Le scuole superiori italiane
La Fondazione Giovanni Agnelli, senza scopo di lucro, ha creato il progetto Eduscopio, che ha come scopo quello di valutare gli esiti successivi alle scuole superiori, per trarne indicazioni fondamentali sull’offerta formativa delle scuole dalle quali si proviene. Si tratta in sostanza di una graduatoria sugli istituti superiori che premia quelli che preparano meglio all’università o al lavoro. La classifica scuole superiori stilata dal portale Eduscopio per il 2019 ribadisce l’eccellenza dei licei paritari al nord e la rivincita degli istituti professionali che danno più sbocchi lavorativi rispetto ai licei.
Classifica Eduscopio
La ricerca ha analizzato un milione e 255mila diplomati in tre anni successivi in circa 7300 indirizzi di studio nelle scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie. I criteri su cui si basa questa graduatoria sono: le performance al primo anno di università, come voti e crediti, la capacità di aver trovato un lavoro di almeno sei mesi a due anni dal diploma per chi è uscito dagli istituti tecnici e il numero di studenti arrivati alla maturità senza bocciature. I risultati si dividono quindi in due gruppi: le migliori scuole che preparano all’università e i migliori istituti che preparano al mondo del lavoro. L’analisi fatta da Eduscopio è molto utile per tutte le famiglie e gli studenti che si apprestano a scegliere la scuola superiore, sia per chi vuole cambiare l’istituto appena scelto. Viene offerta la possibilità di basarsi su dati aggiornati e su un criterio scientifico di confronto. Si possono comparare le scuole dell’indirizzo desiderato, circoscrivendo la ricerca all’area di residenza. A gestire questo gruppo di lavoro della Fondazione Agnelli, in questo progetto impegnativo e preciso è Martino Bernardi.
Gli istituti scolastici da nord a sud
Per quanto riguarda i licei: a Milano tra i licei classici primo è l’Alexis Carrel della Fondazione Grossman, mentre tra i licei scientifici emerge il Volta, tra i tecnici il Custodi. A Torino in primis troviamo rispettivamente il Cammillo Benso, il Ferrari e il Carlo Ignazio Giulio. A Roma si conferma il Tasso tra i classici, il Righi tra gli scientifici e IIS Via dei Papareschi tra i tecnici. A Napoli troviamo il Sannazaro, il convitto Vittorio Emanuele II e il Diderot. A Palermo infine ci sono l’Umberto I, il Cannizaro e l’istituto Alfieri.
Per quanto riguarda gli istituti tecnici si sono riscontrati più di 500mila esiti lavorativi positivi per i diplomati. Per le scuole superiori tecnici nel Nord-Ovest si ha una crescita di occupazione del 60,3% per gli studenti che hanno finito la scuola nel 2016; nel Nord-Est del 67,5%; nel Centro del 53% e al Sud del 35%. Per gli istituti professionali la crescita al Nord-Ovest è del 68%, nel Nord-Est del 76%, nel Centro del 61% e nel Sud del 38%.