Una brutta notizia per il Bonus Cultura.
La nuova Legge di Bilancio ha consentito di stanziare nuovamente una fetta di capitale pubblico per il Bonus Cultura, ma per il 2020, purtroppo, le risorse messe a disposizione per questo tipo di intervento sono state ridotte.
Bonus cultura: 80 milioni in meno
In particolare, il Bonus Cultura 2020 ha visto una riduzione di ben 80 milioni di euro per il 2020.
Se, quindi, nel 2019 il Bonus era di 240 milioni in totale, per quest’anno lo stanziamento arriva a soli 160 milioni di euro.
Questo significa che per i ragazzi e le ragazze che compiranno 18 anni nel 2020, quindi coloro che siano nati nel 2002, il Bonus Cultura non sarà più di 500 euro, ma di soli 300.
Per chi sia nato, invece, nel 2001 il Bonus rimarrà sempre di 500 euro.
Il Governo, quindi, ha deciso sicuramente di continuare ad aiutare i giovani nella promozione della cultura, ma lo ha fatto tagliando una parte delle risorse.
Mettendo da parte l’entità del Bonus, rimangono comunque invariate le caratteristiche di questa manovra, così come le possibilità di spesa da parte di chi ne sia destinatario.
Come ricevere il Bonus Cultura e spenderlo
Come prima cosa, sarà necessario capire come poter accedere al Bonus Cultura.
Il Bonus è connesso ad un’applicazione, che si chiama 18App, e che consente sia la richiesta dei fondi, sia il loro utilizzo.
Il Bonus, infatti, è riservato a chi si trovi a risiedere sul territorio italiano e compia 18 anni nel 2020.
Ancora prima di scaricare l’applicazione di 18App sarà necessario richiedere il così detto SPID.
Lo SPID è il Sistema Pubblico di Identità Digitale e si può richiedere in Posta ma anche online, ad esempio utilizzando il sistema gratuito messo a disposizione da TIM.
Successivamente, si potrà scaricare l’app e, nel momento in cui si possederanno i requisiti, il bonus verrà immediatamente accreditato.
Chi abbia ricevuto il Bonus Cultura potrà utilizzarlo per l’acquisto di libri (anche di ebook), di musica (Anche in questo caso comprendendo anche gli mp3) e di biglietti per particolari eventi (come le mostre oppure gli spettacoli teatrali).
Infine, il bonus si potrà utilizzare anche per corsi, come quelli di lingue, di danza e di teatro.