Erasmus a rischio in Gran Bretagna sotto il peso della Brexit
Sgomento, rabbia e tristezza. Queste sono le emozioni che aleggiavano nell’aula della Camera dei Comuni qualche giorno fa, in Gran Bretagna. Le regole della Brexit devono ancora essere definite, quindi non c’è ancora nulla di certo, ma appare evidente quanto in dubbio sia la sopravvivenza di quello che anche per l’Inghilterra ha rappresentato un collante tra gli studenti di ogni parte del mondo: l’Erasmus. Sembra una notizia folle, soprattutto pensando al grande guadagno che deriva alla nazione inglese grazie all’arrivo di migliaia di studenti da ogni parte del mondo, ma al momento la situazione non appare così rosea.
L’importanza del programma Erasmus in Inghilterra
Andando ad anlizzare a fondo la notizia, è impossibile non valutare quanto danno arrecherebbe agli studenti di qualsiasi nazione, non poter scegliere l’Inghilterra come meta per il loro programma Erasmus. Si tratta di un luogo davvero molto ambito in prims per la possibilità di imparare ed approfondire al meglio la lingua inglese, stando sul campo, perfezionandosi, vivendo a pieno regime la vita inglese. A livello culturale e lavorativo, aver vissuto un periodo in Inghilterra ha di sicuro uno spessore non trascurabile, che verrebbe quindi compromesso.
Le speranze degli studenti
Quello di trovare una soluzione è un pensiero generale che circola tra gli studenti. Tanti, tantissimi di loro fanno appello e affidamento sull’Unione Europea, sperando possa esserci una spinta nel convincere la Gran Bretagna a non chiudere “le porte” agli studenti. Quanto sia realmente possibile fare, è ancora in dubbio, ma le speranze degli studenti continuano ad essere giustamente accese.
Misura emergenza del programma Erasmus
Per limitare i danni che potrebbero provenire dalla decisione dell’Inghilterra di eliminare il programma Erasmus, è stato creato un vero e proprio piano di emergenza che, in casi disperati, andrà a tutelare gli studendi che sono già impegnati e coinvolti nel programma. Tutelerà sia quelli appartenenti a diversi Paesi dell’Unione Europea (e non solo) al momento impiegati nel programma in Gran Bretagna, sia tutti gli studenti inglesi che si trovano all’estero per l’Erasmus. Si tratta di una cautela che permette almeno a chi è già inserito di non dover perdere tutto ciò che è stato costruito e soprattutto di non dover far fronte a spese impreviste, in caso di uscita dell’Inghilterra dal programma
Come si risolverà la faccenda? Non ci resta che aspettare sviluppi futuri e sperare che le cose restino come in passato.