Concorso scrittura: per le scuole superiori arriva "Che Storia!"
“Che storia!”, un nome più che appropriato per una competizione che prevede di scriverne una. Con il 2023 si conterà la sesta edizione di questo concorso messo a punto dall’Accademia dell’Arcadia. Dal lontano 1690 quando venne fondata non manca di incoraggiare l’amore per la letteratura e per la scrittura.
Il bando è aperto a studenti e studentesse di tutte le scuole secondarie di secondo grado italiane, sia statali che paritarie, compresi gli istituti con sede all’estero.
“Che storia!”: come è nato
La prima edizione del concorso si è tenuta durante l’anno scolastico 2017-2018. SI trattava in quel caso di una competizione a squadre rivolta solamente ai ragazzi che frequentavano il triennio della scuola superiore. Restavano perciò esclusi gli alunni del primo e del secondo anno, coinvolti poi nelle edizioni successive.
L’idea alla base del progetto “Che Storia!” era quella di coinvolgere i giovani in una forma di apprendimento più dinamica per eventi e fatti storici. Prevedendo un lavoro di gruppo si stimola inoltre la condivisione delle idee e la creatività degli studenti. L’argomento di cui trattare era libero per la classe, che poteva avvalersi dell’aiuto di un docente.
Per il resto per la trama, la struttura del testo, lo stile e i personaggi il concorso “Che Storia!” offriva molta libertà espressiva. Il periodo storico in cui ambientare il racconto andava dal Medioevo alla Seconda Guerra Mondiale. La prima edizione prevedeva due tracce molto generiche: una sulle storie minori e una sulle vittime collaterali degli eventi storici come guerre e carestie.
La VI edizione per il 2023
Per quanto riguarda il concorso dell’anno corrente, ci sono innanzitutto due categorie per i ragazzi. Quella junior per gli studenti del biennio delle superiori e quella senior i ragazzi di terza, quarta e quinta superiore. Esiste un limite minimo di alunni per comporre il gruppo, formato almeno da tre concorrenti. Serve inoltre almeno un insegnante per squadra.
Lo stesso insegnante può aiutare anche più gruppi della stessa scuola mentre ogni alunno può far parte di uno solo. Ma a “Che storia!” ogni scuola può proporre al massimo tre racconti. Per ogni elaborato serve compilare un frontespizio con le informazioni e una nota metodologica. Questa deve contenere tutte le informazioni relative ai docenti e alla metodologia di lavoro.
La lunghezza massima di ogni racconto è stata estesa a 20.000 caratteri (compresi gli spazi) mentre per la nota da allegare non se ne possono usare più di 5.000. In caso fosse ritenuto necessario è possibile aggiungere qualche immagine a patto che rispetti i termini di copyright.
La scadenza per l’invio delle schede per confermare la partecipazione a “Che Storia!” è fissata al 16 gennaio 2023. I racconti invece dovranno essere consegnati entro il 31 marzo. Il comitato di lettura selezionerà a quel punto dodici testi per la finale e infine fra questi sceglierà tre vincitori per la categoria junior e tre per quella senior.
Gli spunti per “Che Storia!” 2023
Due spunti sono dedicati invece alla nascita della Repubblica Italiana nel dopoguerra e alla costruzione dell’Unione Europea. Il primo prevede di concentrarsi nel periodo compreso fra il 1943 e il 1948 mentre il secondo parte dagli spunti e i pensieri dei letterati dal 1700 in poi. Vengono anche forniti i nomi di eventuali autori da citare (Hugo, Mazzini…).
Gli ultimi due temi suggeriti invece sono Storie di oggetti e Le avventure dell’economia. Se quest’ultimo può apparire più impegnativo data la materia che tratta, il primo invece è uno spunto molto semplice. Partendo da un attrezzo, un gioiello o un’arma si può partire a formulare l’idea per un racconto.
Punteggi e premi
- 30 punti per il rispetto dei dati storici dell’epoca della vicenda.
- 30 punti per l’uso della lingua italiana.
- 30 per la trattazione. Vale a dire coerenza della trama, elaborazione dei personaggi, verosimiglianza e caratteristiche analoghe.
- 10 punti per l’originalità del racconto.