglio come eluente, possono tornare utili l’acetone (C3H6O) o l’alcol etilico (C2H6O). Volendo si può usare anche per separare le diverse forme di clorofilla  contenute nelle foglie, per esempio partendo dagli spinaci.

Come visto nell’esperimento di Cvet un solvente efficiente è l’etere di petrolio, detto anche ottano, o anche in questo caso l’alcol etilico. 

La tecnica di cromatografia su colonna di vetro

Questo sistema sfrutta come fase stazionaria un materiale inerte che può essere il carbonato di calcio, la silice, l’argilla o il talco. Alla sommità di una colonna di vetro, riempita con una delle sostanze indicate, si pone il campione da esaminare. A questo punto si aggiunge un solvente adatto che spinga in avanti gli analiti da separare. Importante è che solvente e fase stazionaria fra di loro non siano miscibili.  
 

Volendo si può anche utilizzare un liquido come fase stazionaria, così come l’eluente usato può essere sia un fluido che un gas. Se come fase stazionaria si utilizza un materiale come la resina in forma di microsfere cariche positivamente o negativamente si può realizzare una cromatografia a scambio ionico. L’interazione fra la carica dei soluti presenti nella miscela e quella delle sfere di resina porta a diverse velocità di migrazione all’interno della fase stazionaria. La discesa dell’eluente avviene per gravità.

In questa tecnica distinguiamo fra le resine considerate scambiatori di cationi (hanno carica “-“) e gli scambiatori di anioni (con carica “+”). Come fase mobile si utilizza come eluente una soluzione tampone contenente un sale la cui concentrazione si può variare per alterare la velocità di migrazione. Sempre nella tecnica su colonna altrimenti si può ricorrere anche al metodo di esclusione molecolare.

Questa metodologia discrimina gli analiti in base alla forma e al peso molecolare. Nella colonna si vetro troviamo sempre sfere di resina, ma invece di essere dotate di cariche presentano dei pori o delle fessure. Le molecole di minori dimensioni passano più facilmente e dunque la loro eluizione è più veloce, mentre per quelle più grandi risulta più complicato. 

La Thin Layer Chromatography  (TLC)

Si tratta di un sistema per la cromatografia dove la fase stazionaria, che consiste di solito in un gel di silice, aderisce a un supporto piano. 
A questo scopo si usa una lastrina di vetro o di metallo, su cui si pone a un’estremità una goccia del campione da analizzare. A questo punto si immerge la lastrina nell’eluente, ossia la fase mobile. Questo risale per capillarità lungo il gel, come nella tecnica su carta.
 
La formazione delle zone dove si concentrano i diversi analiti si definisce sviluppo. Questo metodo si utilizza di frequente in Biochimica o in Chimica per determinare la purezza di un composto.
Entra all'università con UnidTest
Corsi in presenza
Scopri i corsi in 45 città e in diretta eLearning
Iscriviti ora!
Preparati online
Scopri i corsi on demand disponibili 24 ore su 24
Iscriviti ora!
Piattaforma Genius
Migliora le tue performance con la nostra piattaforma online
Iscriviti ora!
Condividi su
Facebook
LinkedIn
Email
WhatsApp
Scritto da
Picture of Nausicaa Tecchio
Nausicaa Tecchio
Ghostwriter e copywriter freelance
Categorie
Categorie
  • Concorsi (46)
  • Consigli per lo studio (534)
  • Digital marketing (400)
  • Guide (187)
  • Lingue (114)
  • News (294)
  • Orientamento (199)
  • Test universitari (164)
  • Tutti (3)
  • Università (244)
  • Vendita e comunicazione (178)
Iscriviti alla newsletter

Ricevi i nostri migliori articoli, contenuti gratuiti, offerte riservate e tanto altro!

google news

Ricevi le nostre notizie da Google News

Seguici
Test di ammissione all'università: Corsi, Libri e Orientamento
UNID FORMAZIONE
  • Test di ammissione
  • Esame di maturità
  • Esami universitari
  • Corsi di lingue
  • Orientamento
  • Formazione Professionale
  • Termini e Condizioni
CONTATTI

Via degli Aceri, 14
47890 Gualdicciolo (RSM)
0549.980007
info@unidformazione.com
Chi siamo | Sedi | Contatti
Lavora con noi | Redazione

CONSIGLIA AD UN AMICO

Iscriviti alla Newsletter

Sicurezza negli acquisti online
Paga fino a 36 rate con: PayPal, Alma, HeyLight. Paga in unica soluzione con: Carta di Credito, Apple Pay, Google Pay, Bonifico Bancario.

pagamenti accettati
© Copyright 2025 - UNID S.r.l. - Codice Operatore Economico: SM22747 - Via degli Aceri, 14 - 47890 Gualdicciolo (RSM)
Iscrizione registro eCommerce n. 150 | Privacy
logo2018
Gestisci la tua privacy
Utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Lo facciamo per migliorare l'esperienza di navigazione e per mostrare annunci (non) personalizzati. Il consenso a queste tecnologie ci consentirà di elaborare dati quali il comportamento di navigazione o gli ID univoci su questo sito. Il mancato consenso o la revoca del consenso possono influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
La memorizzazione tecnica o l'accesso è necessario per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze non richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, un'adesione volontaria da parte del tuo fornitore di servizi Internet o registrazioni aggiuntive da parte di terzi, le informazioni archiviate o recuperate solo per questo scopo di solito non possono essere utilizzate per identificarti.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Gestisci opzioni
{title} {title} {title}
×

Inserisci i tuoi dati per scaricare il contenuto:

Torna in alto