Bonus trasporti: in attesa del decreto attuativo cosa sappiamo?
Il decreto attuativo del bonus trasporti di 60 euro previsto per febbraio 2023 non è ancora stato pubblicato. Il provvedimento ha il compito di stabilire tempistiche e modalità per la richiesta. Più il ritardo aumenta maggiore è l’impatto negativo sulle persone. Come è infatti abitudine, gli abbonamenti annuali in ambito trasporti vengono solitamente effettuati all’inizio di ogni anno nuovo.
Cerchiamo di analizzare insieme la situazione attuale e le problematiche derivanti della proroga.
Ritardo del bonus trasporti: situazione attuale
- il bonus è stato prorogato alla fine del 2022, ma la soglia di reddito è stata dimezzata da 35mila euro a 20mila euro;
- le limitazioni sul reddito del 2023 escludono molte famiglie dalla misura;
- la richiesta di ciascun singolo deve solitamente essere presentata entro il 31 dicembre dell’ anno precedente al rinnovo.
Che cos’è il bonus trasporti
- serve all’acquisto degli abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. O per i servizi di trasporto ferroviario nazionale;
- è nominativo: ha indicato il nome del destinatario;
- può essere utilizzato per l’acquisto di un unico abbonamento;
- non è cedibile;
- non è valido come reddito imponibile nè viene considerato nel calcolo del valore dell’indicatore ISEE.
Come far pervenire le domande nel 2023
Al momento non è ancora chiaro come dovranno pervenire le domande per ottenere il bonus trasporti. Come abbiamo discusso precedentemente infatti, il decreto attuativo non è ancora stato emanato.
Probabilmente il funzionamento sarà simile a quello dell’anno appena trascorso, in cui era possibile:
- utilizzare la piattaforma telematica attivata nell’ agosto 2022;
- fare domanda per sé stessi o per un beneficiario minorenne a carico;
- fornire proprie indicazioni, come nome, cognome e reddito complessivo del beneficiario;
- accedere per la richiesta tramite Spid o carta d’identità elettronica;
- indicare il codice fiscale del beneficiario.
Nel 2022 il successo del bonus trasporti era stato ampio. Il governo Draghi aveva aggiunto nuove risorse al fondo iniziale di 79 milioni per arrivare a 180 millioni.
Il decreto attuativo atteso dovrà stabilire se i dettagli relativi al bonus e le modalità per fare la richiesta saranno similari a quelli appena visionati. Si tratta infatti di un passaggio necessario. Senza il testo, i beneficiari non possono avere accesso alla misura.
A occuparsi dei decreti attuativi sono i ministeri competenti, cioè i ministeri del lavoro, dell’economia e dei trasporti. Fino a quando non avremo notizie ufficiali tutto resta fermo.
Che cos’è un decreto attuativo
Un decreto attuativo è un provvedimento amministrativo che rende effettive le disposizioni contenute in una legge o in un regolamento. Questo viene adottato da:
- Governo;
- uno o più ministeri;
- un’autorità amministrativa delegata.
Quando viene emanata una legge possono essere infatti necessarie ulteriori norme specifiche. Queste servono a definire e regolamentare nel dettaglio le sue modalità di attuazione. I decreti attuativi hanno proprio questo scopo. Quello di fornire precise istruzioni su come attuare le disposizioni contenute nella norma di riferimento.
Come abbiamo visto insieme, il testo per definire i dettagli operativi del bonus trasporti 2023, non è ancora arrivato. Ciò significa che l’agevolazione non può ancora essere richiesta dagli utenti dei mezzi pubblici. I lavori sono in ritardo e a pagarne le conseguenze sono i cittadini.
Il decreto attuativo è infatti fondamentale. Senza di esso, i beneficiari non possono accedere al contributo di 60 euro per l’acquisto degli abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico e ferroviario locale e nazionale.
Fino a quando bisogna attendere? Al momento è impossibile stabilire una data precisa. La maggior parte delle volte i processi per l’attuazione definitiva delle misure decise dal governo sono lunghi. Sforare i tempi indicati nella norma è purtroppo una situazione non troppo inusuale.