Più posti nei concorsi scuola: nuovo DPCM in vista
È stato pubblicato il tanto atteso DPCM che introduce un incremento di posti per i concorsi scuola d’infanzia, primaria e secondaria.
Analizziamo insieme al meglio che cosa prevede e quanti posti saranno aggiunti!
Indice
Cosa prevede il nuovo DPCM
Il Ministero dell’istruzione e del Merito tramite il nuovo DPCM ha in previsione di coprire ben 14 mila cattedre in più rispetto ai 30mila posti già autorizzati. Il decreto, a favore dei docenti di scuola d’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado, conferma così più posti nei concorsi scuola.
In pratica, il MIM ha chiesto al Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) di incrementare i posti messi a bando.
Questa è la prima procedura di concorso effettuata dal MIM per rispettare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Obiettivo ultimo: raggiungere il numero di 70mila assunzioni per i concorsi scuola banditi.
L’integrazione, approvata dal MEF, autorizza l’avvio delle procedure concorsuali ordinarie relative sia ai posti comuni che ai posti di sostegno per l’anno scolastico 2023/2024.
Nello specifico, sono stati resi disponibili 14.438 posti che:
- servono a coprire le cattedre vacanti non coperte con le operazioni di immissioni in ruolo che si erano svolte in estate;
- sono destinati a regioni e classi di concorso per le quali le graduatorie per le assunzioni erano incapienti;
- riguardano le classi di concorso con almeno 3 posti disponibili.
In previsione, non ci saranno nuove classi di concorso e le prove, come vedremo meglio in seguito, si svolgeranno nel 2024.
Concorsi scuola: più posti in previsione
I concorsi scuola si svolgeranno tramite le novità introdotte sull’abilitazione all’insegnamento.
Ad oggi, i posti ufficialmente autorizzati e messi al bando sono 30.216.
Di questi;
- 21.101 sono su posto comune;
- 9.115 su posto di sostegno;
- 1.315 riguardano la scuola d’infanzia;
- 8.326 per la scuola primaria;
- 7.646 la scuola secondaria di primo grado;
- 12.929 scuola secondaria di secondo grado.
Inoltre, in aggiunta ai posti banditi, è previsto un altro concorso ordinario per docenti di secondaria che:
- avrà luogo durante l’autunno 2024;
- partirà dopo l’avvio dei percorsi abilitanti per i docenti di scuola secondaria regolati dal DPCM 60 CFU;
- coprirà altri 11mila posti.
Le prove dei concorsi scuola saranno sostenute nella regione per le quali ciascun candidato ha presentato la domanda di partecipazione, ad eccezione dell’orale. Questo potrebbe non valere nella ragione per la quale il candidato ha presentato domanda. Infatti, in caso di aggregazioni territoriali, verrà indirizzato in quella individuata come responsabile dello svolgimento della procedura.
Per rimanere aggiornati su qualsiasi novità o eventuale modifica si consiglia di tenere d’occhio la pagina del sito ufficiale.
Come è cambiato l’accesso all’insegnamento con la Riforma Bianchi
Il 28 giugno 2022 è stata approvata la Riforma Bianchi che ha portato cambiamenti importanti per il reclutamento di insegnanti.
Le principali regole per l’accesso all’insegnamento indicano che:
- formazione iniziale e accesso all’indeterminato tramite percorso universitario ed accademico abilitanti. Necessario l’ottenimento di 60 CFU. Dopodichè si può accedere al concorso pubblico nazionale indetto con cadenza annuale. In caso di esito positivo procedere al ruolo con un periodo di prova;
- percorsi di formazione sia universitari che accademici erogati da centri appositi. A questi si può accedere post laurea o durante il percorso formativo;
- tirocinio presso le scuole durante il periodo di formazione iniziale;
- prova finale tramite lezione simulata che metta alla prova le abilità d’insegnamento nel pratico;
- semplificazione del processo per ottenere l’abilitazione in determinate classi di concorso, tra cui il sostegno. Diventano necessari 30 CFU, di cui 10 acquisibili con tirocinio;
- abilitazione all’insegnamento nelle scuole secondarie di durata illimitata;
- dopo il periodo di prova, che si conclude dopo un anno, in caso di esito positivo l’insegnante è ufficialmente ammesso di ruolo;
- prova scritta da svolgere in forma aperta e non più rispondendo a domande chiuse;
- insegnanti immessi in ruolo hanno un vincolo di permanenza di almeno tre anni. Nella medesima classe di concorso e tipologia di posto.
Concorsi scuola: le prove previste per il 2023/24
I concorsi scuola 2023 prevedono differenti prove:
- scritta: 40 quiz a risposta multipla. Questa prova ha lo scopo di verificare conoscenze e competenze del candidato in alcuni ambiti. Nello specifico pedagogico, psicopedagogico, didattico-metodologico, inclusi aspetti legati all’inclusione e alla valutazione;
- lingua inglese: 5 domande scritte a risposta multipla per valutare la conoscenza della lingua inglese. Il livello minimo deve necessariamente essere il B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue;
- competenze digitali: 5 quiz a risposta multipla per valutare le competenze digitali nell’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi multimediali.
- orale sulla disciplina della classe di concorso o tipologia di posto per cui il candidato partecipa. Le domande comprendono competenze didattiche generali sull’abilità nell’insegnamento.
- lezione simulata per valorizzare nella selezione la verifica delle effettive capacità didattiche dei candidati.
Importante ricordare che, in tutte le prove scritte, ogni quesito è composto da una domanda seguita da quattro risposte. Tra queste, solo una è quella corretta. L’ordine delle domande è casuale e non è prevista la pubblicazione di una banca dati delle domande prima dello svolgimento ufficiale delle prove.
La durata della prova è di 100 minuti esatti. Potrebbero essere previsti tempi aggiuntivi per consentire la partecipazione a candidati con specifiche esigenze.
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