Media Education
Il giorno 03 febbraio si è tenuto presso la Nuova Aula dei Gruppi della Camera dei Deputati, una giornata di approfondimento intitolata “Media Education: più consapevolezza, più opportunità, più futuro”, fortemente voluta dalla Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. Si tratta di una nuova disciplina che verrà inserita all’interno delle linee guida dell’educazione civica, che diventerà materia obbligatoria a partire dal prossimo anno scolastico. Secondo la Ministra il tema dei “media education” è un tema centrale nella formazione dei ragazzi di oggi. L’evento è stato regolato da Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net e ha visto susseguirsi diversi interventi di esperti del mondo scolastico, dell’associazionismo e del settore privato. Tra i relatori c’erano Marco Gui, Università di Milano Bicocca, Nunzia Ciardi, Direttore del Servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni, e Angelo Mazzetti, Public Policy Manager Facebook, solo per citarne alcuni.
In cosa consiste la Media Education
La Media Education sarebbe letteralmente l’educazione digitale. Il digitale ormai riguarda tutti i cittadini e rappresenta un principio cardine per le moderne società democratiche, il cui diritto principale è una corretta informazione. Per questo è fondamentale insegnare ai nostri ragazzi ad usare correttamente gli strumenti che hanno a disposizione; pur essendo nativi digitali, molto spesso i giovani non sanno sfruttare al meglio tutte le funzionalità della tecnologia con estrema cognizione. Ed è qui che entra in gioco la scuola, guidando gli studenti a tirare fuori solo il meglio dagli strumenti che hanno tra le mani. Perché come ben sappiamo, le informazioni sul digitale corrono così velocemente da evitare l’avanzata di quelle che noi chiamiamo fake news.
Qual’è il compito della scuola
Il compito della scuola inserendo nel programma scolastico la media education è quello di formare i cittadini del futuro in modo che siano più consapevoli e coscienti di quello che gira sul web. I ragazzi devono imparare a distinguere le notizie vere dalle bufale, che possono essere molto pericolose, in quanto vanno a colpire il singolo, la proprio persona, la propria identità, oppure innescano pregiudizi e menzogne, basate appunto su notizie false che però sembrano vere. Tutto ciò può essere evitato se i ragazzi imparano a non diffondere volgarità e brutalità che ormai dilagano ovunque. Sempre secondo la Ministra Azzolina: ” l’educazione digitale è educazione alla cittadinanza consapevole. Oggi più che mai”. L’impegno del Miur è quindi duplice, da un lato deve fornire agli studenti le competenze digitali per utilizzare in modo corretto il web, dall’altra deve modernizzare in chiave digitale gli istituti scolastici, fornendo alle scuole tutte le tecnologie e gli strumenti didattici moderni.