Università: guadagni da 550 milioni con i grandi atenei al top
Gli atenei al top hanno permesso, nel 2023, il guadagno di cifra pari a 550 milioni. Mezzo miliardo in più rispetto all’anno precedente. Scopriamo insieme guadagni e migliori università in Italia!
Guadagni delle università e lauree più redditizie
- Ingegneria: Chimica e dei Materiali (RAL 33.519), Informatica, Elettronica e delle Telecomunicazioni (33.293). E ancora Meccanica, Navale, Aeronautica e Aerospaziale (33.126), Gestionale (32.729);
- Scienze: matematiche e informatiche, economiche e fisiche;
- Ingegneria nucleare (31,647);
- Scienze statistiche e chimiche (31.235);
- Ingegneria civile e Architettura (30.757);
- Scienze: giuridiche, mediche, biologiche, politiche e sociali;
- Lingue e letterature straniere moderne (28.457)
Atenei al top: classifica Censis 2023
- servizi erogati;
- livello di internazionalizzazione;
- capacità di comunicazione 2.0;
- risultati di occupabilità post laurea.
- Luiss con un punteggio di 93,2;
- IULM con 80,2 punti;
- Lumsa con 80 punti;
- Università di Suor Orsola Benincasa con 69,2 punti.
- Libera Università di Bolzano con 94,6 punti;
- Università di Roma Europea: 86,8;
- Liuc-Università Cattaneo: 83,6;
- Link Campus: 80,4;
- San Raffaele: 79,2;
- Università degli Studi Internazionali di Roma: 78,6;
- Lum De Gennaro: 76,0;
- Università della Valle d’Aosta:75,6;
- Enna Kore:75,4;
- Campus Biomedico di Roma: 75,2.
Atenei al top: pro e contro
Ogni anno i risultati delle classifiche degli atenei al top vengono riportate sui vari media. E, come accade le società quotate in Borsa, anche le università guadagnano e perdono posizioni nelle classifiche.
Il modello dei criteri di valutazione si basa su tre fattori:
- quantità di produzione scientifica;
- prestigio;
- livello dell’insegnamento.
Esistono però dei limiti di valutazione, tra cui principalmente:
- disinteresse verso scienze umane e sociali;
- fasce temporali troppo brevi per i settori più lenti a produrre risultati.
- criteri per quantificare prolificità ed impatto scientifico non affidabile.
Tutto ciò ha degli effetti paradosso:
- critiche contribuiscono in parte ad aumentare l’impatto di una pubblicazione;
- effetto della logica aziendalistica sul mondo dell’istruzione impattante in negativo;
- corsa alle classifiche che condiziona l’orizzonte scientifico.
Ad oggi infatti, per raggiungere le prime posizioni nelle classifiche universitarie, molti ricercatori decidono di affrontare temi alla moda. Questo perché dedicarsi a progetti di ricerca originali e poco conosciuti comporta il rischio di venire trascurati dalla comunità scientifica.
Danno ancora peggiore è a riguardo della valutazione della didattica, che sfugge a parametri quantitativi. Si calcola infatti il rapporto tra numero di studenti e personale. E ciò comporta un netto vantaggio delle ricche università private, senza tener conto della specifica qualità dei singoli docenti.
La situazione in Italia
Il nostro Paese è nel mezzo di un processo di trasformazione digitale ed ecologica importante. Lo stesso crea un netto aumento delle opportunità di lavoro. Il vuoto informativo genera però disorientamento nei giovani accrescendo la prospettiva di un lavoro all’estero. Ed è cosi che si crea il fenomeno dei cervelli in fuga.
Istituti scolastici, università, imprese ed istituzioni non riescono a costruire punti di contatto con i giovani neodiplomati. Ed è qui che entra in gioco l’importanza dell’orientamento. Tramite esso i giovani imparano a:
- accettare e affrontare le sfide professionali che li aspettane;
- scoprire le competenze da acquisire per essere all’altezza delle aspettative;
- trovare la strada per costruirsi un futuro.
Uno dei fattori scatenanti per le scelte dei giovani è lo status socio-economico della famiglia di provenienza. In Italia la maggior parte dei giovani ambiscono ad un futuro lavorativo al di fuori dei confini. Chi invece, immagina di restare, lo fa per scarsità di mezzi economici dettati dal contesto familiare e un profondo disorientamento.
Ed è qui che entra in gioco il ruolo fondamentale dell’orientamento. Solo delle buone attività che spieghino le varie opportunità che offre il nostro Paese, possono aiutare ad uscire dallo stallo in cui rischiano di restare intrappolati i ragazzi.