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Bonus trasporti: in attesa del decreto attuativo cosa sappiamo?

Bonus trasporti: in attesa del decreto attuativo cosa sappiamo?

Bonus trasporti in attesa del decreto attuativo cosa sappiamo
  • Sara Elia
  • Aprile 19, 2023
  • News
  • 4 minuti

Bonus trasporti: in attesa del decreto attuativo cosa sappiamo?

Il decreto attuativo del bonus trasporti di 60 euro previsto per febbraio 2023 non è ancora stato pubblicato. Il provvedimento ha il compito di stabilire tempistiche e modalità per la richiesta. Più il ritardo aumenta maggiore è l’impatto negativo sulle persone. Come è infatti abitudine, gli abbonamenti annuali in ambito trasporti vengono solitamente effettuati all’inizio di ogni anno nuovo.

Cerchiamo di analizzare insieme la situazione attuale e le problematiche derivanti della proroga.

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Ritardo del bonus trasporti: situazione attuale

Ad oggi, con un ampio ritardo rispetto alla data pattuita, non è ancora possibile definire una data precisa per l’attuazione delle misure governative a riguardo del bonus trasporti.
 
Se è vero che processi sono spesso lunghi e superano i tempi previsti dalla normativa, posticipare ulteriormente la possibilità di fare domanda potrebbe rendere lo strumento inutilizzato.
 
Ma che cosa è successo? Il ritardo del bonus trasporti da 60 euro è in evidente ritardo. La pubblicazione necessaria per rendere effettiva la misura era attesa per il 14 febbraio. Ma il documento non è ancora arrivato. 
Ad oggi si sa solo che non è stato ancora siglato un decreto attuativo da parte del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims).
Non si sa quando e come sarà possibile iniziare a richiederlo.
 
La situazione diventa ancora più preoccupante se si pensa che:
  • il bonus è stato prorogato alla fine del 2022, ma la soglia di reddito è stata dimezzata da 35mila euro a 20mila euro;
  • le limitazioni sul reddito del 2023 escludono molte famiglie dalla misura;
  • la richiesta di ciascun singolo deve solitamente essere presentata entro il 31 dicembre dell’ anno precedente al rinnovo.

Che cos’è il bonus trasporti

Il bonus trasporti è un voucher contributo di massimo 60 euro che:
  • serve all’acquisto degli abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. O per i servizi di trasporto ferroviario nazionale;
  • è nominativo: ha indicato il nome del destinatario;
  • può essere utilizzato per l’acquisto di un unico abbonamento;
  • non è cedibile;
  • non è valido come reddito imponibile nè viene considerato nel calcolo del valore dell’indicatore ISEE.
L’incentivo punta a sostenere il reddito e a contrastare un potenziale impoverimento.
Tale misura era stata introdotta nel 2022 dal decreto Aiuti del governo Draghi. Era stato ritenuto necessario fare fronte all’aumento dei prezzi dei carburanti e incentivare l’utilizzo del tpl.
 
Anche il governo Meloni, tramite il decreto Carburanti ha varato la medesima misura. La platea dei beneficiari è però stata ristretta. Il bonus trasporti 2023 è infatti destinato ai cittadini con un reddito fino a 20 mila euro. Mentre in passato la somma ammontava a 35 mila euro. Il bonus deve essere utilizzato, acquistando un abbonamento, entro il mese solare di emissione. L’abbonamento può iniziare la sua validità anche in un periodo successivo.
 

Come far pervenire le domande nel 2023

Al momento non è ancora chiaro come dovranno pervenire le domande per ottenere il bonus trasporti. Come abbiamo discusso precedentemente infatti, il decreto attuativo non è ancora stato emanato.

Probabilmente il funzionamento sarà simile a quello dell’anno appena trascorso, in cui era possibile:

  • utilizzare la piattaforma telematica attivata nell’ agosto 2022;
  • fare domanda per sé stessi o per un beneficiario minorenne a carico;
  • fornire proprie indicazioni, come nome, cognome e reddito complessivo del beneficiario;
  • accedere per la richiesta tramite Spid o carta d’identità elettronica;
  • indicare il codice fiscale del beneficiario.

Nel 2022 il successo del bonus trasporti era stato ampio. Il governo Draghi aveva aggiunto nuove risorse al fondo iniziale di 79 milioni per arrivare a 180 millioni.

Il decreto attuativo atteso dovrà stabilire se i dettagli relativi al bonus e le modalità per fare la richiesta saranno similari a quelli appena visionati. Si tratta infatti di un passaggio necessario. Senza il testo, i beneficiari non possono avere accesso alla misura.

A occuparsi dei decreti attuativi sono i ministeri competenti, cioè i ministeri del lavoro, dell’economia e dei trasporti. Fino a quando non avremo notizie ufficiali tutto resta fermo.

Che cos’è un decreto attuativo

Un decreto attuativo è un provvedimento amministrativo che rende effettive le disposizioni contenute in una legge o in un regolamento. Questo viene adottato da:

  • Governo;
  • uno o più ministeri;
  • un’autorità amministrativa delegata.

Quando viene emanata una legge possono essere infatti necessarie ulteriori norme specifiche. Queste servono a definire e regolamentare nel dettaglio le sue modalità di attuazione. I decreti attuativi hanno proprio questo scopo. Quello di fornire precise istruzioni su come attuare le disposizioni contenute nella norma di riferimento.

Come abbiamo visto insieme, il testo per definire i dettagli operativi del bonus trasporti 2023, non è ancora arrivato. Ciò significa che l’agevolazione non può ancora essere richiesta dagli utenti dei mezzi pubblici. I lavori sono in ritardo e a pagarne le conseguenze sono i cittadini.

Il decreto attuativo è infatti fondamentale. Senza di esso, i beneficiari non possono accedere al contributo di 60 euro per l’acquisto degli abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico e ferroviario locale e nazionale.

Fino a quando bisogna attendere? Al momento è impossibile stabilire una data precisa. La maggior parte delle volte i processi per l’attuazione definitiva delle misure decise dal governo sono lunghi. Sforare i tempi indicati nella norma è purtroppo una situazione non troppo inusuale.

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Sara Elia
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Copywriter, content creator & SEO specialist freelance. Turin based, London lover.
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